James Bond 007: Blood Stone
Il mio nome è Bond… Sam Bond.
Ebbene sì, il sottotitolo è volontario e non è un errore: ho scritto apposta Sam Bond, ma avrei anche potuto dire James Fisher... o James Bourne, per rendere ancora più chiaro il concetto.
Con l'uscita di Conviction, infatti, Ubisoft qualche mese fa ha riposizionato una serie, quella di Splinter Cell, che a detta di molti aveva bisogno di una boccata d'aria fresca. La soluzione, molto intelligente e che ha dato discreti riscontri sul mercato, è stata quella di spostare il tiro dal segmento dei giochi stealth puri a ciò che potremmo definire "action stealth".
L'ultima incarnazione di Sam Fisher è stata infatti decisamente più improntata all'azione e alla fisicità, a scapito magari dell'approccio riflessivo e meditato dei precedenti episodi. Chi scrive, peraltro, ha decisamente gradito questa svolta.
A livello cinematografico, recentemente, è successa la stessa cosa: James Bond con l'arrivo di Daniel Craig ha cambiato decisamente registro, diventando più diretto e istintivo, e toccando spesse volte una brutalità che era sconosciuta ai damerini che lo hanno preceduto. Anche in questo caso gli spettatori hanno gradito.
Ma cos'hanno in comune l'ultimo Splinter Cell e i più recenti lungometraggi di James Bond? Proprio la serie dedicata a Jason Bourne, ideata da Robert Ludlum. La trilogia cinematografica interpretata dall'azzeccatissimo Matt Damon è stata infatti capace di svecchiare il genere degli spy movie, diventando per molti il seguito ideale dello stesso Bond. Prima che arrivasse il nuovo corso con Daniel Craig, ovviamente...
Dopo questo preambolo, viene allora immediato capire perché James Bond 007: Blood Stone sia ciò che è: nessuno in questo momento ha infatti nel proprio carniere un gioco che vada a competere con Splinter Cell, e se proprio qualcuno deve tentare l'azzardo di una sfida si tratta di Activision, che grazie ai diritti allo sfruttamento del marchio James Bond ha in casa il personaggio più adatto.
Passando quindi dalla dietrologia commerciale alla descrizione del gameplay, nella demo che ci è stata presentata ci siamo trovati di fronte a una serie di livelli ambientati inizialmente a Istanbul, una delle 9 location che andranno a comporre il gioco.
In un cantiere edile, James Bond si trova a ficcare il naso là dove non dovrebbe, il che lo porta in breve tempo a trovarsi all'interno di un container che viene chiuso con lui dentro, sollevato da una gru e quindi fatto precipitare dentro alle fondamenta di un palazzo in costruzione.