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James Bond 007: Blood Stone

Agitato, mescolato e troppo corto.

Prima di scrivere questa recensione ho deciso di entrare nel personaggio. Mi sono infilato un "comodo" smoking nero con una gardenia all'occhiello, mi sono servito un Martini Cocktail, ho assunto la tipica aria da duro-marpione di Bond e, tanto per non farmi mancare niente, ho fatto fuori un paio di cecchini che mi puntavano dal palazzo di fronte, naturalmente senza neanche guardarli e con un'unica pallottola. Ah, quasi dimenticavo, ho anche affittato per mezza giornata un'Aston Martin. Mi è costata 1000 euro, ma volete mettere la soddisfazione?

Ok, è tutto pronto, sono carico al punto giusto per parlarvi di questa nuova avventura della più famosa spia al servizio di Sua Maestà Britannica. Stavolta al timone c'è un team decisamente prestigioso, che ha deciso di prendersi un po' di ferie dai giochi di corse e di gettarsi a capofitto nel mondo ideato da Jan Fleming.

007: Blood Stone narra una storia originale, ma solo nel senso che non è mai stata raccontata in nessun film della serie. Anche questa volta Bond è coinvolto nel solito piano criminale, che oltre a minacciare i potenti della terra (il gioco inizia con un tentativo di uccidere i capi di stato del mondo durante un G20 in Grecia) rischia di mettere in pericolo l'intero pianeta con delle simpatiche armi biologiche.

Il trailer di lancio del gioco.

I volti dei protagonisti sono ormai familiari. Daniel Craig ha prestato ancora il suo a 007, mentre il suo capo Q è per l'ennesima volta "interpretato" dall'attrice shakespeariana Judi Dench. A loro si è aggiunta una "bond girl" di tutto rispetto, la splendida cantante Joss Stone.

In effetti, pur non essendo all'altezza delle migliori produzioni recenti, Blood Stone è tutt'altro che sgradevole dal punto di vista estetico, ma un bel po' di lavoro in più si sarebbe potuto fare per quanto riguarda le animazioni e l'interazione con gli ambienti di gioco, limitata al minimo sindacale.

Il problema maggiore, comunque, non è questo. Quello che mi ha indispettito maggiormente è il fatto che proprio quando iniziavo a divertirmi e a pensare che Blood Stone alla fine non fosse così malaccio come pensavo, l'avventura è finita senza che neanche me ne accorgessi. Questo 007 è in effetti uno dei giochi più corti che mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi ed è un vero peccato perché di cose positive ne ha. Mi auguro con tutto il cuore che esse vengano prese come base di partenza per i prossimi giochi.