Joe Dever's Lone Wolf: Neve rosso sangue - review
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Quando l'anno scorso parlammo con Joe Dever al Lucca Comics riguardo a questo progetto, eravamo guardinghi come lo sfigato della scuola che viene invitato al ballo da una cheerleader.
Joe Dever's Lone Wolf incarnava infatti il sogno di ogni ragazzino di trent'anni che avesse speso la sua infanzia con ciò che, a tutti gli effetti, anticipava i videogiochi, gli ipertesti e le avventure con trama non lineare: i cosiddetti libri-game, dei quali "Lupo Solitario" era la saga principe.
Con tali premesse, un gioco nato con lo scopo di raccogliere l'eredità di questa collana di libri, avvalendosi perfino della collaborazione del più talentuoso tra i suoi autori, aveva tutte le prospettive per riuscire in modo grandioso, ma anche fallire miseramente. Di titoli mediocri che sfruttano marchi famosi per far cassa ne son piene le fosse.
Fortunatamente Joe Dever's Lone Wolf nella fossa non ci cade, anzi, non ci si avvicina nemmeno, essendo un titolo creato col giusto mix di fanservice e sguardo al futuro, in grado di affascinare la vecchia guarda e crearsi nuovi fan, che dopo potrebbero tranquillamente andare su eBay a cercare i libri.
Come vi abbiamo già raccontato nelle precedenti anteprime e interviste dedicate al titolo, il gioco si colloca più o meno tra il terzo e il quarto libro.
Il nostro alter ego, Lupo Solitario, è un Cavaliere Kai (anche se nei libri originali veniva indicato come Cavaliere Ramas) di circa 18 anni ed è l'ultimo del suo ordine. Non è ancora il guerriero espertissimo che è destinato a diventare ma sa il fatto suo e può contare sulla Spada del Sole, un'arma magica estremamente potente, che userà per proteggere i più deboli dalle insidie maligne che abitano il Magnamund, un universo a metà tra il fantasy e gotico che fa da sfondo alle avventure di Lupo Solitario.
Fedele alle origini cartacee del gioco, Forge Reply non si è limitata a proporre un videogame fatto di combattimenti e qualche fumetto ma ha creato un vero e proprio libro interattivo da sfogliare, un tomo medievale vergato in caratteri eleganti, inframezzati da bellissime illustrazioni, che rendono appassionanti anche le fasi di lettura, così come dovrebbe sempre essere in un videogame.
"Si ha l'impressione di trovarsi di fronte a una produzione di livello ben più elevato rispetto alla media dei titoli mobile"
Più in generale, il gioco è visivamente molto ben fatto e globalmente si ha l'impressione di trovarsi di fronte a una produzione di livello ben più elevato rispetto alla media dei titoli mobile. Forse non saremo di fronte al nuovo Infinity Blade ma siamo poco sotto.
Non volendo svelarvi per ovvi motivi assolutamente niente della storia (totalmente narrata in Italiano), passiamo direttamente alle meccaniche del gioco. La prima cosa che vi verrà chiesta sarà definire le caratteristiche del vostro personaggio e i suoi poteri.
È un tipo che si affida alla forza o all'intuizione? È dotato di percezione fuori dal comune o della capacità di comandare gli animali? Che arma usa? Una veloce spada o una letale ascia? È un guaritore o un ranger? È dotato di capacità mimetiche o di abilità da schermidore?
Ogni scelta influenzerà il dipanarsi della storia e le scelte a vostra disposizione, perché là dove un personaggio potrebbe lanciarsi a testa bassa tra i nemici, un altro rimarrà nascosto a osservare; là dove uno cercherà di cogliere i nemici di sorpresa, l'altro sfrutterà le sue abilità psioniche per indebolire i nemici con un raggio mentale. Esistono tanti approcci quante sono le combinazioni possibili e non sono poche.
A questa varietà si aggiunge, col procedere dell'avventura, la possibilità di prendere alcuni bivi, che potrebbero rivelarsi un'ottima scelta nel caso in cui trovassimo degli oggetti utili, o una pessima idea perché potremmo trovarci accerchiati dai nemici per l'ennesimo combattimento. Fortunatamente non vi capiterà mai di trovarvi di fronte una trappola dalla quale non sarà possibile fuggire, come poteva accadere nei libri.
La principale differenza con i libri è ovviamente il combattimento, che se prima era affidato al dado (e alla vostra onestà) adesso è strutturato in maniera simile a Final Fantasy. Quando la vostra action bar è piena avete un determinato periodo di tempo per compiere le vostre azioni, al che dovrete aspettare che sia nuovamente piena per attaccare di nuovo, e dovrete subire l'attacco nemico.
"Se prima il combattimento era affidato al dado, adesso è strutturato in maniera simile a Final Fantasy"
Nel vostro tempo a disposizione avrete varie possibilità. Attaccare con l'arma semplice, usare la Spada del Sole per sferrare un attacco devastante, lanciare dei coltelli, usare la magia o bere una pozione che ripristini, mana, salute o vigore consumati dagli attacchi precedenti. La prima ovviamente serve per le magie, la seconda è necessaria per sopravvivere e il terzo è fondamentale per lanciare gli attacchi.
Potrebbe capitarvi di dover seguire dei brevi QTE per compiere determinate azioni, come schivare, parare, portare a segno combo letali o scagliare magie. Questi QTE possono chiedervi di premere un determinato tasto al momento giusto, muovere il dito in una determinata direzione o premere più volte su uno stesso punto per caricare l'azione. E si presenteranno anche di fronte ad alcune scelte del gioco, ad esempio se dovrete compiere azioni acrobatiche o usare la magia: se non riuscirete a completarli la storia prenderà altri e inaspettati bivi.
"Potrebbe capitarvi di dover seguire dei brevi QTE per compiere determinate azioni, come schivare, parare, portare a segno combo letali"
Spesso gli scontri si svolgeranno in netta disparità numerica, perché siete ovviamente più forti dei vostri avversari che in questo capitolo sono quasi sempre dei Giak, la carne da cannone delle forze del male. Dovrete quindi calibrare bene le vostre azioni, stando attenti a non rimanere mai a secco di energia per evitare di essere sopraffatti, evento non del tutto improbabile.
In caso di morte avrete a disposizione quattro scelte: ricominciare lo scontro, ripeterlo, in versione facilitata e con meno ricompense, tornare alle scelte precedenti lo scontro o abbandonare il gioco.
Un ottimo modo per rendere più facili gli scontri è usare gli oggetti che trovate in giro per potenziare il vostro equipaggiamento, una possibilità che si sbloccherà nelle fasi più avanzate dell'avventura, e che sarà fondamentale per affrontare i nemici più tosti.
L'unica pecca che possiamo riscontrare a un titolo senza macchie è probabilmente la brevità. La storia è infatti strutturata in quattro capitoli, che vengono venduti individualmente a un prezzo che si aggira intorno ai 4 euro, ma che possono essere acquistati anche in blocco per 8,99 euro. Non si sa esattamente la cadenza con la quale verranno rilasciati i vari capitoli ma è probabile che non passerà meno di un mese tra l'uno e l'altro.
Per finire un capitolo ci metterete, ipotizzando di non dover ripetere alcun combattimento, circa quattro, cinque ore. Un tempo tutto sommato adeguato per un titolo che può essere tranquillamente rigiocato ma una volta terminato non vi resterà altro da fare che struggervi in attesa del capitolo successivo, nel quale scoprire finalmente cosa succede dopo il colpo di scena che ha bruscamente terminato la vostra storia.
Applausi dunque a Forge Reply per aver creato un gioco di assoluto valore, rispettoso della tradizione ma aperto al cambiamento, dotato di un'ottima visione artistica e di un gameplay appassionante, il tutto con teste e mani totalmente italiane. Joe Dever escluso, ovviamente.