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Just Cause 2

L'importante è imparare dai propri errori...

Si possono prendere contatti con le tre fazioni sparse per l'isola, ognuna caratterizzata da un modus operandi ben delineato (ci sono gli Italiani tutto stile, i naturalisti e i classici guerriglieri modello Che Guevara), ma a prescindere dal gruppo che si sceglie di seguire, le missioni sono quasi sempre studiate per un solo obiettivo: far saltare tutto in aria.

Che Just Cause 2 non fosse un titolo da prendere seriamente ma piuttosto un inno all'azione senza limite, lo avevamo capito già diverso tempo fa, come testimonia la nostra precedente anteprima; allora però speravamo che da una simile premessa potesse venir fuori qualcosa di estremamente divertente. Ora come ora, invece, Just Cause 2 sembrerebbe avere ancora qualche problema di troppo.

Durante la nostra lunga sessione di prova, per esempio, ci è capitato di imbatterci in nemici governati da una IA non certo eccezionale, o di sbadigliare durante i lunghi spostamenti da un luogo a un altro. La conformazione del terreno, infatti, rende gli elicotteri i mezzi migliori per muoversi, visto che seguendo le strade (o tagliando con arditi percorsi offroad) i “viaggi” finiscono col risultare eccessivamente lunghi.

Il rampino può essere utilizzato per legare tra loro due oggetti. Questa particolare opzione permette di fare cose assurde durante le varie missioni del gioco.

La speranza è che i programmatori riescano a inserire qualche elemento capace di movimentare queste fasi di gioco e di dare all'intera esperienza quel pizzico di ritmo in più che la renderebbe davvero piacevole.

L'azione senza freni che si prova durante le fasi più concitate, infatti, è davvero godibile, e promette di far passare ai giocatori dal grilletto facile qualche ora di divertimento sfrenato e senza pensieri. Le armi, i veicoli e le possibilità offerte dal gioco sembrano già ora molteplici, segno evidente di quanto i programmatori si siano impegnati per potenziare l'esperienza del primo Just Cause.

L'importante è che, prima dell'uscita, i ragazzi degli Avalanche Studios facciano un attento lavoro di beta testing, per assicurarsi di non ripetere l'errore già fatto in passato mettendo in commercio un prodotto rovinato da un esercito di bug. Durante la nostra prova su strada ci siamo imbattuti in un glitch divertente e privo di gravi conseguenze, ma ci auguriamo davvero che la versione finale del gioco si riveli priva di simili inconvenienti.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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Just Cause 2

PS3, Xbox 360, PC

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