Just Dance 2
La precisione non tiene il passo del divertimento.
Su Nintendo Wii sono disponibili centinaia di titoli dedicati ai giocatori occasionali, pensati unicamente per offrire un'esperienza semplice, immediata e incredibilmente divertente nel breve periodo.
Su questa scia, il primo Just Dance ha impiegato davvero poco per trasformarsi in un fenomeno di culto fra le allegre famigliole amanti dei movimenti convulsi di fronte alla TV, al punto da spingere Ubisoft a seguire la strategia del "bigger, better, stronger" con questo Just Dance 2.
A testimonianza di quanto azzeccata fosse la formula di gioco originale, i programmatori non hanno cambiato una virgola di quanto proposto dal primo capitolo, ma si sono concentrati unicamente sull'ampliamento e sul lavoro di rifinitura generale.
Iniziamo col fare un breve riepilogo per chi non avesse mai sentito parlare del primo Just Dance. In sostanza si tratta di un gioco di ballo dove viene chiesto semplicemente di impugnare il Wiimote in una mano e di... danzare.
Non ci sono pulsanti da premere, non ci sono menu complicati... c'è solo la musica. Sullo schermo della TV vengono mostrate alcune coreografie associate alle canzoni selezionate, e il giocatore non deve fare altro che imitarne i movimenti come se fosse davanti a uno specchio.
Just Dance 2 si basa esattamente sullo stesso principio, proponendo una track list più ampia e aggiungendo al cocktail originale una serie di mini-giochi e, soprattutto, dei fantastici duetti.
Alcune delle canzoni di Just Dance 2, infatti, possono essere affrontate contemporaneamente da due persone che, seguendo quanto mostrato a video, si ritrovano a piroettare, indicarsi, scambiarsi di posto ed esprimersi con mille gesti fuori di testa.
Le prime sessioni a questo gioco per Wii sono incredibili; si scoprono le meravigliose coreografie, ci si lascia trascinare dallo stile grafico psichedelico e ci si butta nella mischia lasciandosi andare. Bastano poche partite, però, per rendersi conto dei limiti della serie rimasti irrisolti anche in questo secondo capitolo.
Nonostante la varietà della track list (che propone tanti generi differenti, compreso un sorprendente charleston!), l'assenza di una qualsiasi sfida che non sia auto-imposta elimina gran parte degli stimoli necessari ai più per affrontare il gioco da soli.
Se si esclude il desiderio di superarsi e di ottenere il massimo delle stelle da ogni canzone, infatti, poco altro spinge a mettere il disco nella console e a immergersi in un'intensa sessione di ballo.