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Killer Freaks from Outer Space

I "raving aliens" approdano su WiiU.

Le classiche operazioni di mira o, più in generale, di spostamento della telecamera (tradizionalmente associate allo stick destro o al mouse), vengono demandate allo spostamento effettivo del dispositivo nella direzione desiderata, che replicherà su schermo il punto di vista del nostro alter ego in relazione ai movimenti del giocatore.

Il coinvolgimento in Killer Freaks from Outer Space è garantito, sottolineano gli sviluppatori, così come la possibilità di compiere determinati movimenti (come lo strafe o l'inversione di 180 gradi) con maggiore semplicità e naturalezza. Certo, in sessioni di gioco prolungate l'ergonomia di un tale schema di controllo potrebbe non risultare ottimale, complice un inevitabile affaticamento delle braccia costrette a fare gli straordinari rispetto a un'esperienza FPS standard: ma nulla di così preoccupante o che possa seriamente mettere a rischio la nostra caccia aliena.

La seconda parte della presentazione, incentrata sull'immancabile impianto multigiocatore, ha portato a galla altre caratteristiche di spicco del titolo, prima fra tutte la capacità di fondere meccaniche di gameplay concettualmente distinte in un'esperienza armoniosa e coinvolgente. La novità più interessante a tal riguardo risponde al nome di R.E.D. (Real-time Enemy Director), e si tratta di una modalità competitiva locale per due giocatori che combattono, rispettivamente, nei panni del già citato paladino terrestre e di quelli del "regista" alieno.

Il comparto visivo, rigorosamente in HD, raggiunge livelli notevoli pur trattandosi di una versione ancora in fase iniziale.
L’eccellente modalità R.E.D. spiegata con comode illustrazioni. Ora non avete più scuse.

Nella battaglia tra forza bruta e intelligenza a cui abbiamo assistito, il giocatore "umano" si trova di fronte a un canonico sparatutto nel quale, classic controller alla mano, l'unico obiettivo è quello di sopravvivere all'attacco incessante dell'orda nemica. Discorso completamente diverso per la controparte aliena, che armata di WiiPad, gode una visuale verticale dell'intera area di gioco (con tanto di possibilità di zoom in/out) e può fare affidamento su di un inventario zeppo di creature voraci e di "nidi" (qualcosa come un generatore perpetuo di alieni) da piazzare a proprio piacimento nei punti strategici della mappa.

Inutile dire che il risultato finale è un'esperienza ludica poliedrica e per certi versi innovativa, che permette a due partecipanti di "interagire" contemporaneamente con lo stesso gioco con approcci assolutamente differenti (uno sparatutto da una parte e uno strategico in tempo reale dall'altra).

Con una direzione artistica schietta e scanzonata che tanto ricorda l'universo dei già citati conigli pazzoidi di casa Ubisoft, Killer Freaks from Outer Space si configura sin da ora come uno dei titoli più interessanti (e probabilmente attesi) nella line-up di partenza del chiacchierato WiiU.

Un po' banco di prova su cui sperimentare le caratteristiche del nuovo controller Nintendo (messo già ai lavori forzati dalle dinamiche serrate di uno sparatutto in prima persona), il titolo abbraccia in toto quella filosofia del "deeper and wider" (più profondo e più grande) espressa da Iwata nel corso dell'E3, regalando un gameplay spaziale che sfrutta al massimo le proprietà salienti del sistema di controllo e una modalità di gioco competitiva capace di fondere alla perfezione due generi quasi opposti.

Un titolo che, inutile dirlo, terremo sotto stretta osservazione nei mesi a seguire.