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Killing Floor

Left 4 Dead in versione ridotta.

Nato inizialmente come un semplice mod di Unreal Tournament 2004, Killing Floor è un titolo molto particolare, le cui caratteristiche ricordano in maniera tutt’altro che velata un altro celebre FPS disponibile sul mercato, ovvero Left 4 Dead. Nonostante alcune evidenti somiglianze, Tripwire Interactive non ha però sviluppato una brutta copia del capolavoro targato Valve, bensì un titolo interessante e assolutamente meritevole di attenzione.

Trattandosi di un classico sparatutto cooperativo, la struttura alla base di Killing Floor è molto semplice e ricalca quella di altri famosi FPS incentrati sull’online: nessuna modalità competitiva, nessuna trama che faccia da sfondo alle vicende di gioco, ma solo tanta, tantissima azione in compagnia dei propri amici. L’unica modalità di gioco presente è infatti una lotta per la sopravvivenza dove squadre da sei elementi si trovano a dover fronteggiare una vasta gamma di malefiche creature suddivise in ondate a difficoltà crescente. I nemici da fronteggiare sono tanto potenti quanto spaventosi e proprio per questo motivo gli sviluppatori si sono concentrati a lungo sulla realizzazione di un arsenale all’altezza della situazione.

La chiave del successo è ovviamente il gioco di squadra. Se non sarete pronti a cooperare preparatevi ad andare incontro a interminabili sconfitte.

Le cinque mappe che ospitano gli scontri sono davvero suggestive, varie nella loro struttura e fondamentali per incrementare il coinvolgimento dell’esperienza; corridoi bui, stanze ricoperte di sangue, ampi spazi aperti privi di veri e propri ripari e così via. Non vi sentirete mai al sicuro, neanche quando la vostra squadra sarà perfettamente schierata per rispondere a un’offensiva nemica.

A rendere la mattanza ancor più interessante vi sono poi sei diverse aree di specializzazione (o classi, se preferite) ognuna delle quali permette di avere accesso a speciali skills e capacità uniche: Medico, Supporto, Tiratore, Commando, Firebug e Berserker. Avere accesso a queste classi non è però semplice, ma al contrario richiede il completamento di specifici obiettivi in game (per sbloccare la classe del Medico dovrete ad esempio curare i vostri compagni per una quantità di energia pari a 1500 unità). Ogni classe dispone inoltre di diversi potenziamenti che possono essere sbloccati attraverso il rendimento, e che, come prevedibile, garantiscono abilità fondamentali per superare i livelli più avanzati. Il senso di progressivo e di graduale miglioramento è sicuramente l’aspetto più interessante (e appagante) dell’esperienza di gioco, in quanto vi fornirà continui stimoli per spingervi oltre i vostri limiti.

Tecnicamente Killing Floor non regge il confronto con le produzioni più blasonate, ma vista la natura del progetto e il risultato finale, capita di chiudere un occhio.

Al di là di una struttura di gioco all’insegna dell’azione, Killing Floor presenta però diversi difetti che derivano chiaramente dal suo passato da semplice mod. Oltre ad una sostanziale ripetitività di gioco (vista la mancanza di una qualsiasi alternativa alla modalità principale) la realizzazione grafica non è infatti delle migliori e lo stesso vale anche per gli effetti di luce e la gestione della fisica. Non aspettatevi dunque di avere a che fare con un gioco basato sulle apparenze, perché qui troverete solo tanta sostanza.

In definitiva Killing Floor è dunque tutt’altro che perfetto, ma i suoi difetti, relativi principalmente alla realizzazione grafica e alla scarsa cura per i dettagli, non pregiudicano la qualità dell’esperienza in maniera determinante. Se foste dunque in cerca di un titolo interessante, economico e di poche pretese da aggiungere alla vostra collezione, l’ultima fatica di Tripwire Interactive potrebbe rivelarsi un ottimo acquisto.

Killing Floor è disponibile per il download su Steam a 15 Euro.

6 / 10
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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