Killzone: Shadow Fall - Reloaded
L'esclusiva che ha fatto decollare PS4 un anno dopo il suo atterraggio.
Vi ricordate il Reloaded di Resistance 3? Il perfetto esempio di come un'esclusiva PlayStation potesse seguire una parabola discendente inversamente proporzionale alla diffusione della console per cui il gioco era stato realizzato. Nei tredici mesi trascorsi dal lancio di Killzone: Shadow Fall, le similitudini si sono fermate all'esclusività della versione PS4 che nel novembre del 2013 aveva accompagnato l'arrivo della nuova console Sony.
Certo, la presa dei due brand non è sicuramente paragonabile ma i timori di un flop di Shadow Fall qualcuno li aveva avuti, visto che il passaggio da una piattaforma all'altra non è quasi mai facile e, soprattutto, il gioco era uscito nel bel mezzo della diatriba sulla potenza di calcolo di PS4 vs Xbox One. L'accoglienza del gioco stata calda ma non caldissima visto che pubblico e critica, noi compresi, avevano apprezzato lo sforzo di Guerrilla, anche se è stato immediatamente chiaro a tutti che si trattava di un gioco old-gen ben fatto nella sua struttura di fondo, ma privo del guizzo del capolavoro sopratutto a causa di una campagna single player altalenante.
Il successo è stato comunque notevole se pensiamo al fatto che si trattava di un titolo di lancio che faceva affidamento su una base installata decisamente esigua: ottocentomila copie vendute nell'immediato sono diventate due milioni già ai primi di gennaio. Se da un lato l'acquisto era praticamente obbligato perché non c'era granché da giocare, rimane evidente l'affezione del pubblico Sony verso l'universo di gioco degli Helghast.
La fase di lancio non ha denotato particolari problemi di stabilità del singleplayer, né tantomeno di accesso ai server multiplayer. L'unica polemica degna di nota ha riguardato la risoluzione non nativa della modalità multigiocatore: se il singleplayer di Shadow Fall rimane saldamente ancorato a 1080p30 attivando l'apposita opzione, in multiplayer la precedenza è stata data al frame rate che rimane costantemente nell'orbita dei 50-60 FPS.
Il prezzo da pagare è stato quello di una risoluzione 960 x 1080 usata in concomitanza con la tecnica di rendering del Temporal Reprojection, un upscale molto raffinato per guadagnare in prestazioni rendendo effettivamente il multiplayer di Killzone: Shadow Fall il più fluido di tutta la saga, cosa peraltro plausibile visto che il primo capitolo girava su PS2 e gli ultimi due su PS3. La scoperta manco a dirlo, era stata del nostro Leadbetter e aveva fatto parecchia sensazione, soprattutto in un periodo in cui le discussioni tra i fanboy di Xbox One e PS4 infuriavano sui forum di videogiochi di tutto il pianeta.
Il fatto che il gioco fosse stato promosso sulla confezione come in grado di supportare nella sua interezza il Full-HD a 1080p (un errore del marketing di Sony) è stato alla base delle polemiche scatenatesi (e anche di qualche causa legale) ma a parte le reazioni su una scelta tecnica tutto sommato condivisibile, non c'è molto altro da segnalare sull'accoglienza riservata al gioco.
Fin dalle prime battute è stato pubblicizzato il Season Pass per sfruttare tutti i contenuti extra che i Guerrilla avevano già messo in conto per il multiplayer. Con il passare del tempo sono stati infatti pubblicati numerosi DLC per la componente online che hanno aggiunto modalità, mappe multigiocatore e altri contenuti degni di rilievo.
Tra i più importanti dobbiamo citare l'Insurgent Pack, che ha aggiunto una nuova classe ed abilità addizionali alle tre già presenti; ma anche due nuove modalità di gioco di cui una aggiunge il livello di difficoltà incubo alla campagna singleplayer, mentre l'altra assegna ricompense per il ritrovamento di collezionabili. Non mancano anche nuove armi e gadget come trofei e skin, sebbene siano le state le novità proposte per il multiplayer ad aver dato una scossa d'interesse alla componente online, comunque abbastanza apprezzata.
A questo si aggiunge l'Intercept co-op Expansion pack, che propone una nuova modalità di gioco cooperativa fino a quattro giocatori ispirata alle orde di Gears of War. Nulla di particolarmente innovativo ma sicuramente un'aggiunta piacevole alla modalità multigiocatore standard. Infine sono stati pubblicati anche tre pacchetti di mappe multiplayer sfruttabili in modalità cooperativa da due scenari ciascuno, che si sono andati ad aggiungere a quelle presenti nella release originale e ad alcune mappe gratuite pubblicate a intervalli regolari da Guerrilla Games, che portano il totale degli scenari giocabili a una quindicina.
Con l'adozione del sistema delle Warzone, inoltre, ai giocatori è data la possibilità di creare sessioni personalizzate che possono alterare le dinamiche del multiplayer, in una sorta di rivisitazione di quelli che in passato erano i mutator sui server di Unreal Tournament come round con i bot, solo con le pistole, con le abilità disattivate e così via. Una novità apprezzabile in ambito console che concorre a rendere il multiplayer di Killzone: Shadowfall sempre molto vario e giocato anche oggi.
Nel complesso possiamo considerare Killzone: Shadow Fall come un perfetto caso di scuola per un'esclusiva di lancio. Pochi problemi nella fase immediatamente successiva al day one, vendite ottime per una console ancora poco diffusa ma soprattutto un'attenzione costante da parte dello sviluppatore nella forma di nuovi contenuti gratuiti e a pagamento, che hanno contribuito a tenere alto l'interesse per il multiplayer a oltre un anno dall'uscita.
Le dimensioni della community sono più che sufficienti a far presagire un supporto multigiocatore per un bel pò di mesi e pongono le basi per un acquisto ritardato in tutta serenità di un'esclusiva tra le più interessanti per la console di Sony. La consapevolezza di non trovarsi di fronte a una killer application ma solo a un buon sparatutto, in virtù dei pregi e difetti che il nostro Ricciotto aveva ben evidenziato in sede di recensione, devono però spingere i segugi del supersconto a qualche riflessione.
Il gioco è infatti oggi disponibile in fascia midprice a meno di quaranta euro sui maggiori store online, a cui vanno sommati eventualmente i diciannove euro del Season Pass. Una spesa complessiva sostanzialmente commisurata alla quantità di contenuti offerti ma forse ancora un pò troppo elevata per spingere i ritardatari ad un esborso da gioco completo. E infatti una nota catena dedicata all'informatica lo ha appena iniziato a proporre a poco meno di venti euro, il preludio di uno sconto generalizzato di cui, nelle prossime settimane, potrebbero essere in molti ad approfittare.