Kirby e la Terra Perduta Recensione: La transizione al 3D è semplicemente brillante
Dopo 30 anni, l'aspiratutto rosa passa finalmente alle tre dimensioni.
Quasi tutte le mascotte di Nintendo iniziano ad avere la loro età sulle spalle, eppure mai come in questi anni stiamo assistendo a una gloriosa rinascita di ciascuna di esse: pensiamo a Mario con Odyssey, Link con Zelda Breath of the Wild, o Samus con Metroid Dread.
Nintendo è riuscita puntualmente a toccare nuove vette di perfezione e innovazione nel gameplay. Una cosa per niente scontata e semplice perché con miriadi di capitoli usciti su altrettante generazioni di console, le chance di trovare nuove idee si fanno sempre più blande.
E adesso è il turno della buffa palla aspiratutto rosa, con Kirby e la Terra Perduta. Il simpatico personaggio di Nintendo compie quest'anno il suo 30° anniversario, e quale migliore occasione per fare il grande balzo alle tre dimensioni?
Già, perché il platform creato da HAL Laboratories nel lontano '92 ha sempre sposato le due dimensioni: un matrimonio affiatato e longevo che ha permesso di creare giochi estremamente brillanti e divertenti. E se Mario ha fatto il salto al 3D col N64 già nel 1996, Link nel 1998 sulla stessa console e Metroid solo qualche anno dopo su Gamecube, Kirby era rimasto nella sua zona di comfort, almeno fino ad ora.
Da questo punto di vista, il salto alle tre dimensioni era una mossa rischiosa, perché le dinamiche di gameplay di Kirby, tra salti, galleggiamenti in aria, aspirazioni e decine di mutazioni di forma e abilità, non erano semplici da riadattare ad hoc agli ambienti a 360°. Eppure, Nintendo ha fatto centro anche stavolta e in questa recensione vi spiegheremo perché.
Innanzitutto un breve accenno alla storia. Tutto ha inizio con l'apparizione di uno strano vortice nel cielo del pianeta Pop, che ha risucchiato tutto ciò che lo circondava. Kirby si ritrova quindi catapultato in un mondo sconosciuto e fatiscente, del quale la natura ha ripreso prepotentemente possesso. Gli amici Waddle Dee sono stati rapiti da una temibile banda nota con il nome di esercito delle bestie e a Kirby è quindi assegnato l'oneroso compito di salvarli tutti, per poter così tornare tutti insieme nel loro mondo.
Nella nostra avventura attraverseremo una serie di mondi molto vari, colorati, densi e pieni di vita e di creature. Non siamo di fronte a un approccio open world come quello di Mario Odyssey o di Breath of the Wild. Qui i mondi sono costituiti da diversi livelli e questi ultimi sono a loro volta suddivisi in sezioni o stanze. Sostanzialmente si viaggia quindi su sentieri forzati ma c'è una certa libertà di esplorazione a cui saremo incentivati dalla ricerca di segreti. Se infatti per superare ogni area basta arrivare al traguardo, ogni angolo nasconde segreti da scoprire, sentieri da sbloccare e persino intere sezioni segrete.
Oltre a questo, ogni area prevede un obiettivo principale, un obiettivo secondario che consiste nel salvataggio dei Waddle Dee nascosti, e diversi obiettivi terziari che variano di volta in volta. Ci verrà chiesto ad esempio di mangiare tre tipi di gelati diversi, di aiutare degli anatroccoli smarriti o di sconfiggere determinati nemici. Se arrivare al traguardo potrà quindi risultare abbastanza lineare e semplice, completare ogni livello al 100% sarà impresa di tutt'altra caratura: alcuni obiettivi terziari sono infatti segreti e verranno svelati solo compiendo determinate azioni o sfruttando specifiche abilità copia.
A proposito delle abilità copia, queste sono da sempre il marchio di fabbrica dei giochi di Kirby e a questo giro ne ritroveremo di vecchie ma anche di nuove. La simpatica palla rosa potrà infatti trasformarsi in un cavaliere armato di spada, in un bombarolo, in una palla spinata e così via. Questa volta però le abilità copia si potranno evolvere recuperando i progetti o utilizzando pietre rare e i gettoni raccolti tra livelli e stadi bonus, con ogni abilità che prevede due stadi evolutivi.
Gli stage bonus, denominati 'Via del Tesoro' sono un complemento davvero interessante. Si tratta sostanzialmente di mini-livelli platform a tempo da completare con una singola abilità specifica. Viene offerto un tempo minimo per completare il livello e ottenere la stella premio, e un obiettivo secondario sbloccabile eseguendo una vera e propria speedrun che permette di accedere a ulteriori premi. L'idea è interessante perché offre un'esperienza sostanzialmente diversa e per certi versi più impegnativa a cui ci si può dedicare per completismo o per spezzare e variare il ritmo dell'avventura principale.
Ma non pensate che l'avventura principale sia di per sé piatta o monotona, tutt'altro! Ci sono un sacco di idee messe in pratica in maniera brillante per far sì che ogni mondo, e più nello specifico ogni area, offra un'esperienza diversa. Ad esempio, il mondo ghiacciato ci porrà come sfida l'equilibrismo su piattaforme scivolose e laghetti congelanti, così come sezioni o bonus a cui accedere scongelando blocchi o elementi tramite l'abilità fuoco; in modo concettualmente simile, nel mondo acquatico ci potremo fare strada nuotando o usando barche guidate dall'abilità del vento.
Alla varietà dei mondi si aggiunge anche la novità Boccomorforsi. Queste speciali abilità permettono a Kirby, in determinate parti dei livelli, di trasformarsi in una scala, in un cono, in un'auto, in un trenino da montagna russa o persino in un distributore automatico di bibite. Ognuna di queste morfo-abilità è funzionale al superamento dell'area in cui è inserita o alla scoperta di sezioni segrete. Le idee messe in pratica sono davvero fantasiose e brillanti, conferiscono parecchia varietà al gameplay e aumentano decisamente il divertimento.
Man mano che andremo salvando Waddle Dee, la loro città si andrà riempiendo di nuove strutture come il Café, la casa di Kirby, il cinema e l'Armeria. Ognuna di esse è funzionale all'avventura, permettendoci di affrontare i boss e i mondi più avanzati con un minore sforzo, ma c'è anche un'isola felice per i completisti.
A casa di Kirby potremo infatti visionare ed esporre le statuette ottenute completando i livelli ed i rispettivi obiettivi, in maniera simile a quanto visto in Super Smash Bros. Insomma, su Switch non ci saranno i trofei ma questo è quanto di più simile al sistema. D'altronde non è forse Super Smash Bros con le sue statuine ad aver ispirato gli ormai collaudati sistemi di trofei e achievement delle piattaforme rivali?
Il gioco offre una modalità cooperativa locale. Un secondo giocatore può cooperare sin dall'inizio o inserirsi in qualsiasi momento come in un classico coin-op. Il player 2 non comanderà un Kirby di un secondo colore, come avveniva ad esempio in The Amazing Mirror, ma piuttosto un Waddle Dee armato di lancia. Se da un lato è un plus avere la possibilità di affrontare l'avventura insieme a un amico, familiare o partner, dall'altro è un peccato che il secondo giocatore non abbia accesso alle abilità copia, risultando più un aiutante con mansioni limitate piuttosto che un vero e proprio compagno d'avventura. D'altro canto, capiamo la scelta dello sviluppatore: avere due o più Kirby su schermo avrebbe reso il gioco fin troppo facile.
E questo ci porta alla difficoltà, che non è proprio eccezionale, anzi decisamente più morbida rispetto ai capitoli precedenti. L'avventura offre due livelli di difficoltà, con quello Tempesta che offre una sfida maggiore. Anche scegliendo quest'ultimo però, i giocatori navigati non avranno grosse difficoltà a superare tutti i mondi in scioltezza.
I colpi dei nemici non sono particolarmente pericolosi (boss inclusi) e i livelli sono disseminati di cibo che ripristina la barra di energia. Inoltre, è possibile acquistare al bar degli snack da portare con sé e utilizzare al momento del bisogno (ma solo uno per volta). C'è inoltre il supporto a tutti gli amiibo, con quelli delle linee Kirby e Super Smash Bros che sbloccano premi più prestigiosi e oggetti migliori.
La curva di difficoltà è abbastanza morbida, quindi, anche se questa si va a impennare maggiormente negli ultimi mondi. La vera sfida di Kirby e la Terra Perduta sta però nel completare tutto al cento per cento. Trovare ogni Waddle Dee nascosto non è per niente semplice e questo apre la strada alla rigiocabilità.
Inoltre, la città dei Waddle offre tante attività secondarie come i minigiochi 'cercasi aiutante al Café o Pesca Lampo. C'è anche una sorta di boss rush mode al Colosseo. Queste sono tutte attività che hanno una doppia funzione: potenziare il nostro arsenale di abilità e rilassarci con giochi divertenti staccando dall'avventura principale.
Dal punto di vista tecnico il gioco offre mondi densi di edifici, strutture mobili o animate e un buon numero di nemici contemporaneamente su schermo. I fondali sono ben fatti e visibili anche a distanza, con un uso sapiente di motion blur e depth of field per mascherare la riduzione del LOD a distanza.
La risoluzione è 1080p dinamica in configurazione docked e 720p dinamica su tablet, con un frame-rate di 30fps per entrambe che risulta abbastanza stabile, salvo in qualche raro caso in cui ci sono grosse esplosioni a schermo. Anche se non abbiamo i 60fps come in Mario Odyssey, l'approccio a livelli chiusi ha permesso ad HAL Laboratories di creare ambientazioni ricche di dettagli ed elementi animati senza appesantire troppo le esigue risorse di sistema.
Tuttavia, anche se i 30fps sono abbastanza solidi, a volte si sente la mancanza di fluidità necessaria per eseguire con prontezza certe azioni o salti, e da questo punto di vista i 60fps avrebbero certamente aiutato. Questo non può che sottolineare ancor di più che nonostante gli eccellenti sforzi degli sviluppatori nell'ottimizzare le esperienze per la console ibrida, il peso degli anni si sente ormai troppo e ci auguriamo che Nintendo offra presto una versione Pro o uno Switch di nuova generazione. Per quanto riguarda invece il comparto audio, tutto è in regola come da norma per la serie: musiche piacevoli che si sposano perfettamente con i paesaggi e l'avventura proposta di volta in volta, senza mai infastidire o distogliere l'attenzione.
La transizione al 3D è pienamente riuscita per Kirby? Nel complesso sì, ma c'è qualche appunto da fare. Kirby si manovra nello spazio tridimensionale con l'analogico sinistro, che governa i movimenti ma anche l'orientamento nello spazio, aspetto fondamentale quando si tratta di usare abilità che prevedano lancio di proiettili, fiamme o quant'altro. Questo sistema risulta a volte poco preciso, specialmente quando si deve saltare tra le piattaforme o volare, e contemporaneamente anche sparare. Sorprendentemente, l'analogico destro non ha alcuna funzione utile (di fatto consente solo di spostare l'inquadratura di pochi gradi), quando sarebbe stato utile adibirlo a un sistema di mira in tempo reale, o coi piedi fermi per terra, o quanto meno per ruotare la telecamera a 360°
Questo aspetto, unito alla risoluzione dinamica che a volte può abbassarsi parecchio e ai 30fps, comporta la perdita di precisione in alcune sezioni delicate, e a volte per via delle inquadrature fisse non si capisce molto cosa succede. Si tratta però di piccoli difetti, fisiologici quando un platform storicamente in 2D fa il grande salto al 3D.
Lo abbiamo visto con Mario 64 e Ocarina of Time, puntualmente migliorati dai capitoli successivi, e siamo sicuri che il prossimo Kirby farà meglio, magari su una console di nuova generazione. Nel complesso, Kirby e la Terra Perduta è un platform brillante che non ha perso la sua magica formula nella transizione al 3D. Accessibilità, divertimento, varietà e cose buffe da fare e provare ci sono come sempre e in questo capitolo più che mai.
Per terminare l'avventura principale bastano poche ore ma per scovare tutti i segreti, completare i livelli secondari, sbloccare tutte le abilità e collezionare le statuette ci vorranno decine di ore, se non di più. I minigiochi offrono inoltre un buon diversivo e sono affrontabili anche in multiplayer locale. Per gli agonisti, c'è anche una leaderboard per le speedrun, consultabile in ogni momento dal Waddle Dee Erudito in città.
Con Kirby e la Terra Perduta Nintendo ha quindi fatto un altro centro, offrendo un platform divertente, vario, colorato come non mai e in tre dimensioni, che dà il meglio di sé sullo schermo della console top di gamma Switch OLED. Si tratta di un gioco adatto a tutti, particolarmente consigliato ai fan dei platform e un must buy per tutti i fan di Kirby.