Knack 2 - prova
Sony aggiusta il tiro e prova a rilanciare.
A detta del suo stesso creatore, quel Mark Cerny a cui si deve anche la creazione della PlayStation 4, il primo Knack era un prodotto genuino e fortemente voluto, ma decisamente immaturo e pieno di piccoli difetti che ne hanno decretato la tiepida accoglienza ricevuta al lancio. Non tutto però era da buttare e per chi vi scrive i 3 o 4 ricevuti all'epoca da alcune testate erano del tutto insensati. Era un prodotto sufficiente, rivolto ovviamente ad un pubblico giovane, ma che forse aveva dovuto pagare uno sviluppo un po' troppo frettoloso.
Con Knack 2 il buon Cerny, che abbiamo incontrato durante una recente presentazione del gioco nel quartier generale Sony di Roma, ha subito messo le cose in chiaro: prima di mettere mano al linguaggio di programmazione il suo team ha passato molto tempo dentro una sala riunioni per decidere in maniera estremamente chiara la direzione che il gioco avrebbe dovuto prendere. Knack 2 è un gioco più maturo del precedente, molto più articolato e pieno di quegli elementi di cui si sentiva la mancanza nel prequel.
Il single player è ancora una parte importante e l'intera avventura può in effetti essere portata a termine anche da un solo giocatore, ma è con un amico seduto sul vostro stesso divano che Knack 2 farà vedere il meglio di sé. Tramite la modalità drop-in/drop-out sarà possibile entrare ed uscire dalla partita in qualsiasi momento e mettere in gioco un secondo Knack di colore blu che possiede gli stessi, identici poteri di quello rosso. Durante alcuni test preliminari gli sviluppatori si sono accorti di quanto l'elemento co-op fosse piaciuto ai giocatori e hanno lavorato duramente per ampliarlo. È ora possibile utilizzare anche mosse speciali che si attivano colpendo in vari modi l'altro giocatore. La potenza di un colpo verrà raddoppiata passando attraverso il secondo Knack, così come l'attacco in salto, che produrrà un impatto molto più ampio capace di investire tutti i nemici che si trovano nel suo raggio d'azione.
L'ossatura di base del gioco è rimasta, ma praticamente ogni elemento è stato rivisto, ingrandito e modificato per offrire al giocatore un'esperienza tanto immediata quanto profonda e divertente. Mark e i suoi ragazzi hanno voluto fin dall'inizio dare priorità al divertimento e, da quello che abbiamo potuto vedere finora, l'obiettivo sembra essere stato centrato in pieno.
I livelli sono ora molto più ampi e ognuno dei tre elementi principali del gameplay (combattimento, platform e puzzle) sembra essere amalgamato alla perfezione con gli altri. Il ritmo dell'avventura sembra diverso, così come diverso è il sistema di combattimento. Si inizia con il solito set predefinito di mosse semplici da assimilare, ma andando avanti è possibile sbloccare molte più tecniche e mosse speciali grazie ad un tabellone delle abilità che ricorda un po' la Sferografia di Final Fantasy X.
Un'altra cosa chiesta a gran voce dai fan del primo capitolo era la possibilità di poter controllare almeno in parte le dimensioni di Knack. Detto, fatto. In qualsiasi momento del gioco è possibile passare dalla versione più piccola del protagonista a quella intermedia e viceversa. Il design del gioco è stato pensato appositamente per sfruttare questa novità, ecco quindi che in tutti i livelli ci saranno luoghi particolarmente angusti o stretti in cui solo il mini-Knack potrà entrare. La sua versione più grande tornerà invece utile soprattutto in combattimento o nella risoluzione di alcuni puzzle che richiedono la manipolazione di oggetti particolarmente pesanti.
Sbloccando particolari obiettivi all'interno del gioco sarà poi possibile acquisire trasformazioni speciali che conferiranno al Knack versione magnum poteri elementali che andranno dal classicissimo ghiaccio al più originale acciaio, grazie al quale si potranno anche risolvere alcuni enigmi piuttosto particolari che purtroppo non ci sono stati mostrati nella demo presente all'evento.
Anche le sezioni platform sono state migliorate. Sembrano sparite le imprecisioni del primo Knack, con una risposta ai comandi finalmente reattiva. La possibilità di influire in tempo reale sulle dimensioni del protagonista avrà ripercussioni e anche in queste fasi, che saranno sicuramente più varie e impegnative rispetto al passato. Non è ancora chiaro se l'uscita del gioco sarà accompagnata come in passato da un titolo mobile con cui Knack 2 potrebbe interfacciarsi come avveniva con il primo capitolo. Era una delle idee migliori del capostipite di questa serie, quindi ci auguriamo che Mark e il suo team ci abbiano pensato.
Un gioco quindi che sembra davvero aver imparato dagli errori del passato. Il team di sviluppo ha focalizzato in maniera molto più precisa il target a cui è indirizzata la serie, individuando nei giocatori più giovani e nelle famiglie gli utenti perfetti per Knack 2. Ciò non toglie che anche i giocatori più grandi e smaliziati potrebbero divertirsi non poco e trovare in questo titolo un rinfrescante inizio per la stagione invernale che si preannuncia come una delle più ricche di uscite degli ultimi anni.