Kotick attacca EA
"Chi non ha altre opzioni si rivolge a loro".
Da perfetto pugile, dopo un periodo di silenzio in cui ha incassato attacchi portati da diverse parti, il CEO di Activision Bobby Kotick è passato al contrattacco. Obiettivo numero uno: Electronic Arts.
"EA generalmente compra uno sviluppatore e questo poi diventa EA Florida, EA vancouver, EA New Jersey o quello che volete voi, insomma", ha dichiarato Kotick in un'intervista a Edge.
"Quello che cerchiamo noi sono gli sviluppatori con una propria fisionomia, persone con una visione indipendente e che per questo riescono a sviluppare giochi di successo".
"Non abbiamo un Activision qualche cosa. Abbiamo Treyarch, Infinity Ward, Sledgehammer. Questa, per me, è una delle regole fondamentali su cui dovrebbe basarsi un publisher. E in tutti i casi tranne due eccezioni i fondatori originali dello studio sono ancora al comando".
L'unica cosa che cerchiamo di fare è fornire loro una struttura di supporto che gli permetta di avere successo. Se fai realmente un buon lavoro (e molti dei nostri studi fanno esattamente questo) riesci a ottenere quella che secondo me è la cosa più difficile da fare in quest'industria: creare una proprietà intellettuale originale".
Bobby Kotick non è esattamente ben visto dai giocatori e Activision si è detta consapevole, negli scorsi mesi, dell'immagine negativa che spesso circonda il publisher. Tuttavia, secondo Kotick, i veri "cattivi" andrebbero cercati altrove.
"Sono stato uno sviluppatore oppresso di EA!", ha dichiarato Kotick in risposta a chi sostiene che EA è cambiata. "Se sei cera per pavimenti non puoi all'improvviso decidere di diventare un dessert. Non funziona in questo modo, è il tuo DNA. Il DNA (di EA) non è orientato verso quel modello, non lo hanno mai conosciuto e non ne hanno mai avuto la cultura".
"Guardate, EA ha molte risorse, è una grande compagnia ed è nel business da tanto tempo, forse alla fine capiranno tutto. Ma si sta dibattendo da un bel po' di tempo. La sfida più difficile che al momento devono affrontare è questa: le grandi personalità non vogliono lavorare con loro".
"Funziona più o meno così: se non hai altre opzioni ti rivolgi a loro. Il team che sviluppa Madden è realmente ottimo, è riuscito a tenere alcune ottime persone, ma non ci mancano le opportunità di assumere i loro dipendenti. Il loro problema è questo: le loro stock option non hanno valore. Finché non avranno successo e riporteranno entusiasmo all'interno della compagnia faticheranno ad attrarre persone di talento, e questo si tradurrà in giochi non eccezionali".