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La corruzione su YouTube sta peggiorando - editoriale

La promozione del gioco d'azzardo illegale potrebbe portare il governo a bussare alla porta di YouTube, e forse a quella di Valve.

Probabilmente non è una sorpresa per nessuno che YouTube sia una frontiera selvaggia per i media, non tanto nel senso di eccitante terra di pionieri quanto di fuorilegge tra cui muoversi attentamente. Nello scorso paio di anni, l'immagine dell'uomo qualunque e amichevole che contraddistingue molti YouTuber è stata messa in discussione, anche se non macchiata in maniera significativa, da alcuni casi di disonestà e corruzione. Gli YouTuber (non tutti ma molti, compresi alcuni tra i più popolari), hanno ricevuto pagamenti non dichiarati per promuovere dei videogiochi sui loro canali. Alcuni hanno ricevuto grosse tangenti o ottenuto vantaggi enormi dalle compagnie di marketing, sempre senza dichiararlo al proprio pubblico. Quando questi comportamenti sono stati messi allo scoperto, gli YouTuber responsabili hanno generalmente fatto il minimo assoluto per evitare conseguenze: la classica "correzione" e una nota riguardante la relazione commerciale sepolta in fondo alla descrizione del video.

Non uno YouTuber, che io sappia, ha visto la propria carriera affondare in maniera significativa dopo tali rivelazioni. C'è qualcosa di protettivo, nei media videoludici così come nella politica o in qualsiasi altra sfera pubblica, nel discorsetto "hey ragazzi, sono solo uno di voi, un Pinco Pallino qualunque!". Rivelare che qualcuno ha ricevuto denaro e favori da delle corporazioni per mentire al suo pubblico dovrebbe bucare questa protezione, ma l'illusione di una vera relazione, perfino di un'amicizia, con un tizio sorridente dietro a una webcam è potente per la maggior parte degli spettatori. Far notare la disonestà dello YouTuber viene interpretato come un attacco alla fanbase che lui stesso ha imbrogliato per tutto il tempo.

È quindi con occhio abbastanza stanco e cinico che guardo a queste nuove profondità di totale corruzione e disonestà, alle attività illegali del tipo spero-che-finiscano-in-galera a cui due popolari YouTuber si sono abbassati la scorsa settimana. Avete probabilmente già letto qualcosa, ma eccone un veloce sommario. Due YouTuber popolari nella community di CounterStrike: Global Offensive: Trevor Martin ("TmarTn"), residente in Florida, e l'inglese Tom Cassel ("Syndicate") hanno lanciato un sito web che permette agli utenti di giocare d'azzardo, utilizzando delle skin ottenute tramite CS:GO. Skin che hanno un valore reale, spesso notevole, quando vengono vendute sul marketplace di Steam. I due hanno quindi creato dei video in cui giocano sul sito vincendo premi rilevanti, suggerendo che si tratta di un sito incontrato per caso e consigliandolo ai loro spettatori, senza menzionare il fatto che sia di loro proprietà.

CSGOLotto non è che uno dei numerosi siti che lucrano illegalmente sul mercato di CS:GO. Il giro d'affari viene stimato in più di $2 miliardi.

Questa faccenda, francamente, è orribile sotto molti punti di vista. Il non rivelare il rapporto commerciale dietro a una promozione è ormai la norma per molti YouTuber e non merita attenzione oltre alla classica constatazione che quest'angolo mediatico è veramente terribile. Ciò che trascina la questione veramente nel fango, più di quanto qualsiasi altro YouTuber si sia spinto, commercialmente parlando, è che questa è pubblicità per un servizio di gioco d'azzardo. In molti paesi, tra cui gli Stati Uniti, la promozione del gioco d'azzardo è regolata severamente e questi video non seguono nessuna delle regole stabilite. Il servizio in sé, inoltre, è illegale sotto molte giurisdizioni. Anche laddove il gioco con vero denaro è legale, sono solitamente richiesti una licenza e il rispetto di regole precise riguardanti la pubblicità e il divieto di accesso dei minori al servizio. CSGOLotto.com, il sito gestito dai due, non possiede queste licenze e una promozione mascherata da parte di YouTuber, che hanno sicuramente un vasto pubblico di minori, non è in linea con nessuna regola scrupolosa.

Per sintetizzare lo scenario peggiore, che incidentalmente è anche il più probabile, visto che tutto quest'affare è drammaticamente viscido, ci sono due YouTuber che allestiscono una compagnia illegale di gioco d'azzardo e la pubblicizzano, senza dichiararne la proprietà, a un pubblico composto in larga parte da minorenni. Incidentalmente, Cassel è anche recidivo, perché in precedenza ha violato le regole della FTC (Federal Trade Commission) ricevendo del denaro per promuovere il lancio di Xbox One e pubblicando dei video che promuovono dei giochi senza rivelare i suoi legami commerciali con essi.

Viene da sé che YouTube debba fare ammenda. Il sito, sussidiario di una delle compagnie più grandi del mondo, Google, è diventato uno dei canali mediatici più potenti e popolari del pianeta, specialmente per il pubblico più giovane che spesso lo preferisce a media tradizionali come la TV. I filmati di videogiochi sono particolarmente popolari e molte delle star più grandi di YouTube operano in questo settore. Negli ultimi anni, il sito ha collaborato sempre più strettamente con le star e i canali più popolari, lavorando con loro per estenderne la portata e renderli più fruttuosi dal punto di vista commerciale. Questo, a mio avviso, distrugge completamente l'argomentazione che YouTube sia solamente una piattaforma, scollegata dai reati perpetrati dai suoi creatori di contenuti. YouTube ha agito sempre di più come un publisher e curatore, non come una piattaforma tecnologica e ciò significa che ha la capacità di regolare i comportamenti subdoli e corrotti di alcuni dei suoi creatori di contenuti. Finora, non ha mostrato l'inclinazione a farlo.

La truffa CSGOLotto potrebbe essere un punto di svolta per questo comportamento; se non ci sono dei dirigenti di YouTube che stanno sudando freddo per le potenziali ripercussioni della faccenda, allora YouTube ha bisogno di nuovi dirigenti. Le relazioni commerciali non dichiarate tra gli streamer e gli sviluppatori non sono il tipo di cosa che possa mettere in movimento legislatori e autorità. La pubblicità illegale di siti illegali di gioco d'azzardo, indirizzata a un grosso numero di minori? Questo invece li fa scattare in piedi. È il tipo di cosa in molte giurisdizioni che metterebbe in pericolo la licenza di trasmissione di un canale TV e i legislatori che dovessero scoprire di avere un potere limitato o poco chiaro su YouTube in casi come questo, molto probabilmente non lascerebbero la situazione inalterata.

Va sottolineato, però, che c'è un'altra compagnia coinvolta in tutto ciò: Valve, creatrice di Counter-Strike e operatrice del marketplace di Steam, il quale permette a chi gioca d'azzardo con le skin di "incassare" le proprie vincite. Un aspetto di questa storia che sembra aver colto molte persone di sorpresa riguarda l'esistenza di una scena di gioco d'azzardo attorno alle skin di CS:GO, ma c'è ed è enorme. Lo scorso aprile, Bloomberg ha stimato che la scena abbia generato finora circa $2.3 miliardi di transazioni.

Il video di scuse di Trevor 'TmarTn' Martin, poi rimosso dallo YouTuber ma ripubblicato da altri utenti.Guarda su YouTube

Amo Steam inteso come canale di vendita e amo Valve intesa come sviluppatore, ma in passato ho inveito contro l'incapacità o la mancanza di volontà della compagnia di regolare e correggere i comportamenti negativi che emergono da Steam, e questo ne è un ulteriore esempio. $2.3 miliardi di transazioni illegali, Dio solo sa quante di esse effettuate da minorenni, sono state permesse da sistemi creati da Valve. La foglia di fico dietro cui si nasconde il gioco d'azzardo attorno a CS:GO, ossia che si tratta di oggetti virtuali e non vero denaro, viene spazzata via dal marketplace creato da Valve, il quale permette di vendere tali oggetti. È lo stesso paravento utilizzato in un altro settore del gioco d'azzardo, la scusa che la yakuza giapponese utilizza per affermare che l'industria del pachinko sia legale nonostante le leggi anti-gioco d'azzardo del paese. Vedete, nel pachinko non si vincono mai soldi; si vince un giocattolo o dei cioccolatini e si dà il caso che nelle vicinanze ci sia un buco d'ufficio in cui un uomo con un cattivo gusto in fatto di magliette e occhiali da sole scambia questi premi con un sorprendente quantitativo di denaro. Sarà che gli piace molto la cioccolata di scarsa qualità.

Viene da sé che se il proprio modello di business è copiato interamente da un sindacato del crimine, è difficile essere gli eroi di questa storia o di una storia qualsiasi.

Le cose sono due, o Valve non sa di queste scommesse, il che sarebbe una svista enorme che darebbe da pensare sulla competenza della società di gestire il proprio servizio, o lo sa e non se ne cura. Questa seconda ipotesi sarebbe in linea con l'infelice e mal concepita deriva libertaria alla base di molte decisioni prese da Valve nel corso degli anni, ma è possibile anche che la prima ipotesi sia quella corrispondente alla realtà. Se la class action contro Valve riguardante CS:GO dovesse arrivare in tribunale, forse scopriremmo quale delle due sia vera.

Anche se il reato (e in questo caso si tratta di un vero reato, se non di molti) pesa sui due imbroglioni che hanno tentato di truffare il proprio pubblico, la realtà è che, a parte il procedimento penale, il duo non affronterà serie conseguenze delle proprie azioni. È per questo che l'attenzione deve ricadere sulle due compagnie che, tramite inazione o incuria, hanno permesso che tutto questo accadesse e continueranno indubbiamente a permettere ad altri truffatori di frodare sulle loro piattaforme. Google/YouTube e Valve/Steam sono le piattaforme dominanti nei loro rispettivi campi; nessuno è importante come YouTube nel settore dei video online e nessuno lo è come Valve/Steam in quello della distribuzione di videogiochi. Forse entrambe potrebbero controllare se nel loro staff ci sia qualche fan dell'Uomo Ragno in grado di dirgli cosa derivi da un potere così grande?