La seconda volta di Age of Conan
Il Cimmero ci riprova.
Ma non è certo per la mancanza di queste caratteristiche o per qualche sbavatura grafica che milioni di persone hanno disinstallato il gioco bestemmiando Crom. Per farmi (e farvi) tornare sui nostri passi i contenuti del gioco devono essere aumentati, e di parecchio.
Ho deciso di iniziare il mio cammino di riavvicinamento da una zona che già conoscevo bene, i dintorni di Old Tarantia, un’area centrale, vasta e ricca di zone dov’è possibile questare e d esistono parecchi dungeon da esplorare. E’ un buon punto di partenza per passare dal 30esimo al 40esimo livello per poi spostarsi al Field of the Dead, una enorme zona montagnosa le cui quest arrivano fino al 50esimo livello circa.
All’inizio ero un po’ preoccupato da questo percorso lungo 17 livelli perché un grosso e noto errore degli sviluppatori è stato l’aver concentrato gran parte dei contenuti del gioco negli step iniziali e nel Passo di Ymir, riservato ai personaggi tra il 55 ed il 65esimo livello. Nel “vecchio” AoC questo voleva dire farsi tutti questi livelli facendo affidamento solo sul grinding, uccidendo sempre i soliti tre mostri. Non proprio il modo migliore di passare il mio tempo. Temevo quindi che avrei abbandonato di nuovo il PG in un batter d’occhio. Il giorno dopo invece ero già al livello 42 a chiedermi come cavolo avessi fatto: avevo divorato tutte le quest del distretto nobile di Tarantia, avevo completato tutto l’Outflow Tunnel (un dungeon da fare in solitaria) e mi ero girato un bel pezzo di mondo per completare alcuni incarichi secondari.
Nel fare questo avevo acquisito cinque livelli senza neanche accorgermene e, cosa più importante, mi ero divertito un sacco. Questa seconda luna di miele si è ripetuta per le sessioni a venire tanto che già alla fine del secondo giorno stavo scalando i livelli dal 50 in su. Dunque Funcom è stata di parola: l’enorme vuoto di contenuti che solo pochi mesi affliggeva AoC è stato riempito, questo grazie soprattutto all'aggiunta di nuove quest e nuove zone, anche se il miglioramento è arrivato soprattutto attraverso una serie interventi più o meno evidenti che nel loro insieme hanno migliorato tantissimo l’esperienza di gioco.
Ciò che già c’era è stato reso più facile da trovare, con un maggior numero di quest e NPC che indicano la strada da percorrere, diminuendo di molto il senso di dispersione che coglieva una volta usciti dai primi 20 livelli. Inoltre le linee di quest molto lunghe sono state spezzettate così che abbandonandone una verso il 30esimo livello la si può riprendere più in la anche se non si sono completati gli step precedenti. Una serie di piccoli cambiamenti, tanto che è difficile prenderne uno come esempio, il cui effetto sul gameplay è stato però tutt’altro che trascurabile. Ci sarà un motivo se mi sono sono fatto quindici livelli senza mai annoiarmi, senza uccidere mostri a casaccio per expare e senza avvertire un triste vuoto nel mio quest log, no?
Dopo questo trionfale rush di livelli arriva il momento dello Ymir’s Pass. Un landa fredda e desolata abitata dai giganti del ghiaccio in cui Funcom ha sparato le sue cartucce migliori per quanto riguarda il game design. Ogni roccia, ogni picco, ogni paesaggio del Passo di Ymir è intriso di “Conanicità” [neologismo più brutto evah NdEldacar], visivamente è senza dubbio una delle aree più impressionanti di tutto il gioco e si spera che rappresenti una sorta di standard per tutti ciò che deve ancora arrivare. E’ ovvio che giocare in una ambientazione nordica e glaciale scomoda paragoni importanti come l’ultima espansione di WoW: Wrath of the Lich King, ma anche se i due mondi possono sembrare simili, sono i cosidetti “contenuti per adulti” a fare la differenza, e non sto parlando del bel paio di tette che qualche giocatore malato si ostina a sbattere in faccia a tutti quelli che incontra.
Ymir’s Pass ostenta il suo bollino rosso con estremo orgoglio, mostrandovi e facendovi fare cose molto perfide, molto più perfide di quelle che fareste in altri MMO. Sarete circondati da urla, sangue, dolore ed uno strisciante senso di fastidio, ma anche da alcune delle quest più divertenti di tutto il gioco che daranno un senso al vostro mozzar di teste. Tra il completare ogni incarico sul Passo e il portare avanti la Destiny Quest (un percorso di quest diverso per ogni PG che vi accompagna dal primo all’ultimo livello) sono arrivato senza fatica al traguardo del 70esimo godendomi ogni singolo momento del percorso. E’ stato uno dei momenti più divertenti nella mia carriera di giocatore di MMO, qualcosa di paragonabile alla prima volta che ho avuto a che fare con il Death Knight, solo che stavolta il divertimento è durato un paio di settimane, non un paio di ore.