La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra - prova
L'ombra di Mordor di fa sempre più intensa.
Milano - Dopo aver assistito al lancio di qualche settimana fa, siamo tornati nella Terra di Mezzo per provare l'Ombra della Guerra, l'atteso seguito dell'Ombra di Mordor. Lo abbiamo fatto presso una Microsoft House (ovvero i nuovi uffici milanesi del colosso di Redmond) allestita appositamente per ospitare uno dei principali giochi terze parti pensato per l'Xbox Play Anywhere. In altre parole acquistare La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra su uno dei marketplace di Microsoft vi consentirà di scaricare e giocare l'ultima avventura di Talion sia su Windows 10, sia su Xbox One. E persino Scorpio, quando uscirà.
Per cominciare ad avere un'idea di come potrebbe essere la resa grafica sulla misteriosa nuova console, Warner Bros. ha pensato di allestire la presentazione su PC sufficientemente performanti per fare girare La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra in 4K.
Per chi non lo sapesse La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra manterrà la medesima impostazione vista all'opera nell'apprezzato Ombra di Mordor, ma aggiungerà alla struttura da gioco di ruolo a mondo aperto di stampo action anche le fortezze. Si tratta di particolari sequenze nelle quali, capitanando un esercito di orchi e troll, dovremo assaltare e conquistare le roccaforti di Sauron sparse per la mappa, così da assumere il controllo di una determinata zona.
L'evoluzione del celebrato Nemesys System renderà però questa meccanica decisamente più esaltante di un semplice dungeon. Ogni fortezza, infatti, non solo avrà un aspetto basato sulle caratteristiche morali del suo leader (un personaggio sanguinario avrà scheletri appesi in ogni dove), ma sarà anche organizzata in modo completamente diverso a seconda degli scagnozzi che il Signore della Guerra avrà arruolato tra le sue fila.
Le variabili saranno tantissime, dato che il mondo di gioco, ancora più vasto e vario che in passato, reagirà alle nostre azioni. Per esempio potremo minacciare di morte un Signore della Guerra. In questo modo lo spaventeremo e lo costringeremo a raccogliere intorno a sé sia tutti i suoi guerrieri sia tutte le sue ricchezze. Attaccarlo, dunque, sarà nettamente più complesso, dato che dovremo sbarazzarci prima di un numero superiore di scagnozzi, ma una volta raggiunta la sala del trono troveremo un bottino molto più ricco.
Soppesare queste due variabili sarà fondamentale, dato che anche il sistema di loot de La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra è stato completamente rinnovato. Ogni nemico, infatti, lascerà cadere un pezzo di equipaggiamento casuale ma esclusivo, grazie al quale migliorare le statistiche di Talion e modificare anche sostanzialmente il suo modo di combattere. Per esempio sostituendo l'arco con il martello diminuirà la potenza di un singolo colpo del ranger, ma gli consentirà di generare un danno ad area utile nelle situazioni con diversi nemici a schermo.
Un altro metodo per modificare un assalto sarà quello di passare a fil di spada i sottoposti del Signore della Guerra di quella regione. Fintanto che non attiveremo l'istanza dell'assalto, infatti, saremo liberi di circolare nei dintorni della fortezza e tendere imboscate ai vari luogotenenti che si troveranno nelle sue vicinanze, in maniera molto simile a quanto avveniva ne l'Ombra di Mordor. La soluzione più semplice potrebbe essere quella di eliminarli, così da non averli più tra i piedi una volta iniziato l'assalto. In alternativa potremo scegliere se indebolirli o arruolarli tra le nostre fila. In questo caso potremo decidere di tenere il nuovo alleato al nostro fianco o di inviarlo all'interno della fortezza sotto copertura, così da darci una mano una volta iniziato l'attacco.
Le alternative sono molteplici e danno solo l'idea della varietà di situazioni e approcci che avremo a disposizione a partire dal prossimo 25 agosto. Prima di un assalto, infatti, potremo attivare uno dei tre bonus garantiti dai nostri sottoposti, che aggiungeranno all'esercito che ci accompagnerà nuovi tipi di combattenti, macchine da guerra o enormi bestie volanti. Scegliere cosa attivare costerà tanti soldi ma consentirà di semplificare enormemente alcuni combattimenti.
Grazie ad un nuovo sistema di punti di forza e di debolezze dei nemici, infatti, potremo rendere alcuni combattimenti, sulla carte estremamente complessi, molto semplici. Il Signore della Guerra della fortezza che abbiamo assaltato rispondeva al nome di Maku il Guerriero. Era un imponente orco alto almeno il doppio di Talion e largo quattro volte tanto. Un suo colpo era in grado di frantumare le difese più solide ma aveva un punto debole, il veleno. Mentre alcuni hanno provato a piegare la resistenza di Maku a furia di mazzate, faticando non poco, è bastato analizzare il nemico per conoscere il suo tallone di Achille, preparare una freccia avvelenata e far fuori lo spaventoso nemico con un unico colpo in mezzo alla fronte.
Una volta conquistata la fortezza starà a noi decidere a chi farla gestire. Questo, similmente a quanto accade con quelle nemiche, modificherà sensibilmente sia la sua estetica, sia le sue difese. Dovremo essere bravi ad organizzare fortezze inespugnabili, dato che Sauron proverà in tutti i modi a riconquistarle. Per questo motivo potremo acquistare bonus difensivi in grado di migliorare le mura, così come sbloccare nuove postazioni da far occupare a un luogotenente che aggiungerà i suoi bonus a quelli già attivati.
Ci sarà anche un sistema di missioni utile a far salire di livello i propri scagnozzi, così da renderli guerrieri sempre più letali e affidabili. Non aspettiamoci, però, un sistema di gestione delle fortezze complesso, con opzioni che possono sfociare nei manageriali o negli strategici: per acquistare dei potenziamenti dovremo utilizzare le nostre risorse personali, accresciute portando a termine direttamente le missioni durante l'avventura. Similmente le fasi di assedio non saranno pianificabili, ma avverranno in maniera piuttosto lineare, dato che dovremo conquistare progressivamente diversi punti di controllo. Una volta fatto si apriranno le porte della sala del trono.
Sia chiaro, non sono difetti o mancanze, ma solo scelte di design che il team ha preso per non snaturare lo spirito action de La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra e per non appesantire il gameplay con troppe fasi da gestire attraverso schermate testuali e menù.
In questo modo l'ultima fatica di Monolith sembra avere perfettamente in mente cosa deve fare: offrire una versione più grande, varia, spettacolare e intensa dell'ottimo Ombra di Mordor. Il Nemesys System, infatti, riesce a dare particolare fascino a qualunque cosa, grazie alla sua capacità di modificare completamente la medesima battaglia, cambiando in maniera casuale l'estetica dei nemici ma soprattutto le loro abilità e i loro punti di forza e le debolezze.
In questo sistema si inserisce un gameplay molto viscerale, nel quale Talion può eseguire lunghissime e sanguinolente combo o utilizzare poteri che gli consentono di teletrasportarsi da un punto all'altro della mappa o di cavalcare enormi creature per seminare terrore.
Al momento tutta questa offerta è bilanciata da un comparto tecnico piacevole ma non eccezionale, nel quale sono evidenti alcuni difetti come un sistema di compenetrazioni un po' fallace o una modellazione poligonale non particolarmente complessa. Elementi che potrebbero scomparire in fase di ottimizzazione o che potrebbero impallidire di fronte ad una storia ben scritta o un gameplay particolarmente profondo e ricco, ma che al momento ci pare giusto far notare.
La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra sembra dunque essere un degno erede dell'Ombra di Mordor, capace di migliorare sotto ogni aspetto una delle più piacevoli sorprese di questa generazione di console (e anche della scorsa, visto che il primo gioco arrivò anche su PS3 e Xbox 360).
Le aspettative sono dunque molto alte e non vediamo l'ora di scoprire altri dettagli sul gioco, magari direttamente dall'E3 di Los Angeles o poco dopo. Rimanete con noi.