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Lake Recensione: Tornare a casa per cambiare vita

A volte non serve molto per essere felici.

Quante volte abbiamo pensato di cambiare vita, allontanarci dal nostro lavoro, cambiare le nostre prospettive e ritrovare ben più di qualche momento per noi?

Lake, sviluppato dallo studio indipendente olandese Gamious, cerca di rispondere a queste domande mettendoci di fronte a delle scelte: tornare alla vita di tutti i giorni o cominciarne una nuova.

Annunciato nel corso del 2020 e mostrato nella kermesse estiva dell'E3 2021, questo progetto indipendente invita a riscoprirsi, a conoscersi meglio e ad approcciarsi alla vita in un modo nuovo.

È il 1986 e impersoniamo Meredith Weiss, una programmatrice in carriera che s'è abituata ai ritmi forsennati della città e alle sue ipocrisie. Acconsente alla richiesta del padre di sostituirlo per due settimane come postina di Providence Oaks, una cittadina dell'Oregon, dov'è nata e cresciuta.

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Nel corso di queste due settimane incontreremo vecchi amici e nuovi volti, tante persone che avranno bisogno di qualche favore e di un consiglio. La storia di Meredith Weiss è lenta come le giornate passate sulle rive del lago a consegnare la posta, muovendoci col furgoncino messo a disposizione dall'ufficio postale di Providence Oaks per arrivare da un punto all'altro della mappa di gioco.

Diciamocelo, non siamo di fronte a una simulazione, a un Life is Strange che non ci ha creduto troppo o al solito titolo che si rivolge al giocatore cercando di smuovere le nostre emozioni a ogni costo. Lake è un'opera che si scopre adagio, che si prende le sue pause, che non ha fretta di correre.

La trama è piacevole e ben narrata, e alla fine di queste due settimane decideremo se ritornare al lavoro in città o di fermarci a Providence Oaks, dando così inizio a un nuovo capitolo della nostra vita. Lake è un'avventura narrativa che non si accontenta di raccontare una storia ma cerca di narrare alcune tematiche con semplicità. È un prodotto sensibile e intenso, adatto a chiunque stia cercando un modo per staccare la mente anche da quello che ha attorno.

Quando uno va al nord piange due volte: la prima quando arriva, la seconda quando se ne va...

Anche il gameplay non è poi così articolato: non offre una sfida, non ci sono morti e tanto meno game over di sorta. Il nostro compito è salire a bordo del nostro furgoncino, controllare quante lettere e pacchi dobbiamo consegnare agli abitanti di questa ridente cittadina americana lasciandoci catturare dall'atmosfera meravigliosa che ci circonda. Il team propone un titolo lento anche nella sua struttura ludica, una cornice rispetto al lato narrativo, la sua vera essenza.

A volte imbucheremo le lettere, altre volte dovremo raggiungere l'uscio di un'abitazione e suonare il campanello. Molto spesso i destinatari non saranno in casa e saremo costretti a lasciare il pacco per terra. In altrettante occasioni intratterremo delle conversazioni, scegliendo quali risposte dare ai nostri interlocutori. Nulla di innovativo all'orizzonte, nonostante dei dialoghi di ottima qualità, ironici e taglienti al punto giusto.

Conclusa la nostra giornata lavorativa, dovremo controllare l'agenda per ricordarci gli appuntamenti presi. Non possiamo disdirli: abbiamo pur sempre dato la nostra parola. Parteciperemo a cene, a serate guardando lo Squalo e ad eventi della comunità, terremo i bambini della nostra migliore amica e forse troveremo persino l'amore.

Il lago è incantevole, la reale essenza di questo titolo.

Nel caso però non avessimo preso impegni e non fossimo particolarmente socievoli, potremmo restare a casa a lavorare, a leggere un libro o a guardare un film. Noi abbiamo sempre preferito leggere un libro invece che guardare la televisione, anche se siamo stati costretti a rispondere al telefono per questioni di vitale importanza.

Non siamo propriamente fuori dal mondo, siccome nostro padre, il nostro capo in città e gli amici di Providence Oaks ci chiameranno per sapere come stiamo, per confermare un appuntamento o semplicemente per farsi sentire. I legami che creeremo saranno importanti, soprattutto perché ci aiuteranno a prendere la decisione migliore dopo queste due settimane.

Meredith è convinta di partire per una vacanza, di vivere questa esperienza come un bel passatempo prima di tornare a casa e rimettersi a lavoro. Non sa però quanto sia importante rallentare, fermarsi e pensare.

A volte incontreremo tanti personaggi che avranno bisogno di noi. Altre volte incontreremo l'amore.

Potremo affrontare tre finali, ognuno dei quali muterà il destino della nostra protagonista. E considerata la longevità, che si attesta sulle nove ore di gioco, è una buona notizia per chiunque voglia immergersi nuovamente nelle dinamiche di Providence Oaks.

La direzione artistica, il vero fiore all'occhiello di questa produzione, regala degli scorci d'ambientazione iconici ed indimenticabili. Mentre ci muoveremo da una parte all'altra del lago, scopriremo dei luoghi a cui ci affezioneremo. Nel corso delle due settimane, sapremo persino dove dirigerci e quali località raggiungere senza aver bisogno di aprire la mappa di gioco.

Providence Oaks è una cittadina tranquilla, fatta di strade, abitazioni rurali e baite, di luoghi per il noleggio di barche, di un motel, di un diner nel pieno stile americano dove prendere del caffè e mangiare una torta.

È una cartolina in movimento, un viaggio da intraprendere in tutta tranquillità per apprezzarne le sfaccettature mentre la radio ci fa ascoltare composizioni meravigliose, specie nei viaggi lunghi. Avremmo tuttavia preferito l'aggiunta di qualche brano in più, soprattutto nella seconda settimana del nostro viaggio.

Ve lo assicuriamo, al Mo's Diner abbiamo lasciato ben altro oltre al nostro portafoglio...

Sfortunatamente il lato tecnico soffre di qualche compenetrazione e di un frame rate altalenante, oltre a un'illuminazione davvero convincente capace di offrire scorci emozionanti. Purtroppo, non è presente la localizzazione italiana ma solo la lingua inglese.

Lake è un'avventura narrativa convincente e ben scritta, con un gameplay semplice ed intuitivo, che alla lunga può risultare monotono. Nonostante questa criticità, l'esperienza è godibile e intensa. E il prezzo di lancio fissato a 19,99 è tutto sommato una spesa che si può fare a cuor leggero.

7 / 10
Avatar di Nicholas Mercurio
Nicholas Mercurio: Classe '95, Nicholas ama i videogiochi difficili e gli RPG, non disdegna gli indie e fa incetta di titoli ogni volta che può, per riempire la sua preziosa collezione. Uno scapestrato, in tutto e per tutto.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

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