Skip to main content

Le news della settimana

I fatti più importanti dal 26 aprile al 3 maggio raccolti per voi!

Settimana caldissima sul fronte news quella che si è appena conclusa, con una netta preponderanza di novità sul fronte Nintendo, attualmente impegnata in una durissima battaglia per imporre sul mercato il suo nuovo Wii U. Se infatti il 3DS continua a macinare vendite (almeno sul fronte giapponese), è ormai evidente la fase di stagnazione in cui si trova la nuova console domestica Nintendo, che è stata lanciata al prezzo di 299/349 euro ma che è ormai reperibile a prezzi anche nettamente inferiori (al momento la versione "base" si può trovare su Amazon.it a 199 euro).

Al di là delle considerazioni sull'hardware in sé, la situazione è notoriamente dovuta ad una "secca" di giochi sia first che third party, per la quale Nintendo si è già scusata ufficialmente attraverso le parole del suo presidente Satoru Iwata, ma che non sembra destinata a migliorare nel breve periodo. Se i grandi publisher continuano infatti ad abbandonare la piattaforma con i loro titoli di punta (ultima EA con la serie di Madden, la stessa Nintendo ha dichiarato di essere in difficoltà per quanto riguarda lo sviluppo di titoli next-gen, parole che da molti sono state lette come una sorta di mancata preparazione da parte della Grande N a fare (per altro tardivamente) il salto verso l'alta risoluzione.

"Nintendo ha dichiarato di essere in difficoltà per quanto riguarda lo sviluppo di titoli next-gen"

Iwata si scusa per la lineup attuale del Wii U, nel frattemporeperibile online a 199 Euro.

Ad ogni modo va ricordato che anche il 3DS ebbe inizialmente un periodo molto simile a quello che sta attraversando il Wii U, per poi riprendersi nettamente, anche se la sua performance sui mercati occidentali non riesce ancora a replicare quella, straordinaria, ottenuta in Giappone. Così come ha fatto con la sua console portatile, Nintendo spera dunque di ribaltare le sorti del Wii U con un'infornata di giochi in arrivo: abbiamo ad esempio saputo che il primo Mario 3D arriverà in ottobre e anche che Retro Studios, uno degli sviluppatori più acclamati in assoluto tra quelli che giocano alla corte di Nintendo, ha finalmente messo in cantiere un nuovo titolo per Wii U, che verrà svelato in "un futuro non troppo distante". Si tratterà di un nuovo capitolo di Metroid? O forse di una nuova incarnazione di quel "ritorno" di Donkey Kong che già abbiamo potuto apprezzare sul vecchio Wii? Lo scopriremo col tempo.

Ma non è questo l'unico "grande ritorno" a cui potremmo assistere nel prossimo futuro: lo sviluppatore dello storico Eternal Darkness, uno dei titoli "adulti" più apprezzati in assoluto per GameCube, ha infatti lanciato la campagna Kickstarter per crearne un seguito. Aspettate però a strapparvi i capelli dalla gioia: purtroppo la credibilità di Silicon Knights è stata seriamente compromessa negli ultimi anni, soprattutto a causa del discusso Too Human, il cui sviluppo è sfociato nella grottesca causa contro Epic per la concessione dell'Unreal Engine (peraltro poi persa). L'unico titolo rilasciato da allora dallo sviluppatore canadese è il mediocre X-Men: Destiny, massacrato dai redattori di mezzo mondo, quindi le possibilità che un personaggio controverso come Denis Dyack possa convincere i suoi vecchi fan a finanziare un progetto così ambizioso (15 milioni di dollari!) sono modeste.

"Il kickstarter di Torment è stato finanziato in pieno, raggiungendo la cifra richiesta dagli sviluppatori"

Denis Dyack tenta la strada di Kickstarter con Shadow of the Eternals: Eternal Darkness. Basterà a rimettere in carreggiata i Silicon Knights?

Tutt'altra storia, invece, per quanto riguarda un altro progetto altrettanto storico e ambizioso. Parliamo del ritorno dell'osannato Torment, un gioco di ruolo il cui kickstarter è stato finanziato in pieno, raggiungendo il massimo della cifra richiesta dagli sviluppatori. Speriamo che quest'incredibile campagna di raccolta fondi si trasformi in un gioco altrettanto travolgente...

Per quanto riguarda Microsoft, la scorsa settimana si è caratterizzata sicuramente per la rivelazione in forma più concreta del progetto Illumiroom, che è ora legato ufficialmente alla prossima console domestica (comunque finirà per chiamarsi). Non sappiamo come la vediate voi ma noi siamo intrigati da questa nuova tecnologia e pensiamo che potrebbe essere una delle cose più belle (almeno esteticamente) successe nel mondo dei videogiochi negli ultimi anni. Anche per lo zio Bill non sono comunque tutte rose e fiori, almeno stando ad un rumor circolato recentemente, secondo cui Microsoft sarebbe notevolmente indietro nei piani per la sua macchina next-gen, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di giochi first party. Staremo a vedere.

Senz'altro non è in ritardo Ubisoft, che anzi è prontissima a ricoprirci ogni anno di strati e strati di Assassin's Creed, arrivando addirittura a "giustificare" l'uscita così frequente e ravvicinata di capitoli di questa saga ormai sfruttatissima. Come sapete, noi non siamo d'accordo e pensiamo che rilasciare un capitolo ogni 12 mesi o addirittura meno finisca per esaurire le forze creative di una serie, ma i publisher sono dell'idea che si debba battere il ferro finché è caldo, e dal punto di vista finanziario ha anche ragione. Certo è che anche Activision la pensa così, continuando ad annunciare Call of Duty come se fossero puntate di una serie televisiva.

"I pirati annunciano il primo hack per Wii U: si ripeterà la storia di Wii e DS?"

È questo il futuro dei nostri salotti? Il 21 maggio la conference di Microsoft ci aiuterà a capire se il progetto Illumiroom sarà realtà.

È un mercato che può continuare in questa direzione? Delle difficoltà le intravede la stessa Nintendo, secondo cui il modello dei giochi tripla-A da 60 euro sta diventando una sfida sempre più difficile. C'è da dire che in questo la casa di Mario non sarà di certo aiutata dal fatto che la comunità di pirati ha annunciato il primo hack per Wii U. Se dovesse ripetersi la storia di Wii e DS, due delle console più "piratabili" della storia, sarebbero dolori per Iwata e compagni... (magari accade il contrario, come con la prima PlayStation. ndSS)

Sul fronte strettamente Sony abbiamo poche notizie ma buone, almeno per gli amanti della "forza bruta": il boss di Quantic Dream, Guillaume de Fondaumiere, attualmente al lavoro su un misterioso progetto per PlayStation 4, ha infatti dichiarato che la nuova console di Sony è potente come i PC tra 1-2 anni. Immaginiamo che parli dei PC gaming di fascia media, perché altrimenti un'affermazione del genere sarebbe dura da sostenere paragonando semplicemente i teraflop annunciati dalla GPU della PS4 (1,8) contro quelli della GPU PC più performante al momento, ossia la GeForce GTX Titan di Nvidia, che da sola costa un migliaio di euro ma ne esprime ben 4,5.

Ad ogni modo mentre i tre "giganti" del gaming si fronteggiano a colpi di produzioni ambiziose e console "tradizionali", una notizia piccola ma potenzialmente dirompente ci fa riflettere su quello che di qui a pochi anni potrebbe essere il nostro amato mondo dei videogiochi. Per misteriosi motivi, Google ha infatti appena assunto Noah Falstein, veterano di LucasArts, con il ruolo di chief game designer. Non vi sarà sfuggito però che Google al momento non è nel business dei videogiochi, o almeno non direttamente. Cosa se ne farà dunque di un game designer "capo"?

"E se il concorrente di Sony, Microsoft e Nintendo non fosse Apple ma la rivale Google?"

Perchè Google, il cui business non è quello dei videogiochi, ha appena assunto Noah Falstein, ex di LucasArts, con l'incarico di Chief Game Designer?

Non ci è dato saperlo ma quel che è certo è che se la casa di Android decidesse di entrare a gamba tesa nel mondo dello sviluppo, magari proprio per spingere ulteriormente la penetrazione sul mercato (già mostruosa) della sua piattaforma... beh, nei prossimi anni ne vedremmo probabilmente delle belle, e la santissima trinità Sony-Microsoft-Nintendo avrebbe un agguerrito concorrente in più di cui preoccuparsi. Ironia della sorte, quel concorrente non sarebbe Apple, sul cui ingresso nel business dell'intrattenimento elettronico si vocifera da anni, ma proprio la sua più diretta rivale. Voi ci credete?

Avatar di Luca Signorini
Luca Signorini: Luca gioca e scrive da quando ha scoperto le meraviglie del pollice opponibile. È giornalista ma soprattutto appassionato; non gli toccate Metroid, Stallone, i Black Sabbath e la carbonara e sarete suoi amici per sempre.
Related topics

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!