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Il nuovo CEO di Microsoft, gli aggiornamenti firmware di PS4 e Xbox One, l'uscita di Sony dal mercato PC e molto altro ancora...
La scorsa settimana ha finalmente visto arrivare una notizia attesa da mesi e di fondamentale importanza, non solo per il settore dei videogiochi ma per quello dell'elettronica in generale: Satya Nadella è il nuovo CEO di Microsoft. Quarantaseienne di origini indiane, Nadella è un ingegnere software che finora ha gestito il ramo cloud ed enterprise dell'azienda creata da Bill Gates. Tra i tanti considerati papabili (in testa a tutti, l'ex-Nokia Steven Elop), la scelta è ricaduta dunque su di un "tecnico" e non sul solito manager esperto di economia aziendale.
Il compito di Nadella sarà quello di guidare l'azienda in tempi oggettivamente difficili, sia per le condizioni del mercato in generale che per le nuove sfide che provengono da innumerevoli fronti, con un mercato PC in crisi e un Windows Mobile che stenta a decollare. A giudicare dalla sua provenienza e dalle sue prime dichiarazioni, il nuovo CEO di Microsoft punterà probabilmente molto sulla cloud e sui servizi. Resta da vedere quale sarà il trattamento riservato all'ambito "devices", che include i dispositivi mobile come il tablet Surface e ovviamente Xbox One. Nadella rimetterà forse in carreggiata i piani per trasformare la nuova console in un'esperienza principalmente online e basata sulla "nuvola"? Lo scopriremo presto. Per ora, in bocca al lupo!
Quello che Microsoft ci tiene a sottolineare con la massima chiarezza, però, è che non è prevista alcuna versione economica di Xbox One (almeno per ora, aggiungiamo noi): i rumor circolati nelle scorse settimane, che pronosticavano un redesign privo di lettore ottico oppure che escludesse Kinect, sono stati smentiti dalla casa madre. Dobbiamo crederci?
Restando in casa Microsoft c'è da menzionare il nuovo aggiornamento firmware di Xbox One, che introdurrà addirittura, udite udite, la possibilità di visionare la carica residua del pad e di gestire direttamente la memoria disponibile sull'hard disk. Come la macchina sia potuta uscire sul mercato senza due feature essenziali come queste resterà probabilmente un mistero degno del miglior Giacobbo (imitato da Maurizio Crozza). L'altra novità di rilievo è relativa al piano Games with Gold, che sembra in procinto di arrivare anche sulla nuova console Microsoft: scopriremo presto quali saranno i primi titoli resi disponibili.
"A giudicare dalla sua provenienza e dalle prime dichiarazioni, il nuovo CEO di Microsoft punterà probabilmente molto sulla cloud"
Per quanto riguarda Sony, la novità più importante degli ultimi giorni (una vera e propria bomba a livello di mercato) esula dal settore videogiochi: il gigante dell'elettronica giapponese ha infatti abbandonato il settore PC, vendendo la sua divisione Vaio. Dopo IBM (che tempo fa ha ceduto tutte le operazioni PC a Lenovo), un altro "big" esce da un settore considerato ormai poco redditizio e inesorabilmente sempre più a trazione cinese/coreana. Chissà quali portatili utilizzerà James Bond nel prossimo film di 007!
Tra le altre novità, anche PS4 si appresta a ricevere un aggiornamento firmware (che introdurrà la compatibilità con le cuffie wireless proprietarie), ma la notizia più curiosa è forse il fatto che Sony abbia espresso preoccupazione per il "declino" di Nintendo, che secondo il direttore di Sony UK svolgerebbe il ruolo di catalizzatore del pubblico più giovane (da svezzare e consegnare poi alle console più "adulte" come PlayStation e Xbox, immagino).
Non so voi, ma ho sempre trovato grossolanamente errata questa visione di Nintendo come una casa dal target infantile: mi pare che i minorenni siano molto più interessati a GTA e Call of Duty che non a Pikmin e Animal Crossing, ma la cosa più assurda è che questa teoria ha cominciato a circolare ai tempi di N64 e GameCube, quando Nintendo produceva titoli come Killer Instinct, Perfect Dark, Eternal Darkness e Metroid Prime... solo per citarne alcuni.
"La visione di Nintendo come una casa dal target infantile è errata, avendo prodotto titoli come Killer Instinct, Perfect Dark, Eternal Darkness e Metroid Prime"
Il declino di Nintendo comunque è nei numeri, con un Wii U davvero ai minimi termini in quanto a vendite. Curiosamente, però, Miyamoto non condivide la critica più comune mossa alla nuova console, ossia quella di non avere una line-up di titoli first party soddisfacente: per il guru Nintendo il parco titoli del Wii U è adeguato e dunque il problema non risiederebbe qui.
Prima di rispondere al papà di Mario mi inginocchio sui ceci e mi cospargo il capo di cenere, ma devo dire che stavolta il buon Miyamoto ha torto: pensare che New Super Mario Bros. U (un gioco che di "new" ormai ha solo il nome), un remake di Zelda e un gioco di nicchia come Pikmin siano abbastanza per vendere una console è un abbaglio, e il solo Mario 3D World a quanto pare non basta a tirare avanti la carretta. Se aggiungiamo le continue dichiarazioni di Iwata, secondo il quale il problema di Nintendo è quello di "non riuscire a comunicare il valore del Wii U", possiamo forse trarre la conclusione che il management dell'azienda stia sottovalutando o comunque sminuendo la gravità della situazione. Speriamo in Mario Kart, Donkey Kong e Smash Bros., altrimenti le cose rischiano di mettersi davvero molto male nel mushroom kingdom...
Continuando a parlare di giochi, è di pochi giorni fa l'annuncio che GTA V ha venduto oltre 32 milioni di copie in tutto il mondo: una cifra straordinaria, che lo mette sullo stesso piano dei videogame di maggior successo di tutti i tempi (siamo a un pelo dai 35 milioni di Tetris e Mario Kart Wii).
"Dungeon Keeper dimostra che nel modello F2P non tutti gli ingranaggi funzionino ancora a dovere"
Molto rumore ha fatto anche un altro annuncio, sebbene di natura molto diversa, su un titolo molto atteso: a quanto pare, la campagna di MGS5: Ground Zeroes dura meno di due ore. Il che è un dato sorprendente: d'accordo che si tratta di un "prologo" al gioco definitivo, ma è pur vero che il prezzo d'ingresso è di ben 50€, una cifra alla quale sarebbe legittimo aspettarsi un'esperienza di gaming sostanziosa. Alla diffusione della notizia, lo stesso Kojima è intervenuto per difendere il suo titolo: ovviamente il nostro parere arriverà con la recensione ufficiale ma così a occhio dobbiamo dire che l'offerta non sembra particolarmente allettante.
Ancora meno lo è il nuovo Dungeon Keeper, recentemente uscito con la formula free to play sui dispositivi mobile: il gioco ha raccolto critiche durissime da parte di stampa e pubblico per le sue dinamiche di monetizzazione considerate eccessivamente moleste (i nostri cugini inglesi gli hanno dato addirittura 1/10!). Se il mondo F2P ha dimostrato ampiamente di poter dare luce a titoli splendidi sorretti da politiche economiche assolutamente lodevoli (come nel caso di Path of Exile), è evidente che non tutti gli ingranaggi funzionino a dovere e che alcuni sviluppatori debbano ancora prendere le misure a quella che rischia di rivelarsi un'arma a doppio taglio, sia per loro che per i giocatori.
Chiudiamo con due notizie tutte made in Japan: la prima è il ritorno della mascotte di SEGA in Sonic Boom, che a dispetto del suo titolo non è un crossover con Street Fighter ma un nuovo action/platform (che, si spera, riuscirà a ridare un minimo di lustro ad un personaggio storico ormai sulla soglia dell'irrilevanza). La seconda è il cambio di nome di Namco Bandai, che da oggi si chiama addirittura... Bandai Namco! Non vi sentite anche voi disorientati da questo stravolgimento?