Legends of Runeterra: Gli Imperi degli Ascesi - prova
Riot Games spinge. Eccome se spinge!
Legends of Runeterra ha due grandi meriti: il primo è di essere uno dei migliori giochi di carte in circolazione; il secondo è di aver rimesso in carreggiata Hearthstone che, forte della sua posizione egemonica, per molti anni ha vissuto di rendita.
Da quando l'alternativa targata Riot Games ha fatto capolino sui nostri desktop e sui nostri dispositivi mobile, Blizzard ha infatti mostrato una spinta innovativa che si credeva ormai sopita. Il risultato è che ora sul mercato ci sono due concorrenti estremamente agguerriti, l'uno più bello dell'altro, e di questo gli appassionati non possono che rallegrarsene. Soprattutto chi, come il sottoscritto, li gioca entrambi.
C'è però una cosa che appare chiara a un occhio attento, e cioè che Legends of Runeterra avrà sì messo in difficoltà il rivale agli occhi della critica, non però a quelli del pubblico. Al netto di una scena esportiva ben rodata in Hearthstone e pressoché embrionale in LoR, a impressionare sono le relative pagine Twitch: al momento in cui scriviamo il gioco di Blizzard vanta 8,3 milioni di iscritti, mentre il rivale ne conta solamente 470mila.
Anche considerando il fatto che che Hearthstone è sul mercato da molto più tempo dell'antagonista, si tratta comunque di numeri bassi, soprattutto se confrontati con quelli di Magic: The Gathering, che nella sua declinazione Arena ne conta 1,8 milioni pur essendo uscito 'solamente' nel 2018.
Sia chiaro, il traffico su Twitch non è indicativo dell'effettivo andamento sul mercato, però è difficile capire dove possa agire Riot Games per far vincere al suo Legends of Runeterra la guerra dello share televisivo, nonostante sia a detta di molti il miglior TCG (Trading Card Game) in circolazione per la sua capacità di porsi a metà strada tra la semplicità di Hearthstone e la complessità di Magic.
O forse non c'è nulla da fare perché da sempre chi prima arriva, meglio alloggia: World of Warcraft presidia gli MMO da 17 anni, e chiunque ci abbia provato dopo ha fallito. Specularmente League of Legends domina incontrastato i MOBA dal 2009 e, anche qui, chi è venuto dopo non è riuscito a scalfirne il successo (chiedere a Heroes of the Storm per informazioni). Sempre applicando il metro di Twitch, Valorant coi suoi 7,9 milioni di follower guarda da lontano Overwatch che troneggia con 19,8 milioni di iscritti.
In questi casi l'unica ricetta possibile è sempre la stessa: rimboccarsi le maniche, lavorare duramente e fare il meglio che si può. Non è detto che i risultati arrivino, di certo la coscienza sarà salva. E dev'essere forse con in mente queste considerazioni che Riot Games ha ideato Gli imperi degli Ascesi, la nuova espansione di Legends of Runeterra che rivoluziona un gioco mai avaro di novità.
Cominciamo con la novità più succosa, ossia l'introduzione di una nuova regione, quella di Shurima, un impero una volta fiorente che si estendeva per un intero continente. La lore ci racconta che che una volta riuniva tutti i popoli del sud sotto l'ala protettrice di potenti dei-guerrieri che formavano l'Ordine degli Ascesi. Dopo millenni di crescita e prosperità, però, il fallimento dell'Ascensione dell'ultimo imperatore lasciò la capitale in rovina, e oggi la maggior parte degli abitanti nomadi del deserto di Shurima conduce una vita misera in una terra divenuta inospitale.
Questo preambolo serve a spiegare meglio la meccanica più importante sulla quale è incentrata questa nuova espansione, quella appunto dell'Ascensione. Grazie ad essa i nuovi eroi di Runeterra possono livellare non una ma due volte: giunti al terzo livello avranno statistiche eccezionali ed effetti sulla board catastroficamente potenti. Così potenti che Aurelion Sol e Nautilus possono accompagnare solo...
Ma per introdurre un minimo di bilanciamento a un meta che uscirà comunque sconvolto da questa espansione, c'è bisogno di uno specifico monumento quale il Disco Solare Sepolto. È utilizzabile solo se il proprio mazzo è composto di carte Shuriman (alla stregua dei Pure Paladin di Heathstone, per capirci) e include una nuova keyword di nome Conto alla Rovescia.
Quando viene calato al primo turno (come le quest del rivale di Blizzard, la carta è sempre disponibile dall'inizio), ha un countdown impostato a 25 turni e a ogni round scende di uno. Ma state tranquilli, è possibile accelerarlo: ogni volta infatti che un eroe Asceso livella, il countdown si abbassa di 10. E una volta arrivato a zero, gli effetti sono devastanti: gli eroi di Shurima arrivati al secondo livello, vengono automaticamente promossi al terzo. E se ad ascendere è Azir (una 1/5 da 3 mana), il mazzo viene sostituito con uno contenente solamente carte dal power level esagerato.
Azir non è però l'unico nuovo eroe a essere introdotto in questa espansione. C'è ad esempio Renekton, che sembra un po' il Croc di Spider-Man e che come lui carica in nemici a testa bassa. Inizia come un 4/4 con Sopraffare e se ha lo Sfidante si potenzia di 2/1. Al secondo livello diventa un 5/5 con +3/+3 quando attacca (quindi anche senza Sfidante), mentre una volta asceso si trasforma in una carta 10/10 che fa 2 danni ai nemici e al Nexus avversario, sia che attacchi o che blocchi.
Sempre restando a Shurima abbiamo poi Nasus, dalle fattezze analoghe a quelle della divinità egiziana Anubi, una carta 2/2 con Temibile che guadagna +1/+1 ogni volta che uccidiamo un'unità (anche se è nostra!). La prima volta che infligge 10 danni evolve e debuffa la board rivale di -1/0; quando ascende debuffa -3/0. Ovviamente, continua a crescere per ogni unità uccisa, fino a diventare di dimensioni ragguardevoli (noi l'abbiamo portata a 26/26).
Ma non è certo la carta intellettualmente più interessante. Quella che più ci ha affascinato è stata Kindred, una 4/4 da 5 mana con Attacco Rapido che fa una cosa: marchia l'unità più debole della board avversaria, a patto di uccidere almeno un'altra unità nemica. A fine turno l'unità marchiata viene eliminata e quando questa condizione si verifica due volte, evolve e inizia a guadagnare +2/+2 per ogni avversario ucciso: in una partita siamo riusciti a portarla a 16/16, con Attacco Rapido!
Chi di voi dovesse amare i mazzi go hard si segni invece due eroi, Sivir e Leblanc. La prima è una 4/3 da 5 mana con Attacco Rapido, che dopo che avremo inflitto 35 danni al nemico (cumulativamente), in fase di attacco copia tutte le sue keyword agli alleati. Leblanc invece (una 5/2 da 3 mana con Attacco Rapido), dopo che ci ha visto infliggere 15 danni crea una sua copia nella nostra mano ogni altri 15 danni inflitti. E se già l'abbiamo in mano, ne abbassa il costo di 1.
Jarvan IV (5/3, 6 mana) è un eroe dalle meccaniche intriganti: a patto di avere almeno 6 cristalli di mana (sono esclusi dal conteggio i 3 della riserva), non appena attacchiamo viene evocato automaticamente dalla mano sulla board con Barriera e Sfidante, che usa per agganciare l'unità nemica più forte. Interessante il fatto che possa lavorare in combo con suo padre, King Jarvan III, che se calato sul tavolo col figlio già in gioco, garantisce Sfidante ed Esploratore a tutti gli alleati per quel turno.
Chiudiamo la rassegna degli eroi con Taliah e Lissandra, eroi costruiti attorno ai Monumenti. La prima è una 2/4 da 5 mana che quando viene giocata duplica un Monumento a scelta. Dopo aver giocato 5 Monumenti in tutto, diventa una 3/5 che lancia una spell da 2 danni all'unità bloccante. E in assenza di un blocker, i danni finiscono sul Nexus avversario. Ma tenetevi forte: se abbiamo anche un Monumento sulla board, la spell si triplica.
Lisandra invece è una 2/3 da 3 mana con Tenacia che, una volta giocata, evoca un Monumento. Da esso, una volta esaurito il conto alla rovescia, esce un colosso 8/8 con Sopraffare. Evocatene due e lei livella creando una spell fugace da 3 mana che arreca 1 danno a tutto, Nexus incluso. Ma non abbiate paura di infliggervi del danno: tra le caratteristiche di Lisandra c'è anche quella di conferire Tenacia al nostro stesso Nexus!
Superata la disamina degli eroi, appare chiaro come una delle caratteristiche salienti di questa espansione sia anche la proliferazioni dei Monumenti caratterizzati da Conto alla Rovescia, alla fine del quale scompaiono dando origine a effetti sempre importanti. Si tratta di una meccanica affascinante ma di difficile gestione, perché ogni Monumento è un'unità in meno con la quale presidiare la board, ed è un attimo sbagliare i calcoli e trovarsi sconfitti al quinto turno o, semplicemente, finire lo spazio e sprecare i gridi di battaglia di Taliah e Lissandra.
Le novità però non finiscono qui, perché Gli Imperi degli Ascesi introduce anche nuove parole chiave a un gioco che, a essere obiettivi, già ne ha molte. Ecco dunque arrivare Prevedi, che riprende una meccanica di Hearthstone che consente di scegliere 1 tra 3 carte del nostro mazzo e metterla in cima ad esso, così da pescarla al turno successivo. Del Conto alla Rovescia abbiamo già scritto, meglio quindi passare a Reputazione, che si attiva se gli alleati hanno inflitto per quattro volte non meno di 5 danni.
Se tutto ciò non vi fosse sufficiente, il lancio dell'espansione è accompagnato da un pass sulla falsa riga di quello delle K/DA, ed è quindi lecito attendersi momenti intensi di grinding accompagnati da ricchi premi e cotillon. Ci sarà poi la cosiddetta Maestria del Campione, che ammiccando al rivale di Blizzard vedrà il gioco tenere finalmente traccia delle nostre vittorie coi singoli campioni, sbloccando nuove cornici per i propri eroi.
Attenzione però a non confonderle con le cornici prismatiche già presenti in Runeterra: qui parliamo di ulteriori decorazioni, 5 in tutto, proporzionali al livello di esperienza maturato dall'eroe. Questa verrà assegnata a ogni partita giocata con esso e dipenderà dalla modalità di gioco e da quante copie di quell'eroe si hanno nel mazzo. La modalità Spedizione, ad esempio, sarà quella più remunerativa visto che il numero di eroi che si hanno nel mazzo è inferiore rispetto alla modalità regolare; parimenti chiunque tenesse una sola copia di un certo eroe nel proprio mazzo, vedrà un bonus all'XP superiore a chi ad esempio ne utilizzi le canoniche 3 copie.
Gli slot per i mazzi sono stati portati a grande richiesta del pubblico da 30 a 50 (Hearthstone, dopo quasi 7 anni, ne offre solamente 18), mentre fa la sua comparsa non solo una nuova plancia a tema Shurima ma anche nuove emote, nuovi guardiani e nuovi dorsi per le carte. Sarà poi introdotta una nuova "strada" nelle Ricompense per la nuova regione, mentre verranno prolungate quelle già esistenti.
Tutto questo, come di consuetudine per Legends of Runeterra, all'incredibile costo di... zero euro. Come si fa a non amare questo gioco?