LEGO: Gli Incredibili - recensione
La famiglia Parr torna protagonista.
Nuova stagione, nuovo gioco LEGO. Ormai non si contano più ma per la prima volta la saga giunge presso i prestigiosi lidi Pixar con una doppia razione di super-famiglia. Chi non ha visto Gli Incredibili, lungometraggio datato 2004, si è perso uno dei più divertenti film d'animazione in CG della storia. Abbiamo dovuto attendere ben 14 anni per un sequel, che ha esordito nelle sale americane stabilendo il nuovo record di incassi nel primo fine settimana per un film d'animazione: 180 milioni di dollari.
Traveller's Tales ci ha abituato a trasposizioni fedelissime delle licenze di riferimento, ma per LEGO Gli Incredibili ha voluto fare una piccola eccezione. Piuttosto che iniziare l'avventura con le vicende del primo film, è partita proprio da dove questo aveva termine... e di conseguenza dall'inizio del secondo. Il Minatore è la nuova minaccia e per fermarlo la famiglia Parr dovrà dare fondo a tutte le sue risorse.
La prima missione è anche un lungo tutorial, che vi guiderà nel ripasso delle meccaniche di gioco. Queste ricalcano in gran parte quelle viste negli altri giochi LEGO, con un maggiore orientamento verso la cooperazione tra i protagonisti. I diversi poteri di Mister Incredibile, Elastigirl, Flash e Violetta saranno però solo la punta dell'iceberg.
Il gioco infatti può vantare la presenza di oltre 200 personaggi. Il loro utilizzo nella storia principale è come sempre legato alla trama, ma nell'immancabile modalità Gioco Libero è possibile scegliere il gruppo di eroi tra quelli sbloccati. A tal proposito, come da tradizione dei giochi LEGO molti eroi verranno sbloccati completando i capitoli o portando a termine determinate missioni; alcuni, invece, potranno essere acquistati con una modalità che ricorda molto alla lontana il FIFA Ultimate Team.
Avrete infatti a disposizione dei pacchetti da scartare, che a seconda del colore nasconderanno personaggi più o meno rari. Le bustine però non saranno infinite: dovrete guadagnarvele e successivamente acquistarle con le "monete" accumulate nel gioco. Queste sono rappresentate dagli immancabili bulloncini metallici di vario valore, e accumularli non sarà un problema visto che l'intero mondo di gioco ne è letteralmente disseminato. Facendolo sbloccherete anche la modalità Vero Eroe, che vi darà accesso ad uno dei moltissimi Mattoncini d'Oro del gioco. Solo raccogliendoli tutti potrete completarlo al 100%.
Dopo il prologo verrete trasportati nella città che farà da snodo centrale del gioco. Municiberg è completamente aperta e invita il giocatore alla scoperta. Potrete andarvene in giro quanto e come vorrete, e come in una versione edulcorata di GTA potrete affrontare malviventi occasionali, fare acrobazie a bordo di vari veicoli, iniziare gare di velocità attraverso portali luminosi, ricostruire oggetti e scovare oltre 200 MattonIncredibili che daranno accesso a vari bonus. In qualsiasi momento potrete accedere alle storie principali, che riprenderanno i binari dei due film.
Purtroppo la trama degli stessi è raccontata in modo un po' troppo affrettato, con qualche taglio di troppo che non potrà non essere notato dai fan della serie. Gli eventi corrono veloci, fin troppo, e anche il gameplay si prende un po' troppe libertà, con missioni a volte confusionarie e poco attinente agli eventi originali.
La presenza di due soli film rende inoltre LEGO Gli Incredibili uno dei capitoli meno longevi. Per completare la trama principale sono sufficienti 5 o 6 ore ma naturalmente se avete intenzione di recuperare tutti i collezionabili questo numero salirà vertiginosamente. La domanda è: ne avrete voglia? Forse sì, se siete afflitti da quella che noi chiamiamo "smania da completamento". Se invece siete sfuggiti a questa patologia probabilmente vi stuferete molto prima, anche perché il gioco ha un irritante tendenza a guidarvi praticamente in tutto.
Manca insomma quella voglia di scoperta che aveva caratterizzato quasi tutte le produzioni LEGO di Traveller's Tales. Forse per venire incontro ad un pubblico più giovane sono state semplificate molte meccaniche di gioco, rendendo anche i puzzle molto più elementari. Ciò significa che la ripetitività di fondo, da sempre Tallone d'Achille di questi giochi, ne Gli Incredibili è molto più persistente e viene solo in parte mitigata da qualche discreta battaglia con i boss. L'utilizzo di personaggi così ben amalgamanti è perfetto nei livelli Storia, ma il Gioco Libero si limita solo alla ripetizione delle medesime azioni fino al ritrovamento degli agognati Mattoncini Rossi.
Ciliegina sulla torta (in negativo), troviamo il comparto grafico, a dir poco pigro. Gli sviluppatori non si sono dati granché da fare per raffinare le produzioni precedenti e il risultato è un titolo con seri problemi di pop-up, nonostante un dettaglio tutt'altro che incredibile. Buono invece il sonoro, che può vantare la colonna sonora originale dei film e un doppiaggio italiano di discreto livello seppur orfano di gran parte delle voci originali. Anche qui però avremmo qualcosa da dire.
In tutta sincerità preferivamo i giochi LEGO muti, quelli che costringevano Traveller's Tales ad inventarsi trovate originali e divertenti per spiegare gli eventi. La presenza di voci rende tutto più banale e sbrigativo. Ci auguriamo di tutto cuore che per l'imminente LEGO DC Super-Villains il team britannico ritrovi i guizzi di un tempo.
Al di là del valore ludico di questa ennesima fatica firmata Traveller's Tales, è d'obbligo segnalare una cosa che forse a qualcuno potrebbe essere sfuggita. LEGO: Gli Incredibili è già disponibile nei negozi, in netto anticipo rispetto al film che uscirà nei nostri cinema il prossimo 19 Settembre.
Ciò significa spoiler sui personaggi, spoiler sulla trama e ovviamente spoiler sul finale. Se avete intenzione di vedere la seconda avventura della famiglia Parr sul grande schermo, è quasi superfluo sconsigliarvi di giocare questo titolo, che segue fedelmente le trame di entrambe le pellicole. Se invece la cosa non vi disturba, allora procedete all'acquisto: vi divertirete comunque.