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LEGO Indiana Jones 2: l'Avventura Continua

Il divertimento un po' meno...

Per evitare improponibili ricicli di quanto recentemente visto e giocato in LEGO Indiana Jones, le scene più iconiche ed evocative sono state infatti escluse, concentrando l'attenzione su sequenze minori o addirittura inventate ex novo (vedi l'assurdo scontro con un fantasmone elettrico alla fine de I Predatori dell'Arca Perduta...).

Il gameplay squisitamente cooperativo è rimasto quello tradizionale, con la sua accattivante miscela di action-adventure un po' retrò, fasi su veicoli ed elementari puzzle ambientali, anche se l'innovativo split screen "dinamico" riesce a conferire un pizzico di varietà e autonomia all'azione: nulla di travolgente o epocale, ma è comunque apprezzabile la possibilità di scorrazzare in maniera meno vincolata per i giganteschi stage del gioco.

Meno convincente invece la nuova struttura in stile sandbox con cui sono uniti tra loro i vari livelli: il caratteristico hub centrale è stato sostituito da 6 enormi hub (3 per ognuno dei film "classici", 3 per Il Regno del Teschio di Cristallo) ora utilizzati sia per fare da collante tra gli schemi sia per nascondere i numerosissimi unlockables nascosti in ogni dove. L'effetto è alla fine spiazzante: seppur piacevoli da vedere questi macromondi-contenitore risultano infatti tremendamente ostici da esplorare e tutt'altro che funzionali al gameplay, specie se si considerano i minuti spesi vagando a casaccio nel tentativo di localizzare l'ingresso del livello successivo.

Ahimé parzialmente bocciata anche quella che è forse la più importante novità di LEGO Indiana Jones 2, ovvero l'editor dei livelli. Sulla scia di quanto visto in LittleBigPlanet (e in perfetto accordo con la filosofia dei LEGO!) gli sviluppatori hanno infatti pensato di inserire una modalità che consentisse all'utente di crearsi le proprie ambientazioni personalizzate, tra pietroni rotolanti e immancabili "tracobetti" alla Goonies.

Il motore grafico fa il suo dovere, anche se non mancano problemi di v-sync e qualche incertezza di troppo.

Se sulla carta l'idea sembra tanto logica quanto azzeccata, pad alla mano le cose non vanno esattamente come dovrebbero: la complessità del tool non è certo paragonabile a quella del platform di Media Molecule (il che non è necessariamente un male, anzi...), ma il vero problema riguarda l'impossibilità di condividere le proprie creazioni online. Una scelta anacronistica e incomprensibile, che di fatto finisce col limitare in modo rilevante l'effettiva fruizione dell'editor stesso.

LEGO Indiana Jones 2 non è un brutto videogame: tutto quello che ha funzionato fino a oggi continua a funzionare ancora (in alcuni casi meglio del solito, in altri leggermente peggio), eppure la sensazione è quella di un prodotto svogliato e stanco. Venduto, peraltro, a prezzo intero. Il tema di Indy abbinato allo stile blocchettoso dei mattoncini più famosi del mondo potrà insomma continuare a conquistare qualche cuoricino (specie tra i papà desiderosi di giocare con i loro pargoletti), ma per il futuro sarà indispensabile cambiare registro: servono novità importanti per non fare la fine dei LEGO-dinosauri.

6 / 10