Skip to main content

LEGO Jurassic World e la genetica spiegata ai bambini - anteprima

Tutti amiamo dinosauri e LEGO, ma basterà?

Tutto incomincia esattamente come avremmo voluto, con la scena delle mani nella cacca.

Prima dell'inizio della presentazione di LEGO Jurassic World a Milano, in un locale della movida addobbato a festa per l'occasione, si scherzava con i colleghi pensando a come il famoso e apprezzato umorismo LEGO avrebbe tradotto l'iconica scena della montagna di sterco di triceratopo, quella del primo Jurassic Park, con la paleobotanica Ellie Sattler che infila la mano con tutto il braccio nella cacca alla ricerca di bacche velenose.

Ce lo si chiedeva perché uno dei marchi di fabbrica dei giochi di Traveller's Tales è proprio quell'umorismo, quel modo di trasformare in scenette divertenti anche i momenti più ricchi di tensione dei film su cui lavorano. Non che ci sia molta tensione nella scena della cacca, in realtà, e allora che combinano gli sviluppatori britannici? Per non smentirsi fanno tuffare di testa la dottoressa Sattler nella montagna di concime naturale. Well played, Traveller's Tales, well played...

Una prova di come l'effetto LEGO possa invece stemperare i momenti meno spassosi, e parliamo in questo caso di un'altra scena entrata nell'immaginario generale, è evidente dalla traduzione videoludica del primo pasto umano del T-rex. Ricorderete tutti la scena della latrina in legno sotto la pioggia e del malcapitato che finisce tra le fauci del dinosauro coi calzoni calati. Bene, in LEGO Jurassic World il nostro timorato fifone utilizza lo spazzolone per lavare i denti del T-rex, ricordando a tutti i presenti il ruolo di serie a prova di bimbo dell'opera.

Il triceratopo, erbivoro cornuto, è soprattutto noto per la sua grande produzione di sterco. Ne produce a montagnette dove poi le paleobotaniche ficcano mani e braccia.

Il livello di fedeltà ai film, perché in LEGO Jurassic World andremo a rivivere l'originale trilogia affiancata dal nuovo e atteso film in uscita a giugno (nonostante i velociraptor da riporto), è comunque decisamente alto e garantito anche dallo sfruttamento dei dialoghi originali. Le linee che ricordiamo e recitiamo quasi a memoria sono inserite con un abile montaggio nei filmati d'intermezzo del gioco, una scelta che riesce nel resuscitare le mai troppo sopite emozioni legate alle pellicole e che quasi fa più delle immagini stesse. Non si ha la sensazione di guardare una scherzosa e rispettosa parodia ma ci si trova immersi nell'universo parallelo dove tutto è fatto di LEGO, e dove le cose sono andate esattamente così.

Ora però facciamo un passo indietro perché ci siamo accorti di essere caduti in trappola, catturati dalla precisione dei tiratori scelti dei Traveller's Tales, che puntano al cuore e fanno scattare l'amore nostalgico e cieco, quello che poi è il principale motore all'acquisto dei loro giochi, almeno per i giocatori più grandicelli. È innegabile l'appeal di questo titolo come di tutti i precedenti ma a voler far scattare l'analisi critica non si potrebbe fare a meno di sollevare più di un sopracciglio alla vista di meccaniche che sappiamo a memoria come le battute dei film.

L'ennesimo personaggio che segue le stanche e prevedibili curve di una scia (di odori, impronte o altro non importa), alla caccia dell'obiettivo che in realtà si trova a pochi passi di distanza è troppo anche per l'appassionato, e si ha la sensazione che gli sviluppatori ci stiano marciando un po' più del dovuto. Discorso analogo vale anche per la solita pianta da far crescere e sfruttare come scala, che un po' incarna un'altra cosa che si diceva coi colleghi: prima della presentazione già sapevamo cosa ci sarebbe stato mostrato, almeno per quanto riguarda il gameplay.

Come dimenticare questa scena, il cuore in gola e l'epico epilogo. L'effetto nostalgia c'è tutto in LEGO Jurassic World.

I tentativi di rinfrescare le cose non mancano comunque ma ci sono stati soltanto accennati dall'Associate Producer del gioco, Tim Wileman, e non abbiamo potuto vederli in azione. Su tutti sembra particolarmente interessante la possibilità di andare a smanettare in un editor dei dinosauri che promette di farci sentire come novelli John Hammond, scombinando i geni delle creature preistoriche e creando i nostri mostri personalizzati.

Sappiamo che il tema della manipolazione genetica torna prepotente nel quarto capitolo della serie cinematografica, con la creazione in laboratorio di un nuovo super dinosauro, e allora la possibilità di piazzare la testa di un T-rex sul corpo di un triceratopo per vedere l'effetto che fa acquista tutto un suo fascino.

Le nostre creazioni potranno poi scorrazzare liberamente per le due isole interamente ricreate in gioco, Isla Nublar e Isla Sorna (che gli appasionati tra voi ricorderanno come sedi del Jurassic Park e del centro di ricerca della InGen rispettivamente), e soprattutto saremo noi a poterle controllare esplorandone le abilità. Già nel primo dei tre livelli che abbiamo potuto vedere, Wileman ci ha mostrato come il triceratopo goda della possibilità di caricare come un toro distruggendo i blocchi di LEGO che si trova davanti, e possiamo solo immaginare cosa aspettarci dalla ventina di specie previste per la versione definitiva del titolo.

Non solo scenari tropicali, LEGO Jurassic World ripropone i contenuti dei tre film e del quarto in dirittura d'arrivo.

Non solo noiosi erbivori durante la presentazione, però, perche le due scene successive hanno avuto come soggetto "IL" protagonista. Si tratta della scena delle macchine bloccate davanti alla gabbia del T-rex, trattato ovviamente come una specie di cagnone gigante e particolarmente aggressivo. Qui si doveva distrarre il dinosauro per salvare i ragazzini, proprio come nel film, per poi lasciare spazio ad una veloce sequenza di fuga nella quale si guidava a tutta velocità (praticamente su binari) la Jeep che porta al sicuro il terzetto Muldoon, Malcolm e Sattler. Ci è stato detto che di sequenze del genere ne troveremo più d'una nel gioco, e che soprattutto potremo viverle da ambo i lati, ora impersonando le prede, ora i dinosauri all'inseguimento.

Tecnicamente non ci sono grandi guizzi, anche se dobbiamo sottolineare come la pulizia dell'immagine sia sempre maggiore, ed il livello di dettaglio e cura la raggiunta nella creazione di personaggi, ambientazioni e scene sia sempre più soddisfacente. Detto questo, se avete giocato ad un qualsiasi titolo della serie LEGO prima d'ora, allora sapete cosa aspettarvi da LEGO Jurassic World. Non ci sono novità sul fronte del gameplay, o almeno quelle poche aggiunte sono solo marginali e non stravolgono un impianto collaudato e di successo.

Capiamo l'esigenza di Traveller's Tales di produrre un titolo capace di soddisfare sia il bimbo che l'adulto, e soprattutto di farlo minimizzando i rischi economici, e forse sarebbe stupido pretendere qualcosa di diverso dalla serie, però non si può negare che il gameplay inizi a sembrare stantio.

Questa è comunque un'anteprima, il resoconto di un primo incontro col gioco, quindi prima di dare un giudizio ci riserviamo di mettere le mani sul prodotto completo, e vi diamo appuntamento ovviamente su queste pagine per la recensione del titolo, atteso su PC, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360, Xbox One, 3DS, Wii U e PS Vita in estate.