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Lenovo Legion 5 Pro 16 Recensione: Come gira Call of Duty Vanguard?

Abbiamo testato il nuovo sparatutto su un portatile da gaming di fascia medio-alta.

Con le schede grafiche per desktop ormai praticamente esaurite ovunque o in stock a prezzi nel migliore dei casi aumentati del 40%, il classico assioma che a parità di spesa conviene farsi un fisso perché si riesce ad avere componenti migliori senza avere i classici problemi dei notebook gaming (surriscaldamento, impossibilità di upgrade e peso che ne riduce la portabilità) vengono sicuramente meno. Se a questo aggiungiamo la miniaturizzazione, che negli ultimi anni ha permesso ai produttori di realizzare notebook potentissimi ma al tempo stesso leggeri e sottili, possiamo tranquillamente asserire che al giorno d'oggi e in questo pazzo mercato inficiato da pandemia e scarsità di semiconduttori, per giocare ad alti livelli può convenire farsi un laptop invece di un fisso.

Abbiamo quindi approfittato dell'uscita di uno dei titoli AAA più attesi dell'anno, Call of Duty Vanguard, per capire come si gioca alle porte del 2022 su un notebook gaming di fascia medio alta. A tal scopo abbiamo approfittato di Lenovo, che ci ha fornito per questo test un Legion 5 Pro 16, un notebook gaming che offre una confiturazione potente, equilibrata, ma anche alla portata di una buona fetta di audience grazie al suo prezzo che si aggira sui €1500-1800 (variabile a seconda delle configurazioni).

Elegante e stiloso, il Legion Pro è anche sorprendentemente portatile.

Con una scocca interamente in alluminio satinato e un bel logo LED del produttore sulla conchiglia superiore, il Legion 5 Pro 16 è bello ed elegante, piacevole al tatto e decisamente sottile e leggero in rapporto ai componenti che monta, che sono quasi al top. Il modello preso in esame per questo test montava infatti una CPU AMD Ryzen 7 5800H (8 core e 16 thread) con frequenza massima di 4,4GHz, 16GB di DDR4 a 3200MHz e una GeForce RTX 3070 laptop. Quest'ultima, in abbinamento allo schermo QHD a 165Hz con HDR 400, garantisce sulla carta ottimi risultati in termini di frame-rate, stabilità dei fotogrammi, nitidezza e profondità dei colori, grazie anche a una copertura sRGB del 100%. A completare le specifiche non mancano un SSD da 1TB PCI-e Gen4, e la connettività WiFi 6. Sulla carta, ma all'atto pratico? Ci siamo proprio prefissati di scoprire come si gioca su un laptop di questo calibro.

Come al solito in queste nostre recensioni, iniziamo i nostri test lanciando una suite di benchmark sintetici e grafici, in modo tale da testare le singole componenti, la capacità di calcolo del PC, ma anche la reattività, le capacità multitasking e ultimo ma non meno importante, la durata della batteria nei vari frangenti di utilizzo. Iniziamo dal processore, il Ryzen 7 5800H. Si tratta di una CPU Zen 3 da 8 core, 16 thread, 16MB di cache, con processo produttivo a 7nm e TDP da 45W. Abbiamo integrata anche un'unità grafica da 8 core operante a 2000MHz, utile alle operazioni più leggere e mantenere basso il consumo senza scomodare la potente ed esosa Nvidia RTX.

Gli ingegneri Lenovo hanno riposto molta cura nel sistema di areazione. Il computer rimane relativamente fresco anche sotto carico.Guarda su YouTube

Abbiamo quindi eseguito i test di compressione con WinRar e 7zip tramite i benchmark integrati, ottenendo buoni risultati, soprattutto in multithreading. Dopodiché abbiamo utilizzato i numerosi test di Aida64 dedicati ai processori, tra cui anche un nuovo benchmark dedicato al ray tracing. Quindi abbiamo eseguito anche test per la memoria (lettura, scrittura e copia) e i classici benchmark per l'archiviazione. Trovate tutti i risultati nella galleria screenshot, con confronti con altri modelli sul mercato. Per concludere la fase dedicata ai test generali, abbiamo lanciato PCMark10, un software benchmark che testa i PC simulando carichi di lavoro del mondo reale. Il test express mette la macchina in vari scenari di utilizzo, dando un risultato numerico che nel nostro caso è stato di 7013 punti.

Archiviata questa fase, siamo passati a quella più interessante, ovvero quella dedicata al gaming. Anche qui iniziamo dai sintetici, con 3DMark e i suoi benchmark Fire Strike e TimeSpy DX12 e il tris di Unigine (Superposition, Valley ed Heaven). Qui abbiamo ottenuto rispettivamente 10230 punti con TimeSpy e 24022 con Fire Strike, e ottimi risultati anche nella suite di Unigine, sebbene risulti ormai un po' datata, ma spinge sempre la GPU al 100% ed è questo che conta.

Dopo questi test preliminari, è ora di dedicarci alla fase centrale della nostra prova, ovvero il nuovo sparatutto di Activision, Call of Duty Vanguard, sul Legion 5 Pro 16. Il nuovo COD è decisamente all'avanguardia dal punto di vista tecnico, con tutte le tecnologie che si possono sfruttare su CPU, GPU e schermi moderni. Il gioco offre anche un campagna single player memorabile, di cui abbiamo parlato dettagliatamente qui, ma è purtroppo minato da qualche sbavatura tecnica che non ci ha permesso di promuoverlo cum laude nella nostra recensione.

La RTX 3070 montata sul Legion è più che adeguata per gestire Vanguard al massimo dei dettagli e con tutti i filtri grafici e gli abbellimenti attivi, ray tracing escluso perché Sledgehammer ha scelto di non implementarlo neanche su PC. Con 8 GB di RAM e un TGP di 140 W, la GPU è in grado di sfruttare gran parte del suo potenziale, arrivando quasi ai livelli della versione desktop. I vari produttori di notebook possono infatti limitare parecchio la riserva di potenza destinata alle GPU RTX, fino a dimezzarne le prestazioni potenziali nei notebook con TGP inferiore a 100w. Il gioco è pieno di esplosioni ed elementi distruttibili, e qui sia processore che GPU vengono messi sotto sforzo.

Stranamente, il gioco non dispone di uno strumento benchmark integrato, per cui per eseguire i nostri test abbiamo cercato uno scenario della campagna single player denso di effetti volumetrici, illuminazione in tempo reale e trasparenze alpha. Non sarà uno specchio rappresentativo dell'intera esperienza, ma sicuramente aiuta a farsi un'idea dello scenario più impegnativo che l'hardware può incontrare. Come potete vedere dallo screenshot allegato, Vanguard è pieno di opzioni grafiche per gestire ogni aspetto e personalizzare le performance e la qualità grafica in base alle proprie esperienze, ma noi abbiamo potuto impostare tutto al massimo senza problemi, e volevamo vedere se lo schermo QHD da 165Hz sarebbe stato sfruttato appieno con uno dei titoli tecnicamente più avanzati di questo quarto trimestre.

CoD Vanguard è pieno di opzioni grafiche. Il portatile regge il gioco a ultra, ma giocando con qualche impostazione potete aumentare di molto il frame-rate.

Nello scenario che abbiamo scelto per i test, il gioco ha restituito una media di 61 FPS con DLSS disattivato e risoluzione nativa QHD, in pratica siamo riusciti a raggiungere i fatidici 60fps bloccati. Se poi attiviamo il DLSS, supportato alla versione 2.2 su queste GPU, il frame-rate medio schizza sopra i 90fps. Siamo lontani dai fps utili a sfruttare appieno il refresh di 165Hz dello schermo, ma dobbiamo considerare che quello scelto per il test è uno degli scenari più pesanti dell'intero gioco. In altre sezioni, sprovviste di pioggia e altri effetti, il frame-rate viaggia anche sfiorando i 200fps.

E non dobbiamo dimenticarci che tradizionalmente come in tutti i COD, anche per Vanguard il multiplayer rappresenta la componente principale del gioco. Con le sue mappe iconiche che supportano fino a 64 giocatori, avere alti frame-rate può fare la differenza tra la vita e la morte. Nel multigicatore le mappe sono più piccole e si sta spesso dentro agli edifici. Ad eccezione di Red Star che presenta ambienti aperti ampi e molto distruttibili, si ottengono quindi frame-rate mediamente più alti rispetto alla campagna, andando a sfruttare appieno le capacità di aggiornamento dello schermo. Grazie al G-sync abbiamo poi fotogrammi regolarizzati, assenza di stuttering e basse latenze, tutte cose vitali per il gioco competitivo.

Se poi si vuole decidere di giocare con le opzioni grafiche per incrementare i fps, questo è assolutamente possibile, visto che scendendo di preset di uno o due gradini o modificando singole opzioni che si notano poco ma che impattano molto sulle risorse, si possono guadagnare decine di fotogrammi al secondo e nella frenesia dell'azione multiplayer sarà veramente difficile accorgersi della riduzione della qualità.

Non sarà presente il ray tracing, ma CoD Vanguard è tecnicamente molto avanzato.

L'esperienza che abbiamo avuto giocando a CoD Vanguard con il Legion 5 Pro è stata dunque piùche soddisfacente, e non ha nulla da invidiare a quella ottenibile su un desktop. Con alti frame-rate un display grande, ad alta risoluzione, con colori fedeli e HDR, è anche un piacere per gli occhi giocare sul portatile. La tastiera con 4 zone RGB separate aiuta a raggiungere più facilmente i tasti, anche se si sente la mancanza di switch meccanici. L'audio si comporta pure bene, restituendo un buon volume e una discreta spazialità sia con gli altoparlanti, sia tramite il jack 3,5mm, visto che siamo riusciti a pilotare cuffie ad alta impedenza senza ricorrere ad amplificatori esterni.

E per quanto riguarda gli altri giochi? Il Legion 5 Pro li ha masticati senza problemi...Qualche esempio in termini di frame per secondo? Cyberpunk 2077 (67fps), GTA V (98fps), F1 2021 (118fps), Final Fantasy XV (97fps), Far Cry 5 (103fps), tutti benchmark eseguiti a dettagli ultra e 1080p. Salendo in QHD si perde qualcosa ma si rimane ampiamente sui 70-100fps.

Infine è ora di parlare di temperature operative, rumorosità e durata della batteria, aspetti cruciali per un notebook da gaming. Con nostra sorpresa, le temperature sono state abbastanza contenute, vuoi per il grande freddo di questi giorni nonostante l'inverno non sia ancora giunto, vuoi per l'ottimo sistema di dissipazione messo a punto dagli ingegneri Lenovo, la GPU non ha mai superato gli 80°C, mentre la CPU arriva a superare gli 80°C solamente in benchmark intensivi che sfruttano tutti i core, come quelli di compressione archivi o nel rendering, difficilmente nei videogiochi otteniamo scenari di utilizzo simili. Abbiamo visto decisamente di peggio e siamo ben lontani del thermal limit, ma aspettatevi una decina di gradi in più nella stagione estiva. In ogni caso è consigliabile una buona base con ventole, sfruttando la veloce dissipazione del calore garantita dal telaio in alluminio.

Il software Lenovo Vantage è il centro di controllo. Permette di regolare e monitorare tutte le componenti e le feature.

Anche la rumorosità è abbastanza contenuta. Dopo sessioni di gaming di un'ora o più, non siamo di fronte al classico aereo in fase di decollo che abbiamo sperimentato in altri laptop gaming: si sente un sibilo, udibile anche con il volume del gioco alto, ma decisamente sopportabile e che si riduce immediatamente non appena si chiude l'applicazione 3D, a testimonianza della buona dissipazione del calore. Per quanto riguarda invece la batteria, ci siamo affidati al test integrato in PCMark10, che ha impiegato 1h e 8 minuti per consumare la batteria dal 97% al 6% durante la simulazione di una sessione gaming. In un test di web surfing con WiFi attivo e luminosità media abbiamo consumato la batteria in circa 3 ore, che però raddoppiano attivando la modalità ibrida nell'applicazione Lenovo Vantage.

Tirando le somme, il Lenovo Legion 5 Pro è un notebook molto valido per giocare a Call of Duty Vanguard, ma non solo. Grazie alla potente RTX 3070 potrete gestire tutti gli imminenti titoli ray tracing senza problemi. La configurazione potente ma equilibrata non sarà all'ultimo grido, ma permette di giocare a tutto e gestire carichi di lavoro intensi senza rinunciare alla portabilità, ma soprattutto senza pesare troppo sulle vostre tasche. Si tratta senza dubbio di un'alternativa più che valida a un fisso, soprattutto se non avete già componenti come alimentatore, case, monitor e periferiche di input e dovete assemblarlo partendo da zero: con l'attuale prezzo delle schede video potreste avere serie difficoltà a rimanere sotto i 2000 euro con un fisso.