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LG Ultragear GP9 Recensione: una soundbar da gaming RGB potente e versatile

Il brand Ultragear esplora nuovi territori, ma la concorrenza è serrata.

LG Ultragear è un brand che molti di voi avranno sicuramente sentito nominare. Sotto questo brand il produttore coreano produce infatti un'ampia gamma di monitor dedicati al gaming, alcuni dei quali decisamente pregevoli e dall'ottimo rapporto qualità prezzo. Adesso LG ha deciso di espandere questo brand verso nuovi territori, e lo fa entrando nell'affollato campo delle soundbar da gaming.

LG non è certo una novellina nel settore dell'audio, visto che produce impianti hi-fi, autoradio e anche soundbar da salotto da più da più di vent'anni, quindi il salto in questo mercato appare del tutto naturale vista anche la crescente richiesta con l'espandersi delle connessioni BT ad alta qualità. Il prodotto con cui fare ingresso nel mercato è l'Ultragear GP9: il nome sembra quello di un pianeta esterno al sistema solare, ma in realtà è un prodotto dalle grandi potenzialità, ma verranno messe a frutto nel migliore dei modi?

Lo speaker è compatto e dalle linee futuristiche. Fa una bella figura con i LED attivati.

La soundbar si presenta compatta ma dalla forma aggressiva e stilosa: sembra un misto tra un'astronave aliena e il frontale di una supercar appena uscita dalla motor valley modenese. Sull'anteriore vengono ospitati due diffusori per un audio stereo, coperti da delle griglie al cui interno sono ospitati dei LED RGB. Al centro troviamo il logo, anch'esso illuminato da una striscia LED. Sulla parte superiore troviamo al centro una grossa manopola che regola il volume e funziona anche da tasto per il microfono mentre ai lati troviamo diversi tasti funzione per accensione/spegnimento, selezione di connessione (USB, ottico, BT), cuffie e tre tasti di equalizzazione preimpostata.

Sul retro troviamo invece due driver per i bassi, l'uscita per le cuffie e all'interno di un vano coperto da uno sportellino sono posizionati gli ingressi ottico, USB-C, alimentazione e aux out da 3,5mm. I materiali sono di plastica di pregevole fattura e pad in gomma ad alto attrito sulla base della soundbar per evitare spiacevoli scivolamenti. Il dispositivo supporta il protocollo DTS:X Virtual Surround 7.1 con le cuffie tramite l'uscita AUX ed è equipaggiato di un quad-DAC per pilotare senza difficoltà qualsiasi cuffia, anche quelle ad alta impedenza.

Abbiamo tenuto con noi la soundbar per un mesetto, mettendola alla prova in diversi scenari di utilizzo con PC, console e dispositivi mobile. Innanzitutto, bisogna dire che pur essendo abbastanza compatto e non troppo pesante, il GP9 non si presta molto alla portabilità per via delle sue forme strane, un po' spigolose e trapezoidali. Verosimilmente, una volta averlo piazzato di fronte al monitor o alla TV, non la sposterete più volentieri.

Per prima cosa abbiamo dunque provato la connettività via Bluetooth. L'accoppiamento con smartphone, notebook e TV è abbastanza immediato e non abbiamo riscontrato problemi o lag. Il suono è potente e si diffonde bene in una camera di dimensioni medio-piccole. Alti e medi si sentono molto chiaramente e si percepiscono bene i diversi strumenti musicali con musica pop/rock. Il suono però risulta un po' fiacco con pezzi ricchi di bassi.

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Passando all'utilizzo che a noi interessa maggiormente, ovvero quello gaming, abbiamo connesso la soundbar al PC. In questo caso abbiamo due opzioni che consentono una maggior qualità: USB e ottico toslink. L'audio ottico utilizza il DSP della scheda audio del PC ed è consigliabile se avete un prodotto di classe Sound Blaster o integrato di alto livello, gestendo l'equalizzazione attraverso i relativi pannelli di controllo. Diversamente, conviene andare di USB sfruttando il quad-DAC integrato della soundbar. Tramite questa opzione possiamo utilizzare due equalizzazioni preimpostate, FPS e RTS. La prima va bene per FPS, TPS e sparatutto in generale: restituisce un suono con un'enfasi particolare per gli spari e per i passi. RTS invece è consigliabile per giochi strategici, RPG e giochi di guida: restituisce un suono più votato al surround e con una maggiore enfasi per i suoni ambientali e i dialoghi.

La cosa un po' bizzarra è che non esiste un software PC o Mac per governare la soundbar. Bisogna invece usare l'app per smartphone LG Xboom. Questa permette di regolare l'illuminazione, creare nuove equalizzazioni, attivare UAC 2.0 o il guadagno delle cuffie in caso di distorsione del suono. Sarebbe stato preferibile avere anche un software direttamente su PC per comodità d'uso.

Utilizzando la soundbar con giochi come Doom Eternal o Forza Horizon 5 su PC, il risultato è stato comunque molto buono. Il suono è sempre preciso e dettagliato e anche abbastanza potente considerando che va diretto al giocatore da circa mezzo metro di distanza. Leggermente diverso il risultato se la soundbar viene utilizzata su console, magari abbinata a un grande schermo in un salotto di medie dimensioni. Qui viene a mancare un po' di potenza specialmente per i suoni bassi e si sente terribilmente la mancanza di un telecomando.

Sul retro troviamo un sacco di connessioni.

Potete usare l'app per smartphone ma non è molto comoda. Quindi consigliamo l'utilizzo con le console solo se posizionate in camerette con schermi non troppo grandi. Per l'utilizzo su PC va invece benissimo. C'è anche un microfono integrato con cancellazione attiva del rumore che funziona abbastanza bene.

LG Ultragear GP9 è un prodotto che ci è piaciuto soprattutto per la sua versatilità, per le tante opzioni di connettività e per la possibilità di avere audio di qualità sempre appresso, ma il suo tallone d'Achille più grande è il prezzo. Anche se adesso si trova a uno street price decisamente più ridotto di quello di listino, intorno ai €350, se la deve vedere con prodotti della concorrenza più completi e dal prezzo molto aggressivo.

Pensiamo alle Sound Blaster Stage 360, alle Sound Blaster Katana e Katana V2, ma anche al Panasonic Sound Slayer o al Razer Leviathan. Parliamo di prodotti con configurazione 2.1 (quindi con subwoofer esterno), connessioni HDMI, telecomandi inclusi, RGB e anche supporto a standard sonori Dolby Atmos, tutti acquistabili a cifre spesso molto inferiori ai €300, a volte prossime ai €200.

Sulla plancia superiore abbiamo tutti i comandi che servono e diverse spie operative.

Il valore aggiunto che distingue il GP9 dalla concorrenza è sicuramente il DAC interno che consente di pilotare diffusori ad alta impedenza, permettendovi quindi di passare alle cuffie inserendo comodamente lo spinotto nella soundbar posizionata sulla scrivania e cliccando un semplice tasto. Con queste feature, lo speaker eccelle per essere utilizzato nei tornei eSportivi, trasportato in zaino e usato in postazione.

Queste funzionalità sarebbero utili anche in mobilità, se non fosse per il fatto che per via di forma e peso, questa soundbar risulta poco portatile in gita o altrove, e a differenza da molti speaker, il suono è pensato per essere ascoltato frontalmente. La batteria da 7.2V 2600mAh permette circa cinque ore di playback con illuminazione a media intensità, e per la ricarica completa ci vogliono circa quattro ore. Non proprio ideale per un utilizzo in mobilità ma comunque più che sufficiente per un pomeriggio o serata di musica all'aperto.

Alla luce di queste considerazioni, le nostre conclusioni sono di puntare su questo prodotto solo se vi servono veramente le sue feature più invitanti, ovvero DAC e microfoni integrati e utilizzo con le cuffie. Diversamente, ci sono prodotti che suonano meglio, hanno un suono più potente, vengono forniti con telecomando e costano anche meno. Il GP9 probabilmente vuole fare bene troppe cose insieme, ma riesce a fare in maniera eccezionale solo poche, e il prezzo superiore alla media complica non poco il suo posizionamento in ambito gaming.