Lightning Returns: Final Fantasy XIII - prova
La Fabula di Nova Cristallis si sta per concludere.
Milano - Nonostante le critiche che in quasi trent'anni di storia è inevitabile ricevere, va dato atto alla serie di Final Fantasy di non essersi mai adagiata sugli allori e di aver cercato sempre nuove soluzioni sia sotto il profilo del gameplay sia sotto quello narrativo. Questo pur non rinunciando ad alcuni cliché, alle folli capigliature, ai vestiti sgargianti o all'intensivo sfruttamento del marchio.
Anche nel caso di Lightning Returns: Final Fantasy XIII, Square Enix ha provato a mescolare le carte in modo da rendere il secondo spin-off del tredicesimo capitolo un gioco in grado di sostenersi sulle proprie gambe, oltre che di concludere degnamente la Fabula di Nova Cristallis.
Nei pressi degli uffici di Koch Media, il distributore italiano, abbiamo potuto provare la versione PlayStation 3 del gioco, che ricordiamo è già disponibile in Giappone, in modo da cominciare a farci un'idea di quello che ci aspetterà nei negozi il prossimo 14 febbraio.
A chi non conoscesse Lightning Returns: Final Fantasy XIII, possiamo dire che si tratta del seguito diretto di Final Fantasy XIII-2, ambientato 500 anni dopo gli avvenimenti narrati. In questo caso la protagonista sarà Lightning, la bella ragazza dai capelli rosa che abbiamo imparato a conoscere nei precedenti giochi, in missione per conto del dio Bhunivelze. Il suo compito consisterà nel raccogliere il maggior numero di anime possibile da Nova Chrysalia in modo da poterle trasferire in un nuovo mondo liberato dal chaos.
Questo perché in Lightning Returns: Final Fantasy XIII mancheranno solo tredici giorni alla fine del mondo e Lightning, che scopriremo essere la Salvatrice, dovrà cercare di ottenere un po' di tempo per poter salvare il maggior numero di persone meritevoli, in modo da guadagnare un posto nel nuovo mondo per sé stessa e per sua sorella Serah. Senza considerare che dovrà scoprire cosa c'entri Snow in tutta questa faccenda, anche lui una vecchia conoscenza della serie.
"Mancano solo tredici giorni alla fine del mondo e Lightning deve salvare il maggior numero di persone"
Per far questo la protagonista dovrà seguire le indicazioni di Hope, un misterioso ragazzo che dirige le operazioni dall'Arca, un luogo sospeso nel tempo e nello spazio che farà da punto di partenza e di arrivo per le avventure di Lightning. Da qui, infatti, la protagonista potrà raggiungere le quattro aree principali nelle quali Hope sospetta si nasconda Snow e dove dovrà trovare le persone adatte a stringere dei legami con lei. L'unico modo che avrete per conquistare la fiducia di queste persone sarà aiutandole a risolvere i problemi che le affliggono, che presto scopriremo essere connessi in modo molto stretto con la missione di Lightning.
Una volta stretto questo legame di fiducia otterrete da loro l'Eradia, la forza vitale in grado di tenere insieme il mondo, fondamentale per prolungare il tempo a vostra disposizione, oltre che per rafforzare l'albero della vita, Yggdrasil, ospitato all'interno dell'Arca.
Fortunatamente procedendo con la trama riuscirete lentamente a comprendere il significato di ognuno di questi elementi, in modo da districare i molti nodi e le zone d'ombra volutamente celate all'inizio della storia.
Inizialmente, infatti, non si capiranno bene le motivazioni che spingono i diversi personaggi ad agire o perché sia stata scelta proprio Lightning per svolgere questa importante missione. Durante la nostra prova, però, alcuni pezzi del puzzle hanno cominciato ad andare a posto, lasciando intravedere un intreccio dal respiro più ampio.
"La struttura sembra piuttosto libera e consente di scegliere quali missioni portare a termine"
La missione che abbiamo giocato era ambientata a Luxerion, la capitale, dove abbiamo scoperto che le cose stavano andando persino peggio del previsto. Non solo la città è sconvolta da un efferato omicidio ma tra la folla serpeggia la paura, dato che l'Ordine, ovvero l'autorità devota a Bhunivelze che amministra la città, è sfidato costantemente dagli eretici, un misterioso gruppo di persone che sembrano voler ostacolare la missione della Salvatrice.
Lightning si offrirà di aiutare il prefetto a capire chi abbia potuto commettere un omicidio nel bel mezzo della stazione della monorotaia. Inizialmente potremo muovere la protagonista per tutta l'area della stazione e nei suoi dintorni, dato che il resto della città sarà sigillata dalla polizia. Qui, oltre a trovare persone collegate al caso principale, abbiamo incontrato diversi altri personaggi secondari, da aiutare per raccogliere ulteriore Eradia. La struttura sembra comunque piuttosto libera e consentirà al giocatore di scegliere quali missioni portare a termine e quali lasciare ad un'eventuale seconda partita.
Chiacchierando con gli abitanti della città abbiamo immediatamente scoperto che dietro l'omicidio c'è lo zampino dei Figli di Etro, una setta devota alla divinità antagonista di Bhunivelze, che, per far capire di non aver apprezzato le attenzioni di Lightning e della polizia, impiccano sulla torre dell'orologio un manichino con le fattezze dell'odiata Salvatrice.
Questa escalation non sembra affatto preoccupare Lightning, anzi, la giovane si offre di dare la caccia ai responsabili del gesto intimidatorio, ottenendo in questo modo l'accesso alle parti di città precedentemente precluse. Sfortunatamente alle ore 18 di ogni giorno la ragazza verrà inesorabilmente ricondotta sull'Arca, dove avrà modo di tirare le fila della situazione con Hope, oltre che di consegnare a Yggdrasil tutta l'Eradia raccolta durante la giornata.
"Gli Assetti sono dei set di armi preparati dal giocatore che potranno essere alternati durante lo scontro"
Nell'Arca abbiamo potuto consultare i documenti raccolti durante il nostro viaggio, controllare l'equipaggiamento e poi provarlo in una battaglia simulata. In Lightning Returns: Final Fantasy XIII gli oggetti e le armi indossate dalla protagonista non saranno solo un orpello estetico o un modo per alzare le statistiche, bens' il perno intorno al quale è costruito l'intero sistema di combattimento.
Tutto è infatti incentrato sugli Assetti, ovvero dei set di armi preparati dal giocatore che potranno essere alternati durante lo scontro. Ogni Assetto è formato da un vestito, un'arma e uno scudo la cui combinazione darà alla protagonista un ventaglio di abilità differenti. Abbinare un vestito ad una specifica arma, infatti, non solo cambierà l'estetica di Lightning, ma potrebbe rendere più o meno forte una determinata magia di fuoco o la capacità di difendersi dagli attacchi avversari.
Parte del divertimento, dunque, non sarà solo trovare l'equipaggiamento migliore ma anche scoprire come abbinarlo con quello che già si possiede. Avere a disposizione Assetti complementari vi consentirà di essere pronti per ogni momento della battaglia, dandovi la possibilità di equipaggiare il set più adatto agli attacchi dei nemici.
La capacità di poter cambiare in qualsiasi momento il proprio Assetto sembra conferire una certa profondità e strategia agli scontri, che ben presto saranno più che un semplice lanciare alla rinfusa magie e fendenti. L'impostazione in tempo reale non deve infatti ingannare, dato che vi sarà richiesto di tenere sempre sotto controllo la barra dell'energia che indicherà le mosse che potrete effettuare, oltre che osservare i movimenti dei nemici per bloccare i loro attacchi.
"La capacità di poter cambiare in qualsiasi momento il proprio Assetto sembra conferire una certa profondità agli scontri"
Un altro elemento importante sarà scoprire il punto debole avversario in modo da mandarlo in Crisi, uno stato di semi-incoscienza nel quale il potere di attacco della protagonista e del suo gruppo di compagni sarà decuplicato.
Da quanto visto finora, dunque, di carne al fuoco sembra essercene a sufficienza, perlomeno per avvicinarsi a Lightning Returns: Final Fantasy XIII con curiosità. Il nuovo sistema di combattimento sembra infatti abbinare la spettacolarità degli scontri in tempo reale con la profondità di Final Fantasy, condendo il tutto con un po' di glamour, dato che ogni assetto avrà un'estetica molto marcata. La storia oltretutto chiuderà definitivamente le trame lasciate in sospeso in Final Fantasy XIII e XIII-2, elemento che dovrebbe ingolosire coloro che hanno spolpato i precedenti due capitoli.
Infine, cosa che non guasta mai, l'ultima fatica di Square Enix è piuttosto piacevole da vedere, sia per merito di uno stile piuttosto ricercato, sia per la qualità intrinseca del motore di gioco. Senza dimenticare la localizzazione in Italiano, elemento ancora molto importante per una grande fetta di utenza.
È ancora presto per esprimere un giudizio definitivo ma manca poco meno di un mese alla pubblicazione del gioco e della nostra recensione e Lightning Returns: Final Fantasy XIII sembra un prodotto piuttosto solido. Quello che sappiamo è che è stato accolto piuttosto favorevolmente dal pubblico giapponese ma solo una prova più approfondita potrà dirci definitivamente se la Fabula di Nova Cristallis avrà un degno epilogo.