LittleBigPlanet 2
Corso pratico per game designer.
Nonostante sia caratterizzata da livelli interessanti (tutti realizzati dai programmatori sfruttando il tool presente nel disco), la Storia di LBP2 si rivela essere un semplice espediente per mostrare ai giocatori alcuni esempi di ciò che può essere realizzato con gli strumenti messi a disposizione del giocatore, durante il quale si raccolgono e sbloccano oggetti, adesivi e musiche sfruttabili poi nelle proprie creazioni.
Permetteteci di dirvi, quindi, che se non avete intenzione di mettervi in gioco immergendovi nelle profondità dell'editor, è inutile che compriate Little Big Planet 2. Certo, per un po' di tempo avreste per le mani un platform simpatico (anche se appesantito da una fisica realistica che poco si adatta al genere), dallo stile inconfondibile e costantemente rinnovato dall'inarrestabile fiume di livelli inediti partoriti dagli utenti, ma la verità è che perdereste la vera essenza del titolo Media Molecule: la creazione.
Ammettiamo che il primo impatto con l'editor potrebbe spaventare i giocatori meno intraprendenti, e che la massiccia dose di tutorial da seguire prima di muovere autonomamente i passi iniziali potrebbe rivelarsi un ostacolo per chi non sa cosa sia la pazienza, ma possiamo assicurarvi che se donerete a Little Big Planet 2 un po' del vostro tempo, il titolo Media Molecule saprà restituirvelo con gli interessi, assieme a una massiccia dose di emozioni.
Come abbiamo già spiegato, i neofiti possono contare su tutte le spiegazioni di cui hanno bisogno per dare forma alle proprie idee, mentre coloro che hanno già approfondito il discorso con il primo Little Big Planet rimarranno sorpresi nel constatare quanto le cose, questa volta, siano più semplici e intuitive.
A differenza di quanto accadeva con il vecchio editor, infatti, ora non è più necessario ripetere all'infinito una serie di fastidiosi passaggi intermedi. Ogni operazione, in Little Big Planet 2, può essere completata con la metà dello sforzo, garantendo risultati finali ancor più impressionanti rispetto al passato.
Se il lavoro dei programmatori si fosse fermato alla fluidificazione del processo creativo, comunque, sarebbe bastato realizzare un corposo DLC per il primo Little Big Planet. La verità è che in Little Big Planet 2 sono stati inseriti alcuni elementi inediti capaci di trasformare questa nuova esperienza in qualcosa di epocale, che potrebbe rivelarsi la nuova piattaforma di lancio dei game designer del futuro.
Partiamo dai nuovi tool che possono essere messi a disposizione dei Sackboy. Il rampino, come potete immaginare, permette di agganciarsi a determinate superfici per poi esibirsi in balzi e volteggi degni del protagonista di Bionic Commando. Il Creatinator, invece, permette al tenero pupazzetto di pezza di sparare da un bizzarro elmetto oggetti di ogni genere, mentre il Grabinator garantisce la possibilità di afferrare e lanciare gli oggetti sparsi nei livelli.
Questi tre elementi si manifestano già nella trama principale, permettendo così di fare pratica con le nuove dinamiche e, soprattutto, di farsi un'idea di come possano essere sfruttati all'interno dell'editor, magari in contesti completamente diversi da quelli del semplice platform.