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LittleBigPlanet 3: Sackboy entra nella next-gen - prova

Sackboy sbarca su PlayStation 4 e porta degli amici!

E siamo a cinque. Al contrario di quanto potrebbe suggerire la numerazione del titolo, LittleBigPlanet 3 è la quinta incarnazione del franchise lanciato nel 2008 da Media Molecule, che a partire dal prossimo mese farà il suo debutto anche su PlayStation 4 dopo essere apparso su Vita e nel racing LittleBigPlanet Karting.

Ad occuparsi del gioco questa volta troviamo i ragazzi di Sumo Digital, team inglese tutt'altro che estraneo all'universo di Sackboy & Co.: nel 2012 infatti hanno sviluppato il Cross-Controller pack di LittleBigPlanet 2 per PlayStation 3, che permetteva di giocare con la piccola console di Sony a una manciata di livelli appositamente creati per quel DLC.

Grazie a Sony abbiamo avuto la possibilità di provare la closed beta con quasi due mesi d'anticipo rispetto all'arrivo sugli scaffali dei negozi e, nonostante qualche bug e caricamento di troppo, possiamo già affermare che tutti gli amanti del simpatico pupazzo di pezza troveranno pane per i loro denti, specie coloro che dedicano giornate intere alle proprie creazioni.

Il codice da noi provato infatti era incentrato quasi completamente sui tutorial per sviluppare i livelli, ora presenti sotto forma di veri e propri stage giocabili che aiutano chiunque voglia iniziare a mettere mano ai tool del gioco e fare pratica in modo più intuitivo. A guidarci tra i numerosi test troviamo una vecchia conoscenza di LittleBigPlanet, Larry Da Vinci, uno dei personaggi protagonisti del precedente episodio che torna in questo terzo capitolo per insegnarci a utilizzare come si deve il menu Popit e tutte le funzionalità legate ad esso.

Gli strumenti di creazione non solo sono stati semplificati ma ne sono stati stati aggiunti di nuovi che permettono di aggiungere una maggiore varietà al gameplay.

Nei cinque tutorial abbiamo imparato in pochi istanti a tagliare, incollare e allungare materiali, rendere infuocato, elettrico o far sparire un oggetto e assegnare parametri ai trampolini tramite vere e proprie prove su campo che semplificano la vita ai creatori e soprattutto a coloro alle prime armi.

Piacevole la possibilità di aprire e navigare tra le varie pagine del menù Popit tramite il touch-pad del DuelShock 4, il quale è stato mappato esattamente come il suo predecessore per quanto riguarda i controlli. Se quindi non avete mai digerito il tanto amato/odiato salto introdotto sin dagli albori della serie, farete meglio a stare alla larga anche da LittleBigPlanet 3.

Una delle novità più importanti introdotte è senza dubbio l'arrivo di ben tre nuovi personaggi giocabili, che portano una ventata d'aria fresca al gameplay: Oddsock è un quadrupede con l'abilità di correre ed effettuare salti sui muri, Toggle una creatura muscolosa capace di rimpicciolirsi a suo piacimento e di camminare sull'acqua, mentre Swoop è un volatile in grado di sollevare e trasportare i propri compagni e oggetti leggeri.

Sarà interessante vedere cosa gli sviluppatori e la community riusciranno a combinare utilizzando le varie abilità dei nuovi protagonisti, senza contare le inedite implementazioni del gameplay. La più interessante è senza dubbio quella che permette di dare una maggiore profondità visiva ai livelli, come s'è visto recentemente in Donkey Kong Country: Tropical Freeze, perfetta da utilizzare insieme alla rotaia volante che funge in maniera identica a quelle presenti in BioShock Infinite.

È presto per scendere nei dettagli di LittleBigPlanet 3, ma almeno per ora, graficamente il titolo Sumo Digital non sembra aver fatto un significativo passo in avanti rispetto al precedente capitolo.

Giocando alle prime creazioni disponibili nell'hub del gioco ci siamo imbattuti in alcuni spunti originali, come una sezione di un livello che richiedeva di attivare sei interruttori raggiungibili soltanto prendendo determinate rotaie che portavano sulle piattaforme dei bottoni. Un'altra aggiunta è quella delle pareti arrampicabili in perfetto stile Super Mario World, e siamo pronti a scommettere che qualcuno nel giro di poche settimane creerà una versione del classico per Super Nintendo anche con gli strumenti inclusi in LittleBigPlanet 3.

Chi ha provato almeno una volta un titolo della serie si troverà subito a casa: il pod dove accedere alle varie modalità e i menù sono ancora lì, semplici e immediati da usare, così come la possibilità di personalizzare ogni singolo aspetto dell'hub e soprattutto del proprio alter ego. Sumo Digital ha infatti pronti per noi decine e decine di nuovi costumi per ognuno dei quattro protagonisti, ma ancora non è chiaro se i contenuti aggiuntivi acquistati in passato saranno compatibili e viceversa.

Buone notizie invece sul fronte della retrocompatibilità degli oltre nove milioni di livelli creati dal 2008 sino ad oggi: ogni singolo stage realizzato su PlayStation 3 e Vita sarà infatti tranquillamente giocabile al day-one e con una veste grafica leggermente migliorata nella versione PlayStation 4, regalando immediatamente una longevità praticamente infinita.

Pur non apportando cambiamenti significativi al motore grafico, i ragazzi del team britannico si sono dati da fare per migliorare la qualità delle texture e di tutti gli elementi di contorno quali ad esempio le illuminazioni e gli effetti speciali provocati dalle esplosioni, per non parlare dell'ottima fisica, ulteriormente raffinata specie mentre si ha a che fare con determinati tipi di materiali.

LittleBigPlanet 3: un trailer ci mostra le novità.

Da dimenticare, almeno per il momento, i caricamenti, che sebbene non raggiungano le vette di lentezza del primo LittleBigPlanet, sono decisamente da migliorare. Fortunatamente almeno non abbiamo avuto nessuna difficoltà di connessione ai server, speriamo solo di non doverci ritrovare in una situazione simile come quella accaduta recentemente con DriveClub.

Per quanto riguarda la sezione musicale, a parte un manciata di brani inseriti nella modalità creazione, non è stato possibile ascoltare nessuna delle canzoni che faranno parte della colonna sonora, da sempre uno dei fiori all'occhiello del franchise partorito da Media Molecule e che molto probabilmente anche a questo giro vanterà una selezione di musiche originali e su licenza.

Insomma, nonostante la quantità di contenuti inclusi nella beta non fosse elevata, dal nostro punto di vista c'è sembrato che LittleBigPlanet 3 potrà tranquillamente soddisfare le avide mani di tutti i creatori che non vedono l'ora di potersi rimettere all'opera con i nuovi tool messi a disposizione da Sumo Digital. La semplificazione degli strumenti farà gola anche ai novelli della serie ma soprattutto a coloro che non hanno mai avuto molta voglia di creare da zero i propri livelli.

Restano da valutare ancora diversi elementi come il comparto grafico (il quale al momento non si discosta molto dal precedente capitolo, nonostante giri su una piattaforma di ultima generazione), la longevità dello story mode e il funzionamento di tutte le altre le novità non presenti nel codice. Questi e molti altri punti li approfondiremo soltanto in sede di recensione il prossimo mese a ridosso dell'uscita nei negozi che, lo ricordiamo, è fissata per il 26 novembre su PlayStation 4 e PlayStation 3.

Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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