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Logitech G920 Driving Force - recensione

Il G27 ha il suo erede.

Dopo un periodo di vuoto quasi assoluto dovuto a problemi di licenze più o meno conclamati, iniziano ad arrivare sul mercato periferiche di guida pensate espressamente per le console di nuova generazione. Quella che vi presentiamo qui oggi sarà sicuramente un pezzo grosso del mercato per lungo tempo visto che si tratta del primo volante ufficiale di Logitech a supportare direttamente l'Xbox One, oltre che il PC. Stiamo parlando del Logitech G920, un controller che insieme al G29 promette di colmare un divario importante nel catalogo di Logitech per quanto riguarda il supporto ai giochi di guida sulle nuove console di Microsoft e Sony.

Non abbiamo ancora recensito il G29 in dettaglio ma Logitech ci ha confermato che il telaio, la pedaliera, il sistema di alimentazione e la meccanica interna e più in generale buona parte dei materiali utilizzati sono praticamente gli stessi per entrambi i modelli. Oltre ovviamente alla compatibilità, cambia la conformazione del volante per adattarsi a quelle che sono le caratteristiche dei pad di Xbox One, ma per il resto è chiaro che la base progettuale è la stessa.

Il G920 Driving Force è cambia in modo radicale il look della serie G. Il telaio in alluminio è ricoperto dalle plastiche che ospitano numerosi tasti funzione.

Appena tolto dalla confezione il G920 regala una chiara sensazione di già visto a chi in passato ha usato il G25 e G27. L'unità centrale affianca materiali di ottima qualità per il volante (alluminio e pelle cucita a mano) a plastica satinata per il telaio. Al tatto è piuttosto ruvida ma dà l'impressione di essere piuttosto robusta come per il suo predecessore. Il telaio è piuttosto piccolo, ma si sente che al suo interno è presente un meccanismo molto solido: il pignone dello sterzo non ha praticamente gioco e questa è una sensazione molto piacevole confermata dal primo montaggio su un piano solido.

Tutta l'intelaiatura metallica che nel G25/G27 era esposta in bella mostra è ora nascosta dal telaio in plastica dura sulla superficie che ospita i tasti funzione così come la similpelle del volante nasconde la corona dello sterzo. L'unico elemento metallico a spiccare riguarda le due levette del cambio in alluminio: sottili e ben sagomate per garantire una presa ideale ad ogni genere di utilizzatore a prescindere dalle dimensioni delle mani. Il sistema di ancoraggio è il solito: due passanti in plastica dura con una rotella nella parte superiore avvitabile fino a che il volante non assume una posizione stabile. Per chi dispone di una postazione di guida non mancano i recessi per le viti nelle posizioni standard Logitech.

Da notare anche il consueto sistema di collegamento dell'alimentazione, della pedaliera e del cavo USB nella parte interna sotto il telaio da far spuntare sul frontale tramite delle guide sagomate in funzione antistrappo. Sullo sterzo Logitech ha distribuito vari tasti funzione: all'altezza del pollice destro e sinistro troviamo un semplice D-pad e i quattro tasti Microsoft presenti sul pad con la consueta disposizione. Quelli più vicini alla corona dello sterzo sono facilmente raggiungibili mentre gli altri (quelli più spostati nella parte interna) non sono propriamente ergonomici e solo chi ha le mani grandi potrà attivarli con il pollice senza staccarle dalle razze.

Sempre sulle razze trovano posto altri quattro tasti, due nella parte centrale (il tasto opzioni e start) e altri due in quella inferiore (LB ed RB), ben sagomati e piuttosto alti, quindi facilmente attivabili senza staccare gli occhi dallo schermo. Nella parte inferiore della razza centrale è presente infine il tasto Xbox per chi vuole accendere la console direttamente dal volante.

Il trailer di lancio del G920 Driving Force.Guarda su YouTube

La pedaliera è un vero e proprio ritorno al passato: come materiali, peso, conformazione, stabilità e meccanica è praticamente identica a quella del G27. È cambiata la colorazione delle coperture dei pistoncini che da rossa è tornata a nera, ma per il resto è perfettamente identica anche nel connettore. La sensibilità dell'acceleratore e della frizione è rimasta praticamente la stessa, mentre l'impressione è che sia stata sostituita la molla del freno con una leggermente più progressiva, anche se le differenze sono difficili da cogliere se non con un uso molto intenso.

Abbiamo provato il G920 con i due titoli per eccellenza del catalogo PC e Xbox One ovvero Project Cars e Assetto Corsa su PC e Forza Motorsport 6 su Xbox One. Nel caso del titolo Slightly Mad possiamo parlare per confronto diretto con il G27 e dire che il feeling di guida è molto simile per quanto riguarda la forza del ritorno e la sensibilità del force feedback che può essere morbidissimo o molto potente a seconda delle regolazioni del gioco o nel software di configurazione.

I due motori interni svolgono bene il loro lavoro per periodi di tempo prolungati senza perdere in efficienza esattamente come per il predecessore. Abbiamo provato anche Assetto Corsa, ma in un paio di occasioni abbiamo rilevato un baco del FFB che porta a una vibrazione piuttosto forte del volante anche quando ci si trova in rettifilo. Kunos è cosciente del problema e sta investigando con Logitech per risolvere una problematica dovuta probabilmente alla gioventù dei driver; un problema abbastanza frequente con quando i volanti sono di nuova concezione come questo.

Il cambio non è purtroppo incluso nella confezione e va acquistato separatamente.

Ci sono delle novità per quanto riguarda il rilevamento della sterzata che ha sempre un limite massimo di 900°. Il G27 usava sensori ottici per leggere la posizione dello sterzo mentre il G920 usa sensori magnetici con tecnologia Halle Effect, come abbiamo già avuto modo di sperimentarlo sui prodotti della concorrenza di casa Thrustmaster. Questa nuova soluzione mira ad ottenere una precisione superiore nella lettura del posizionamento ma anche una migliore resistenza all'usura della parte interna.

Abbiamo usato a lungo il G920 e possiamo dire che essendo già il G27 molto preciso nel rilevare gli angoli di sterzata non abbiamo notato grossi cambiamenti, ma obiettivamente era difficile migliorare una periferica di alto livello come il G27 sotto questo aspetto. Dove invece è evidente il progresso tecnologico degli ingegneri è nel rilevamento della zona morta centrale che da sempre viene segnalato come l'unico difetto di un volante quasi perfetto, una magagna che avevamo specificato anche noi in sede di recensione. La centratura ora è praticamente perfetta e non porta a quelle difficoltà di calibrazione che avvenivano in passato con determinati titoli in ambito PC.

Come ci aspettavamo da una prima occhiata alla pedaliera, la conformazione dei pedali non è cambiato rispetto alle precedenti esperienze anche se la sostituzione della molla del freno è azzeccata perché si passa da una resistenza lineare a una non lineare: più morbida nella fase iniziale e progressivamente più resistente a fondo corsa. La forza richiesta per la staccata non è mai troppo elevata garantendo un ottimo confort nelle sessioni di gioco prolungate.

L'acceleratore è morbido e sensibile mentre la frizione è caratterizzata da una corsa cortissima e una molla molto reattiva, ideale per le cambiate veloci. Tutte queste valutazioni hanno trovato in Project Cars e terreno fertile per le prove del caso visto che una configurazione personalizzata di angolo di sterzata, ritorno di forza, picchi del force feedback e linearità delle frenate confermano l'ottimo lavoro svolto da Logitech nel caratterizzare ogni parametro analogico modificabile via software di gioco o tramite il tool scaricabile dal sito del produttore del gruppo volante/pedaliera.

Siamo quindi passati su Xbox One con Forza Motorsport 6 dove abbiamo provato il volante nella sua configurazione standard, ovvero con le impostazioni di fabbrica di Microsoft e Turn 10 e anche in questo caso l'impressione è stata ottima. Il gioco ha riconosciuto senza problemi il volante e impostato automaticamente tutti comandi di base in modo abbastanza razionale. Chiaramente non abbiamo potuto eseguire tutte le rifiniture sul force feedback come su PC, ma quello impostato di serie ci ha soddisfatto ampiamente per varietà degli effetti e qualità della risposta a prescindere dalla vettura utilizzata.

Uno sguardo alle soluzioni tecniche dietro a G920 e G29. Guarda su YouTube

Complessivamente siamo rimasti soddisfatti di questo G920 Driving Force, anche se la sensazione è che Logitech si sia concentrata sul realizzare una periferica di compromesso piuttosto che un vero e proprio erede del G27 in versione PC. Su solidità e praticità d'uso non c'è veramente nulla da dire, così come sulle prestazioni in senso assoluto, degne di un volante di alto livello. Tre sono i difetti che potrebbero far tentennare gli utenti al momento dell'acquisto, soprattutto quelli PC. I driver sono ancora acerbi e possono portare a problemi con titoli ancora non supportati, come confermato dalla situazione di Assetto Corsa. La configurazione dei tasti funzione sul frontale magari piacerà agli utenti Xbox One, ma potrebbe non convincere del tutto i piloti PC desiderosi di un'ergonomia migliore.

Molto più rilevante è la questione del cartellino del prezzo in relazione ai contenuti. Anche se sul sito di Logitech il prezzo ufficiale del G920 è di 409 euro, si riesce a trovare a circa 370. Il G27 è ancora disponibile in molti store a meno di 350 euro, offrendo "di serie" anche un cambio dotato di parecchi tasti funzione che invece per il G920 è opzionale e va acquistato separatamente (60 euro) portando il totale a circa 430 euro. Una scelta di Logitech che potrebbe far storcere il naso a più di un pilota PC, spingendolo ad acquistare l'ancora valido predecessore pur soprassedendo ai miglioramenti portati dai nuovi sensori.

Il Logitech G920 Driving Force, si conferma uno dei migliori volanti attualmente in commercio per Xbox One, mentre su PC potrebbero volerci alcuni mesi per allargare il supporto aa giochi di guida disponibili previa rifinitura del software. in ogni caso, se state progettando una postazione di guida di tutto rispetto, mettetelo tranquillamente ai primi posti nella lista dei papabili ma preparatevi a una spesa non proprio contenuta.

8 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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