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Logitech G923 Trueforce - recensione

Per quest'anno, non cambiare…

Quando Logitech ha annunciato a sorpresa un nuovo volante siamo rimasti sorpresi e interessati salvo poi scoprire che il neoarrivato G923 Driving Wheel sembrava tale e quale al ben conosciuto e collaudato G29/G920. Dimensioni, configurazione di tasti, levette, manopole e materiali sono infatti gli stessi dei precedenti modelli, con piccole differenze estetiche e di layout. Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio questa periferica che, lo ricordiamo, si pone come target per chi cerca un prodotto sopra la fascia entry level, ma non ancora pronto a un salto più deciso nella simulazione di guida con periferiche di livello superiore.

Il frontale del volante rimane pressoché invariato rispetto alla versione 920 eccetto qualche elemento cosmetico. Il sistema di fissaggio alla scrivania è lo stesso a L con viti di fissaggio inglobate nelle due "pinze" sottostanti. Per quanto riguarda invece la pedaliera, ritroviamo sempre la stessa configurazione a tre pedali con la base in plastica nera traforata e i pedali in metallo, eredità storica dei G25/G27 di molti anni fa. Logitech ha rivisto il sistema di fissaggio, aggiungendo dei gommini per aumentare la resistenza, che però si rivelano non sufficienti in diverse occasioni, per cui converrà sempre fissare la pedaliera a una base angolata o a un cockpit dotato dei giusti traforaggi.

Materiali, form factor e design sono di ottimo livello, ma quasi identici a quelli del G29.

Ci sono delle novità anche per quanto riguarda la forza del pedale del freno, che ora offre un po' più di resistenza in virtù di una molla un filo più dura rispetto al passato, ma ovviamente è possibile intervenire sulla sensibilità grazie al software G HUB presente su PC. Per il resto, tutto rimane invariato: la pedaliera si collega al volante con un'interfaccia proprietaria e quest'ultimo si collega poi al PC o alla console tramite interfaccia USB-A. Il G923 è un volante compatto ma molto solido. Ha sempre dimensioni ridotte rispetto a volanti full-size come quelli di Thrustmaster, ma il feeling al tatto è buono grazie agli ottimi materiali di rivestimento in ecopelle: la presa è salda, le levette sono facilmente raggiungibili e si riesce a sterzare facilmente anche con una mano nel caso si installasse il Driving Force Shifter, cambio manuale a sei marce venduto a parte, già compatibile con i precedenti modelli, questo a patto di non esagerare con il force feedback.

Sul frontale abbiamo tutta la gamma dei pulsanti dei controller PlayStation e Xbox con la versione Xbox che si uniforma a quella PlayStation acquisendo la rotella che mancava sul G920. Al centro della plancia abbiamo un bel logo Trueforce, in alto a sinistra la croce direzionale e in alto a destra i tasti ABXY e le controparti geometriche PS. A sinistra e destra troviamo i tasti dorsali mentre in basso a sinistra e destra rispettivamente uno slider e la suddetta rotella. In basso al centro, infine, ritroviamo i tasti funzione share, PS e Xbox. Tutti i tasti sono quindi ben posizionati e facilmente riconoscibili nonché raggiungibili con le dita, questo anche grazie alle dimensioni contenute del volante.

La componentistica interna è la stessa del G29. Il sistema a ingranaggi garantisce lo stesso livello di ritorno di forza e da questo punto di vista non c'è stato quindi un upgrade tangibile. Il force feedback è abbastanza potente per regalare una sensazione di simulazione e secondo quanto ha dichiarato Logitech il design degli ingranaggi è stato rivisto e riconfigurato per garantire un force feedback più realistico, ma i picchi restano uguali. A volte si sente l'attrito degli ingranaggi, specialmente quando ci si impegna in curve secche o controsterzate: chi è abituato a sistemi più sofisticati come quelli a cinghia di Thrustmaster, il Direct Drive di Fanatec noterà immediatamente la differenza. Ma in genere, questo è un classico volante per chi inizia è quindi sono problematiche che alla prima esperienza passano inosservate.

La pedaliera riceve nuovi supporti gommati e viene rivisto il force feedback del freno.

Dopo aver appurato che gran parte del design e della componentistica interna rimane invariata, passiamo agli upgrade, che consistono nella tecnologia chiamata Trueforce. Si tratta di un nuovo sistema software pensato per lavorare collegandosi direttamente con l'engine di gioco, utilizzando così i dati disponibili invece di un profilo specifico e una libreria di feedback aptici così come è stato da vent'anni a questa parte. Trueforce va a utilizzare il force feedback non solo per le curve e per le accelerazioni laterali, ma anche per il rumore del motore e la velocità del veicolo, andando a ricreare le vibrazioni che la vettura trasmette naturalmente al conducente tramite il volante quando si va forte (chi ha spinto un pandino a 130km/h sa di cosa parliamo). In questo modo, Logitech mira ad aumentare la sensazione di realismo con una soluzione interessante che però deve essere implementata via software nel codice del gioco.

Questo significa che solo i giochi di nuova produzione sono compatibili col Trueforce, e al momento del lancio erano piuttosto pochi: parliamo di Grid 2019, Assetto Corsa, Gran Turismo Sport e iRacing. Per fortuna, con il passare dei mesi sono arrivati anche Project Cars 3, Snowrunner e Automobilista 2 e la lista andrà crescendo mese dopo mese. L'attenzione sembra quindi essere concentrata sui titoli essenziali della simulazione di guida per PC ma mancano franchise importanti come la serie F1 e Forza Motorsport.

Come da tradizione su PC dovrete necessariamente installare il software proprietario e anche in questo caso si cambia visto che si passa a G Hub, dato che il vecchio eseguibile Logitech Gaming Software non è compatibile con la nuova periferica. Un software che abbiamo già sperimentato con il mouse G Pro Superlight e con le cuffie PRO X Wireless e che ci aveva sorpreso per la quantità di funzionalità offerte. In questo caso, permette di effettuare le associazioni pulsanti, ma anche di regolare una nuova funzionalità chiamata "Doppia frizione". Il nome potrebbe trarre in inganno perché non ci sono paddle aggiuntivi per la doppia frizione come in altri volanti. Il sistema funziona con un mix di abbinamento tasti e calibrazione del pedale della frizione: occorre tirare entrambe le levette e premere contemporaneamente LSB e RSB. Questo permette di abbinare LSB o RSB come tasti di rilascio della frizione e giocare col tasto down (-) per regolare il punto di stacco. Se il gioco è compatibile, questo sistema permette ad esempio di fare partenze più veloci e scongiurare lo slittamento delle gomme.

Il G HUB ci permette di regolare numerose funzioni che hanno impatto sul feeling di guida.

Ma passiamo alla prova su strada. Abbiamo testato il volante sia in modalità tradizionale sia in modalità Trueforce coi giochi compatibili. Nel primo caso l'esperienza di guida ci è parsa valida ma praticamente accostabile a quella offerta dal G29, fatta eccezione per il pedale del freno dalla resistenza diversa. La cosa positiva è che la compatibilità in questa modalità è pressoché illimitata, funzionando anche con titoli più vecchi e sia su PS4 che su PS5. Le cose si fanno però decisamente più interessanti sfruttando il Trueforce. Ad esempio, in Assetto Corsa Competizione il nuovo force feedback aumenta leggermente la sensazione di realismo. In pratica, mentre si guida l'auto si avverte una vibrazione leggera ma ad alta frequenza che vuole simulare il rotolamento dei pneumatici e le vibrazioni dell'abitacolo ad alte velocità. Si avvertono anche maggiori scossoni quando si sale su un cordolo. Questo rende l'esperienza di guida un filo più realistica rispetto alla generazione di G920.

In Grid 2019, il feedback restituisce sensazioni differenti. Sulla griglia di partenza, a motore al massimo, si ha quella sensazione di vibrazione che dovrebbe esserci appunto per le vibrazioni del motore, anche se le ruote sono ferme. Sensazioni che risultano diverse anche con la velocità del veicolo. Ovviamente l'effetto può risultare soggettivo, ma abbiamo apprezzato lo sforzo fatto dal produttore per offrire qualcosa di nuovo. Tuttavia, essendo un upgrade software, bisogna sottolineare che Logitech avrebbe potuto implementare il Trueforce anche sui vecchi volanti tramite un aggiornamento firmware, mentre ci vende la novità su un nuovo prodotto, comunque molto simile al G29 e forse uno sforzo in più sul fronte della retrocompatibilità sarebbe potuto fare.

Una panoramica della circuiteria interna.

Insomma, il Logitech G923 è stato presentato come nuovo volante, ma di novità reali non ce ne sono molte. In tutto e per tutto simile al precedente G29, viene fatta solo qualche modifica estetica e al layout dei tasti mentre la meccanica interna non ha subito revisioni di sorta. Questo non è necessariamente un male visto che sia base sia pedaliera sono prodotti affidabili e dalle buone prestazioni nel corso degli anni. Il vero valore aggiunto è quindi il Trueforce che però al momento è supportato da pochi titoli: la lista sicuramente aumenterà in futuro, ma al momento chi ha già un G29 non ha a nostro avviso motivi validi per effettuare il cambio.

Per chi invece parte da zero, nonostante il prezzo ufficiale sia di 400 euro, la nuova periferica di Logitech è facilmente acquistabile a circa 100 euro meno su Amazon, un prezzo veramente allettante per chi non avesse ancora a casa un volante e voglia muovere i primi passi nel mondo della guida simulata senza rivolgersi a periferiche troppo tecniche e costose.

In definitiva, il Logitech G923 è un ottimo volante di fascia media, venduto a un prezzo concorrenziale e dalla meccanica collaudata. Il Force Feedback è buono così come le funzionalità software, i pulsanti e le possibilità di personalizzazione. La pedaliera è uno dei pezzi di storia del simracing per le sue qualità di precisione e affidabilità. Se la vostra passione sono i rally, è consigliabile aggiungere lo shifter venduto a parte, che va ad aumentare il piacere di guida anche in free roaming come Forza Horizon o Need for Speed. Occhio però a non fare confusione in sede d'acquisto tra la versione Xbox e quella PlayStation, ora ancora più simili. Entrambe funzionano su PC, ma ognuna è compatibile solo con la piattaforma d'appartenenza.