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Love

Un MMO davvero speciale.

Il panorama dei MMO è senz’altro tra i più ricchi in campo videoludico ma, onestamente, fino ad oggi non mi ero mai imbattuto in un prodotto così particolare, ambizioso e interessante al tempo stesso. Love è infatti un titolo unico nel suo genere, diverso da qualsiasi altro esponente della categoria non solo per un concept a dir poco insolito, ma per ciò che noi videogiocatori saremo chiamati a fare al suo interno.

Il titolo, partorito dalla geniale mente di Eskil Steenberg, è recentemente entrato in fase di beta testing ma la notizia più interessante è che chiunque desideri provarlo potrà farlo liberamente pagando la modica cifra di 3 euro mensili. A fronte di un’offerta così invitante, volta a finanziare il costante processo di miglioramento del prodotto, noi di Eurogamer potevamo forse esimerci dalla possibilità di provarlo? Certo che no!

A questo punto vi starete senz'altro chiedendo se lo spettacolo valga il prezzo del biglietto, e per quanto ci riguarda la risposta è assolutamente positiva. I 3 euro garantiscono infatti un mese di accesso a uno dei server del gioco (predisposti per un massimo di 200 utenti ciascuno), ognuno dei quali propone un vasto territorio che comprende pianure, foreste, ghiacciai, giardini, villaggi abitati da personaggi controllati dall’IA e dirupi. Tantissimi dirupi.

La beta ha recentemente visto l'implementazione degli effetti sonori. Un netto passo avanti, specialmente per quanto riguarda le sparatorie.

Ma passiamo al gioco vero e proprio. Di cosa si tratta? Love è prima di tutto un city builder cooperativo e di conseguenza il primo obiettivo dei giocatori è quello di costruire un insediamento, collaborando l’un l’altro.

Il processo di sviluppo ha però inizio in maniera davvero particolare: i giocatori devono avventurarsi nel mondo di gioco in cerca di un Monolith Token, e il primo a trovarlo ha la possibilità di erigere un monolito con cui dare il via all'insediamento. E gli altri giocatori? Un singolo tocco a un qualsiasi monolito è sufficiente per entrare a far parte dell’insediamento desiderato, rendendo il monolite stesso il proprio punto di respawn.

La realizzazione grafica è davvero insolita ma è impossibile non rimanerne affascinati.

Trovare un buon insediamento potrebbe però essere difficile e richiedere molto tempo, ma da un certo punto di vista questo processo rappresenta una sorta di rito d’iniziazione per chiunque decida di immergersi nella realtà di Love. Oltre a dover cercare un luogo in linea con le proprie aspettative o i propri gusti, è infatti necessario preoccuparsi dell'acqua, letale, e dei personaggi controllati dall'intelligenza artificiale, sempre pericolosi. Insomma, si tratta di un viaggio nell'ignoto volto a rafforzare i giocatori dando loro, al tempo stesso, la possibilità di familiarizzare con il mondo proposto.

Le fasi di gioco successive alla scelta del proprio insediamento sono anch’esse incentrate sull'esplorazione, poiché molte delle possibilità di costruzione possono essere sbloccate solo mettendo le mani sugli appositi Token sparsi per il territorio. Com'è facile intuire ogni Token permette di accedere a specifici oggetti (come turbine eoliche o semplici finestre) ma i più interessanti si celano nei villaggi controllati dall'IA, dov’è ovviamente molto difficile entrare. Starà dunque ai giocatori più coraggiosi (o semplicemente a quelli stufi di limitarsi a costruire), partire alla ricerca di nuovi Token che possano migliorare l'insediamento.

Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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