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Lumines Remastered - recensione

Puzzle e musica con echi dal passato.

Tredici anni. Sono passati ben 13 anni dall'uscita di Lumines, che accompagnò il lancio della prima console portatile di casa Sony. All'epoca furono davvero pochi i giocatori che non portarono a casa una PSP insieme al titolo ideato da Tetsuya Mizuguchi. Di questi praticamente nessuno riuscì a sottrarsi al suo potere ipnotico, grazie a un gameplay che ricordava quello di Tetris abbinato ad una colonna sonora coinvolgente, colori psichedelici e ritmo sempre più incalzante. Praticamente una droga confezionata dentro un UMD.

Da allora la serie si è allargata con alcuni spin-off e un seguito ufficiale, ma nessuno di questi è riuscito a superare la formula originale. Se mentre state leggendo vi chiedete di cosa stiamo parlando le cose sono due: siete estremamente giovani oppure in quel lontano settembre del 2005 vi eravate fatti ibernare in attesa di vedere il futuro. In entrambi i casi potete rimediare grazie all'uscita di questa Remastered. Non si tratta di una semplice versione tirata a lucido, che ripropone gli stessi identici contenuti dell'originale: per questa edizione il team di sviluppo ha scelto di miscelare uno strano cocktail e il risultato, seppur ottimo, non è privo di ombre.

Ma andiamo con ordine e facciamo un riepilogo per coloro che non si sono mai avvicinati a questa serie. Lumines è un puzzle game che ricorda l'immortale Tetris, con alcune sostanziali differenze. Per prima cosa il campo di gioco è orizzontale e i pezzi in caduta dall'alto non hanno strane forme. Sono tutti quadrati mono o bicromatici. L'obiettivo del giocatore è abbinare quattro o più tessere dello stesso colore, affiancandole in cluster quadrati o rettangolari.

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Non ci sono linee orizzontali da eliminare, la schermata viene ripulita da un cursore che scorre sul bordo superiore dello schermo seguendo il ritmo della musica. Ad ogni passaggio i cubi e i rettangoli formati vengono polverizzati e le tessere che si trovano sopra di loro scorrono verso il basso. Già, perché a differenza del capolavoro creato da Aleksej Pažitnov, in Lumines i pezzi non sono rigidi e non rimangono fermi se incolonnati l'uno sull'altro. Le parti che fuoriescono dai bordi slittano in giù, dando vita a reazioni a catena che dovrete imparare a prevedere.

La musica in Lumines Remastered è un elemento molto importante, non solo un accompagnamento sonoro al gameplay. L'eccellente colonna sonora, in gran parte elettronica, influisce anche sulla velocità di gioco. Ogni passaggio di livello corrisponde non solo ad un cambio di stile delle tessere di gioco ma anche ad una variazione di ritmo. I pezzi più veloci danno meno tempo per pensare, ma quelli più lenti generano combinazioni di blocchi più difficili.

La modalità Sfida è quanto di più classico ci si possa aspettare. Si va avanti eliminando tessere cercando di arrivare al Livello 100. Facile a dirsi, molto meno a farsi, visto che già dopo il decimo stage la velocità inizia a farsi piuttosto serrata. Ogni passaggio modifica la skin del gioco, regalando al giocatore un diverso sfondo e un diverso set di tessere.

Facile da giocare, difficile da padroneggiare. Questo slogan si adatta alla perfezione al gameplay di Lumines.

A volte questo passaggio necessita qualche secondo di adattamento ma con il procedere della sfida i tempi si fanno sempre più serrati. Sono tre le varianti di questa modalità: quella standard pone come obiettivo il superamento di 24 skin consecutive in un solo round, quella casuale (com'è facile intuire) cambia gli scenari randomicamente, quella infinita... beh, si spiega da sola.

Tornano anche le opzioni Sfida a Tempo e Puzzle. Nella prima avrete tre intervalli di tempo da 60, 80 e 300 secondi per mettere insieme il punteggio più alto. La seconda vi metterà di fronte una serie di livelli predefiniti, nei quali dovrete riuscire a "disegnare" delle figure usando i blocchi che scendono dall'alto. Difficile, ma diventerà una vera e propria droga. Direttamente da Lumines 2 arrivano invece le modalità Modifica Skin e Missione, che vi permetteranno di assemblare una serie di livelli tra i vostri preferiti da giocare poi tutti d'un fiato o di affrontare 50 missioni che metteranno a dura prova la vostra materia grigia.

A questo punto mancherebbe solo la classica ciliegina sulla torta, rappresentata dal multiplayer. Purtroppo è proprio qui che Lumines Remastered inciampa. È possibile giocare contro la CPU e sfidare un amico in PVP locale, ma non esiste la possibilità di confrontarsi online con altri avversari. Una mancanza non da poco, che purtroppo impedisce a questa uscita di raggiungere una valutazione d'eccellenza.

Dopo l'esordio su PSP l'originale Lumines venne portato anche su PC, PS2, PlayStation 3, Xbox 360 e iOS.

Nulla da dire invece dal punto di vista tecnico. Il lavoro fatto dal team Resonair è eccellente e ci consegna un Lumines tirato a lucido, che farà schizzare nelle vostre cornee chiassosissimi colori neon, sfondi psichedelici ed effetti speciali che per ovvi motivi non potevano essere presenti nell'originale PSP. Acquisto consigliato quindi? Nonostante la mancanza dell'Online diremmo proprio di sì. A dispetto dei 15 anni che si porta dietro, è ancora uno dei puzzle game più originali e divertenti mai creati.

8 / 10