Mad Catz S.T.R.I.K.E. TE: tastiera meccanica da competizione - recensione
La riscossa degli switch Kailh Brown che però non parlano Italiano.
Ormai quella che molti consideravano solo una moda si può considerare un'affermata realtà, perlomeno in ambito gaming. Le tastiere meccaniche stanno prendendo sempre più piede in virtù della maggiore resistenza degli switch e reattività ai comandi. Dopo Logitech e Corsair e Razer, anche Mad Catz ha deciso di proporre una tastiera meccanica e lo fa con il modello S.T.R.I.K.E. Tournament Edition (TE): si tratta di una variante dei modelli 3, 7 e 9 presenti da tempo a catalogo, di cui condivide la scelta di materiali, finiture e funzionalità.
Quando un prodotto è di buona qualità costruttiva lo si capisce immediatamente dall'apertura della confezione e la S.T.R.I.K.E. TE fa sicuramente parte di questa categoria. Un peso più che ragguardevole conferma la presenza di un telaio molto solido che Mad Catz afferma essere in metallo pensato per fare da base a 109 tasti Kailh Brown. Il nostro modello era ricoperto da una finitura nera opaca molto gradevole al tatto ma la tastiera è presente anche nelle versioni, nero, rosso e bianco lucido.
Il poggiapolsi si collega alla tastiera semplicemente appoggiandogli sopra le guide che lo tengono saldo al suo posto, ma basta sollevare la tastiera per staccarlo, una soluzione efficace pensata sicuramente per evitare rotture degli agganci dovuti a spostamenti improvvisi. Nella parte sottostante si trova un'ampia piedinatura in gomma di ottima qualità che rende molto difficile lo spostamento accidentale durante la digitazione: due piedini molto solidi permettono di rialzare ulteriormente il corpo tastiera per chi preferisce lavorare con un'inclinazione maggiore.
L'aspetto è indubbiamente nello standard Mad Catz, molto angolare e aggressivo, quel genere d'estetica che si ama o si odia senza mezze misure, soprattutto per la separazione piuttosto netta del corpo tastiera dal tastierino numerico. Affiancata al mouse R.A.T. TE caratterizzato dalla stessa colorazione e dallo stesso look, la S.T.R.I.K.E. TE fa sicuramente una gran bella figura per le dimensioni e l'accostamento con l'illuminazione che può renderne molto gradevole l'utilizzo in notturna.
Una volta connessa i tasti s'illuminano di un bianco molto brillante che rendono l'utilizzo in notturna piacevole, anche se ad alcuni potrebbe dare fastidio l'intensità. E infatti occorre scaricare dal sito di Mad Catz il software di personalizzazione per poter procedere alla configurazione di numerosi parametri per adattare le caratteristiche della tastiera alle proprie esigenze. Ma sul software di configurazione arriveremo più tardi. Il cavo di connessione è lungo un metro e mezzo ed è di normale gomma morbida, più che sufficiente alle esigenze di posizionamento di chiunque.
Abbiamo usato la S.T.R.I.K.E. TE un po' in tutte le condizioni, sia nella normale navigazione, sia digitando lunghi spezzoni di testo per poi dedicarci al gioco con un paio di sparatutto e anche qualche action game. Trattandosi di una tastiera meccanica la rumorosità è chiaramente superiore rispetto a una tastiera a membrana ma anche inferiore rispetto ad altri modelli simili. Questo perché la resa qualitativa dei tasti Kailh Brown è sempre stata ottima, in particolare per la reattività: l'attivazione del comando è quasi immediata e non serve arrivare a fondo corsa per notare che il clic avviene già metà della pressione del tasto.
Questi switch offrono minore resistenza rispetto agli Cherry MX che, in concomitanza con la minore rumorosità, rendono l'utilizzo piuttosto gradevole. Indubbiamente un ottimo modo per andare incontro alle esigenze dei giocatori che richiedono la massima sensibilità anche nella digitazione e vedono la tastiera come uno strumento importante in ottica gaming ma anche lavorativo.
Altri accorgimenti rendono la S.T.R.I.K.E. TE adatta ai videogiocatori: il tasto della barra spaziatrice è facilmente raggiungibile con il pollice perché nettamente sovradimensionato anche nella parte bassa con una linguetta in plastica che si estende nettamente oltre la sua forma normale. Inoltre, nella parte alta, troviamo un interruttore col logo Windows: la sua funzione è quella di attivare o disattivare il tasto Windows tradizionale che spesso viene premuto accidentalmente dai giocatori nelle fasi più concitate. Il sistema antighosting infine permette di premere fino a trenta tasti in simultanea senza portare alla perdita di comandi, a conferma della raffinatezza del sistema di percezione della digitazione rispetto alle vecchie tastiere.
Anche se non sono a portata di dito per lo standard WASD, sono presenti altri dodici tasti funzione, sette nella parte alta e cinque intorno alle croci direzionali (C1-C5) a cui è possibile assegnare funzioni specifiche o macro. In realtà le funzioni associabili sono il triplo perché il tasto "mode" sopra il tasto "ESC" permette di alternare tre profili diversi che portano il totale di tasti assegnabili a trentasei. Il tasto funzione nella parte bassa del layout controlla inoltre le funzioni standard legate al volume e alla luminosità dello schermo che sono assegnate ai tasti F5-F12: sicuramente una feature molto gradita ai gamer che evita di finire al desktop nelle fasi più concitate dell'azione.
Le potenzialità del generatore di macro e d'assegnazione di funzioni supplementari deriva dall'installazione del software di configurazione scaricabile direttamente dal sito di Mad Catz: tramite lo stesso menu a trascinamento che avevamo visto in azione per il R.A.T. TE è possibile effettuare ogni genere di assegnazione e combo fino a 255 digitazioni in simultanea, inutile per chi gioca ma sicuramente molto utile per chi deve coniugare svago e lavoro sotto ogni forma. Sempre il software di configurazione permette di assegnare colorazioni separate a regioni diverse della tastiera, compresa una tonalità d'illuminazione specifica dei tasti WASD o delle frecce direzionali.
Complessivamente la S.T.R.I.K.E. TE si è confermata un'ottima tastiera meccanica, capace di offrire un'eccellente affidabilità nel gioco e una buona flessibilità nell'uso quotidiano anche per chi voglia svolgere attività diverse in ambito lavorativo. Finiture e solidità sono di alto livello grazie a una patina translucida od opaca di gran classe e un frame in metallo che garantisce anni di martellamento senza problemi di sorta su switch decisamente gradevoli come reattività e rumorosità.
Due difetti impediscono a questo modello di arrivare ai un punteggio superiore: il primo è la mancanza di una versione con layout italiano, una grossa pecca che toglie un punto secco alla nostra valutazione dovuto al numero minimo di ordinativi giunti al produttore e non alla qualità della tastiera in sé. Il secondo è il prezzo che si aggira tra i 140 e 160 euro a seconda dei venditori. Un cartellino piuttosto alto ma allineato a quello della concorrenza e giustificato da un'ottima qualità che fa presagire un'eccellente affidabilità nel tempo. Se per voi la mancanza del layout italiano non è un problema, prendetela tranquillamente in considerazione, difficilmente rimarrete delusi.