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MadWorld

Wiiolentemente intrigante.

E' difficile capire il reale motivo di tante discussioni attorno a MadWorld, considerando che la violenza presente nel gioco, per quanto eccessiva possa sembrare, faccia tanto “Grattachecca e Fichetto” per la sua natura cartoonosa e volutamente esagerata: lame giganti, improbabili oggetti che volano da una parte all’altra dello schermo, pneumatici utilizzati come armi non convenzionali, nemici lanciati contro eliche di aereoplani o sulle le rotaie di una stazione ferroviaria in attesa del treno che passi a tranciare le membra dei malcapitati.

Se non fosse per le copiose esplosioni di sangue colorate di un rosso vivo inserite in un contesto di immagini totalmente in bianco e nero e se non fosse per le mosse con cui finire i nemici, rigorosamente devastanti, sarebbe difficoltoso immaginare il motivo di così tanto scetticismo nei confronti di questo promettente titolo di Platinum Games.

Potremmo definire MadWorld come un gioco “stiloso” sulla falsariga di No More Heroes, delirio del buon Suda 51, ma anche con qualcosa di affine a God Hand di Capcom, se volessimo trovare per forza un termine di paragone a livello di “idee”. C'è da capire che MadWorld non si prende troppo sul serio e lo dimostrano la voce fuori campo dallo spiccato accento americano che commenta ogni uccisione enfatizzando le azioni del protagonista, come fosse uno scontro di wrestling o un incontro di baseball, oltre ai vari minigiochi presenti e tanto altro ancora.

Sangue, sangue, sangue: MadWorld è un inno al globulo rosso, nella breve storia Wii

Potremmo definirlo però, anche come una sorta di fumetto interattivo, completamente sopra le righe. Certo, la violenza è la chiave del gioco e il divertimento è maggiore raggiungendo il più alto tasso di crudeltà possibile eliminando un avversario ma l'ironia di cui è permeato il titolo, gioca proprio su questo. Si tratta di una violenza volutamente esagerata, una violenza impossibile. Una violenza (e le ripetizioni sono volute) che fa ridere, se vogliamo: catartica, forse, ma fa pur sempre comica.

L'IA non è ancora perfettamente implementata per cui i nemici risultano ancora previdibili e facilmente eliminabili. Inaba ci ha assicurato che Platinum è al lavoro proprio su questo, innalzando, nel tentativo di innalzare il livello di sfida ben oltre quello testato. I nemici tra l’altro, potranno anche scannarsi allegramente tra loro: si tratterà solo di metterli in condizione di farlo. Tanti anche i boss, con duelli a colpi di motosega, bagni di sangue e mutilazioni che hanno ben poco a che vedere con tutto quello che, fino ad oggi, si è visto su Wii. Causando il massimo del dolore a un avversario come dicevamo, facendolo soffrire, ci saranno bonus maggiori e punteggi vertiginosi. La fantasia in questo senso gioca un ruolo fondamentale: ad impalare qualcuno con una lancia son capaci tutti. Con un cartello stradale è tutta un’altra cosa.

Mamme, mandate a letto i bambini! Quello che pensate, sta per succedere!

È proprio la violenza gratuita ed esagerata a procurare quel senso di ilarità in chi gioca, che rende MadWorld diverso dal resto. Quella di MadWorld è una crudeltà che fa ridere e non disgusta. Ridicola se vogliamo. E proprio il bianco e nero, spezzato dai soli schizzi di sangue in rosso, contribuisce ad aumentare questo senso di esagerazione patetica di una violenza che poco si discosta da quella a cui è possibile assistere in una puntata di "Grattachecca e Fichetto".

Una pausa dagli interminabili bagni di sangue proposti dal gioco è offerta dalle sezioni in motocicletta alternate ai minigiochi. Queste sessioni sono presenti tra un livello e l'altro oppure poco prima di affrontare un boss e permettono di cimentarsi in una corsa ad ostacoli da evitare, in stile ExciteBike. In generale comunque, per quanto il gioco sembra davvero soddisfacente non solo in termini di resa grafica ma anche dal punto di vista dei controlli.