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Mafia 3 - prova

Siamo volati a Londra per l'ultima prova prima delle recensione.

Londra - Manca poco all'uscita di Mafia 3 nei negozi e 2K Games e Hangar 13 hanno deciso di organizzare un evento stampa per dare ai giornalisti presenti la possibilità di provare una grande porzione del loro prossimo open world, più precisamente gli atti I e IV della storia.

Grazie alle precedenti anteprime sappiamo che Mafia III non parlerà più direttamente della Mafia italiana, quella "classica" che abbiamo imparato a conoscere in opere come Il Padrino o Quei Bravi Ragazzi, ma racconterà l'epopea di Lincoln Clay, un ex soldato di origine afroamericana cresciuto nei sobborghi di New Bordeaux, una rivisitazione in chiave fantasiosa di New Orleans che, una volta tornato a casa dal Vietnam, si troverà a combattere contro il sottobosco criminale della città, in modo da vendicare tutte le persone massacrate dagli italiani durante un violento regolamento di conti.

La parabola di Lincoln sarà raccontata come una sorta di documentario nel quale tutti testimoni della nascita e dell'espansione del suo impero criminale parlano delle sue origini, raccontano cosa è successo e come sia possibile che da un giorno all'altro un soldato pluridecorato dell'esercito impazzisca e inizi una sanguinosa scalata verso i vertici della criminalità locale.

Lincoln Clay sembra essere un personaggio complesso, con diverse sfaccettature.

Scopriremo, dunque, che Lincoln in realtà è il classico bravo ragazzo cui il destino ha riservato qualcosa di differente da una bella famigliola con giardino e un cane scodinzolante che lo aspetta di ritorno dal lavoro. Non solo è rimasto orfano sin dall'infanzia, cresciuto da un piccolo boss della malavita locale, ma la guerra gli ha lasciato in eredità una psiche incrinata da diverse esperienze drammatiche, oltre a un'abilità eccezionale con armi di ogni tipo.

Nonostante l'indole generosa, quindi, sarà trascinato all'interno dei problemi della Black Mob, la criminalità che gestisce Delray Hollow, un quartiere periferico della città, e coinvolto all'interno di una situazione più grande di lui. Non è dunque una sorpresa che, dopo essere miracolosamente sopravvissuto ad un regolamento di conti tra la mafia italiana e la criminalità nera, Lincoln decida di spazzare via tutti coloro che lo hanno tradito, sfruttando il suo addestramento superiore e la sua rabbia animalesca.

Nonostante si percepisca la foga che muove ogni sua azione, Lincoln è tutt'altro che uno stupido che carica a testa bassa il nemico e capisce di aver bisogno di costruire un'organizzazione solida e capillare per poter combattere la Mafia con le sue stesse armi. Per questo recluta tre boss della malavita per aiutarlo a gestire ed espandere il suo controllo sulla città, sottraendolo a Sal Marcano, il boss degli italiani.

New Bordeaux è stata creata ad immagine e somiglianza di New Orleans.

La gestione della propria banda è forse l'elemento più originale di tutta la produzione: i tre luogotenenti, infatti, non saranno solo figuranti all'interno delle cut-scenes ma interpreteranno un ruolo attivo all'interno dell'ecosistema di New Bordeaux. Dovrete, infatti, cercare di bilanciare il potere fra queste tre fazioni se non vorrete far partire una faida proprio all'interno della vostra famiglia. Questa, infatti, potrebbe persino portare uno o più dei vostri luogotenenti a tradire la vostra causa. Con conseguenze sanguinose.

Starà a voi scegliere dunque se distribuire la gestione dei vostri traffici in maniera organica o se scontentare qualcuno, in modo da liberarvi della sua presenza. Ogni vostra scelta influenzerà in modo tangibile la storia, tanto che gli sviluppatori hanno previsto diversi finali in base alle decisioni prese durante la vostra partita.

L'impressione è dunque quella di trovarsi davanti ad un open world decisamente più complesso rispetto a Mafia II, pieno di attività secondarie da completare, auto da guidare e nemici da combattere. Ognuno dei dieci distretti della città, infatti, sarà controllato da un boss locale da combattere e inglobare all'interno della propria organizzazione. I pesci piccoli potranno essere trovati nel loro covo, magari mentre stanno gironzolando impuniti sulla loro macchina, mentre i boss dell'area dovranno essere prima stanati.

Il livello di violenza di Mafia III è bello elevato: preparatevi ad un PEGI 18!

Ognuno di loro, infatti, rimarrà nascosto fino a quando non lo colpirete nel suo punto più debole: il portafoglio. Prima di vederlo comparire sul suo territorio, infatti, dovrete infliggere un determinato quantitativo di danni ai suoi traffici. Nel quartiere francese, famoso per la prostituzione, dovrete irrompere nei bordelli e fermare i clienti più esigenti, o fare irruzione nelle case di produzione e distruggere i film porno appena girati. Una volta incrinato il controllo del boss locale, egli comparirà per ripristinare lo status quo, dandovi l'occasione di farlo fuori e di rimpiazzarlo con uno dei vostri scagnozzi.

Nonostante l'obiettivo sia chiaro, il modo nel quale lo raggiungerete dipenderà molto dalle vostre inclinazioni. Ogni livello e ogni edificio, infatti, sarà sufficientemente ampio da consentirvi di agire come vorrete, sia provando a muovervi silenziosamente per far fuori tutti in maniera furtiva, sia aprendovi la strada a suon di pallettoni di piombo.

In entrambi i casi Mafia III si comporta bene, ma non benissimo, offrendo un combat system funzionale ma non particolarmente raffinato. Lincoln ha la stazza e la forza di un carro armato e spesso usa le armi con la stessa grazia, spaccando il volto dei nemici con il calcio del fucile o sparando all'impazzata da dietro una copertura. Il feedback delle armi non è precisissimo, l'intelligenza artificiale non è molto sveglia ma ci si diverte, soprattutto grazie al truculento tasso di violenza insito in ogni mossa del protagonista.

Le sparatorie non sono molto precise ma sono capaci di trasmettere la rabbia e la foga di Lincoln.

A vostra disposizione ci saranno diversi settaggi, come la mira assistita o tre livelli di difficoltà, per cercare di adattare l'esperienza alle vostre esigenze. L'impressione è comunque quella che i combattimenti e le fasi di guida siano quasi solo un intermezzo tra un evento e l'altro della trama.

Sospinta sulle note del blues e dei maggiori successi degli anni '70, la storia di Mafia III vi porterà in una spirale di violenza e di colpi di scena tali da tenervi incollati allo schermo. New Bordeaux sembra viva e reagisce ad ogni vostra decisione: assegnate una zona a Cassandra e vedrete i suoi haitiani cominciare a combattere contro i vecchi mafiosi. Prendete il controllo di una zona e la vedrete assumere i colori della vostra "famiglia", espandete la vostra rete di contatti e noterete le vostre possibilità aumentare esponenzialmente.

Ovviamente non mancheranno alcune delle peculiarità che rendevano il gameplay di Mafia così originale. Se la necessità di fare rifornimento alla macchina è stata bocciata perché ritenuta da molti poco divertente, ritornano alcuni elementi piuttosto riusciti, come la necessità di guidare in maniera pulita se non si vuole attirare l'attenzione dei poliziotti, la possibilità di avere un sistema di guida più "simulativo" o la necessità di agire di soppiatto, nel caso in cui non si voglia che qualche testimone chiami la polizia.

Si può scegliere tra due stili di guida differenti, uno più arcade e uno più simulativo.

Durante la vostra partita dovrete anche scassinare alcune porte o potrete aiutarvi a combattere con la visione intelligente, ovvero una funzionalità che vi consente di evidenziare la silhouette dei nemici, così da notarli meglio nella confusione di un bordello trafficato o tra le strade invase dai carri del martedì grasso. Dal punto di vita tecnico Mafia III sembra già piuttosto solido, sfoggiando un framerate granitico sulla versione per PlayStation 4 che abbiamo potuto provare. La conta poligonale non è incredibile ma l'aspetto generale è piacevole, soprattutto quando alcuni scorci della città sono baciati dai caldi tramonti della Louisiana.

Mafia III potrebbe essere una delle esperienza più interessanti di questo fine anno, riservando diverse sorprese coloro che sono alla ricerca di un gioco maturo, violento e capace di toccare argomenti scottanti, come il razzismo o la guerra. L'appuntamento è fissato per il prossimo 7 ottobre, quando Mafia III arriverà nei negozi per Xbox One, PlayStation 4 e PC.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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Mafia III

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