Mafia 3 - Reloaded
Una proposta che si può anche rifiutare.
Dopo il grande successo degli ottimi Mafia I e II, l'attesa per il terzo capitolo della serie era stata tanta. In effetti, per un breve periodo di tempo, Mafia di 2K Games sembrava poter diventare il perfetto concorrente per la serie Grand Theft Auto, cosa che in realtà non era avvenuta vista la distanza in termini di successo e investimenti tra i titoli di 2K e Rockstar.
Nonostante il lasso di tempo che ha separato i tre capitoli (2002, 2010, 2016), la serie originariamente concepita dallo studio Ceco di Illusion Softworks si era guadagnata un ampio stuolo di affezionati fan che ne ha sempre apprezzato le caratteristiche di gameplay e quell'approccio particolare alla realizzazione delle atmosfere da mobster che hanno caratterizzato l'America degli anni '30 e '40 dei primi due giochi. Al momento dell'annuncio ufficiale, 2K Games aveva fatto alzare più di un sopracciglio: si saltava in avanti di quasi trent'anni cambiando completamente ambientazione e protagonisti.
Dagli inquieti mangiaspaghetti di rigorosa discendenza siciliana si passava a un nerboruto ragazzo di colore veterano del Vietnam alle prese con la scalata al potere in una fotocopia di New Orleans di fine anni '60 già divisa tra numerose gang da mettere d'accordo, o, nella migliore tradizione delle gang war americane, ridurre al silenzio a suon di esecuzioni. Del gioco abbiamo parlato in abbondanza in occasione del lancio, ma, pur trattandosi di un titolo solo singleplayer, l'arrivo di numerosi contenuti aggiuntivi e del postvendita travagliato, lo rende adatto a una veloce retrospettiva dedicata a chi punta a un acquisto ritardato. Il gioco è infatti ancora presente sugli store digitali in fascia midprice mentre su Amazon le pacchettizzate sono ancora disponibili per tutte e tre le piattaforme su cui è stato pubblicato in versione budget.
Al momento della pubblicazione le cose non erano andate benissimo visto che tutte le build erano ferme a 30 frame al secondo. Se questo poteva considerarsi tutto sommato normale per PS4 e Xbox One, si era ovviamente aperto il cielo per l'utenza PC dotata di macchine da gioco nettamente superiori alle potenzialità delle console Microsoft e Sony del 2016, quando le versioni Pro e X erano ancora di là da venire. La prima patch di rilievo è arrivata già un paio di giorni dopo il lancio, dando agli utenti Windows la possibilità di impostare il frame rate a 30, 60 o senza alcun limite per i possessori di macchine da gioco molto potenti, più tutta una serie di ottimizzazioni grafiche.
Nonostante il nostro computer all'epoca rispettasse i requisiti consigliati, anche noi avevamo notato parecchi glitch, stuttering, texture pop-up e sfocature di movimento non particolarmente rifinite. La cosa era stata confermata anche da test più probanti come quello del nostro Digital Foundry che su PC molto spinti non era riuscita a rilevare frame rate degni del prezzo delle 1070 e 1080 di Nvidia.
Questo chiariva il perché della scelta di 2K Games di limitare la resa a solo 30 frame al secondo quando era chiaro che un clone di GTAV nemmeno così sviluppato verticalmente non avrebbe dovuto riscontrare alcun genere di problema a girare anche su una configurazione piuttosto standard (Quad Core, Nvidia GTX 970, 8GB di Ram) per la fine del 2016.
Successivi aggiornamenti hanno risollevato la situazione visto che 2K Games si è impegnata a rifinire un po' tutte le versioni, un'operazione che comunque non si è limitata soltanto alla performance grafica ma anche ad alcuni interventi volti a migliorare il gameplay. La prima patch trasversale a tutte le piattaforme ha infatti introdotto modifiche all'interfaccia utente, risolto savegame corrotti, mitigato problemi audio e difficoltà di streaming delle texture soprattutto girando per la città alle alte velocità.
Un aggiornamento pensato anche in prospettiva di quello che sarebbe arrivato a Natale del 2018, ovvero una patch gratuita che ha introdotto nuovi contenuti, in particolare le corse a circuito o punto-punto attraverso New Bordeaux. Nuove opzioni di personalizzazione sono arrivate per le vetture, ma anche set di abiti per il protagonista e una serie di aggiornamenti per tutte le build del gioco. Il grosso del lavoro si è svolto essenzialmente negli ultimi tre mesi del 2016: il 2017 ha visto infatti l'arrivo dei contenuti a pagamento espandendo la storia principale di Mafia III con nuove missioni e contenuti.
Il primo è stato Faster Baby! che ha introdotto una nuova zona in cui mettere alla prova le dinamiche di combattimento e inseguimento veicolare assenti al Day One grazie anche all'introduzione del tempo rallentato alla guida o all'uso di esplosivi. Da notare che il DLC non è attivabile in ogni momento ma si deve raggiungere almeno la fine del secondo atto prima di poterlo utilizzare. S'innesca infatti sulla trama principale con una storia di corruzione che può essere giocata solo se si è passato quel punto della main quest o aver raggiunto l'endgame.
Stones Unturned è arrivato qualche mese dopo e ha proposto il lato vietnamita del passato di Lincoln Clay grazie a una serie di missioni in compagnia del suo contatto/amico della CIA John Donovan. Questo DLC prevede missioni di cecchinaggio, caccia all'uomo e combattimento veicolare grazie a un camion dotato di una mitragliatrice. Stones Unturned è un DLC orientato all'azione in coppia con un NPC tra i meglio caratterizzati del gioco principale comprensivo di nuovi abiti, armi e ovviamente luoghi da visitare: se dovete sceglierne uno, questo è probabilmente quello da comprare.
A luglio 2017 si è chiuso il supporto al gioco con l'arrivo del terzo pacchetto, Sign of the Times che cambia nuovamente approccio al gameplay originale per spostarsi maggiormente verso l'investigazione esaminando luoghi di sanguinosi rituali e scovando gli esponenti di una setta in rotta di collisione con l'organizzazione di Lincoln. Obiettivo finale, mandare a gambe all'aria il culto diffusosi per le strade di New Bordeaux con sparatorie modificate dall'introduzione del classico bullet time, il tutto condito dalla consueta aggiunta di armi, abiti e veicoli.
Nonostante le polemiche seguite al lancio, Mafia III sembrava aver riscontrato un buon successo di vendite nell'immediato e 2K Games stessa aveva dichiarato a ridosso del lancio che si trattava del "fastest selling game" dell'azienda americana di sempre. Le cifre rimbalzate inizialmente, ma mai confermate da 2K si aggiravano sugli oltre quattro milioni di copie nella fase iniziale: si tratta di un numero più che plausibile che nei due anni successivi, complici anche i price drop che si sono susseguiti, danno tutta l'impressione di aver fatto toccare il traguardo dei 6-7 milioni di copie vendute su tutte le piattaforme tra vendite fisiche e digitali.
I rilevamenti parziali di VGChartz e Steamspy sembrano andare in questa direzione, dando l'impressione di un gioco dal discreto successo commerciale. In realtà l'impressione, corroborata anche dalle dichiarazioni di un ex dipendente di 2K, è che il gioco non abbia raggiunto i risultati sperati, visto che la soglia degli otto milioni di copie riguardava il prezzo pieno, fascia di prezzo in cui il gioco non è più da tempo, soprattutto per le pacchettizzate.
Ecco perché, nell'autunno del 2017, 2K Games ha quasi del tutto smantellato Hangar 13, tagliando qualsiasi tipo di supporto successivo al gioco. Per quanto questo tipo di pratiche siano piuttosto normali nella gaming industry, le critiche mosse al gioco sul fronte tecnico e dei contenuti, in particolare la ripetitività di molte attività necessarie a proseguire nell'avventura non sono passate inosservate e sicuramente hanno influenzato le vendite sul lungo periodo così come la decisione di proseguire nella realizzazione di un Mafia 4 a stretto giro di posta.
A tal proposito, su Kotaku Australia è stato pubblicato qualche tempo fa un articolo molto interessante che svela numerosi retroscena sullo sviluppo di Mafia III in relazione alle decisioni di gameplay prese nelle fasi iniziali di sviluppo e i retroscena di quanto accaduto in seguito al lancio ai vertici di Hangar 13. Una lettura molto interessante che ha molti punti di contatto (problemi tecnici, disaccordi sulla strada di sviluppo da prendere, crunch time dei dipendenti, sembramento del team a lavoro concluso) con quanto avevamo scritto nel Reloaded di Mass Effect: Andromeda e dei retroscena messi in evidenza proprio da Kotaku.
In realtà la situazione di Mafia III è decisamente migliorata allo stato attuale delle cose: il gioco, per quanto caratterizzato da un motore pesante, è stato ripulito dei numerosi bachi che presentava al Day One e riesce ora a girare a dettagli elevati e frame rate nell'orbita dei 60 frame al secondo su PC di fascia media (leggasi GTX 1070 in Full-HD senza troppi problemi. Sempre durante la fase di supporto al gioco sono arrivate prima la versione per PS4 Pro (video qui sotto) che alza la risoluzione a 1440p aggiungendo numerose migliorie alla resa grafica per quanto sempre bloccato a 30 frame al secondo. Sul filo di lana è arrivata anche la versione per Xbox One X, realizzata a 3072x1728 nativi che su schermi 4K viene poi upscalata a 3840x2160 e impreziosita da SSAO e HDR, assenti sulla console Sony in versione Enhanced.
La situazione è dunque piuttosto chiara: il bicchiere mezzo vuoto vede Mafia 3 soffrire di una certa ripetitività nel gameplay affiancata un'infrastruttura non perfettamente ottimizzata. Chi esige efficienza tecnica e varietà ai massimi livelli sulla falsariga di un GTAV, Assassin's Creed Origins o Red Dead Redemption 2, può quindi rifiutare l'offerta di Tony Marcano senza timore di finire in un pilone di cemento.
Il bicchiere si può però vedere anche mezzo pieno: ambientazione azzeccata e storia coraggiosa (per gli standard americani) si affiancano a missioni divertenti, soprattutto della main story. Aggiungete la rifinitura di 2K nel postvendita, i contenuti aggiuntivi e il supporto delle console midgen di Sony e Microsoft: con questi presupposti l'acquisto a 20 euro (o trenta, con tutti i DLC) porta a ponderare l'offerta con maggiore attenzione, soprattutto se avete già passato molte ore liete facendo sparire cadaveri nei primi due Mafia.