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Magna Carta 2

Un nuovo JRPG per far breccia tra i giocatori occidentali...

Ad assistervi un apposito diario, che vi terrà aggiornati riguardo al completamento dei vari obiettivi ricordandovi di andare a riscuotere il vostro premio una volta portato a termine l'incarico assegnato.

È comunque senza dubbio il combat system il vero fiore all'occhiello dell'epopea di Juto e Zephie."Sappiamo bene che i combattimenti a turni sono una feature classica dei JRPG, ma volevamo proporre qualcosa di nuovo... ed è per questo che abbiamo proposto il real time active turn based battle system, ovvero la feature principale di Magna Carta II", ha spiegato ai nostri microfoni il Producer Yoshihisa Kanesaka.

L'idea è quella di proporre un'esperienza dinamica e senza inutili transizioni: muovendovi per le vaste lande di Lanzheim vedrete i vostri avversari a schermo come in un vero e proprio action game, e in qualsiasi istante sarete pronti ad entrare o uscire dallo status di battaglia. Utilizzerete uno dei tre personaggi del party (con la possibilità di switchare on the go con la semplice pressione del d-pad) lasciando alla discreta CPU la gestione degli altri due, per scontri resi intensi dalla telecamera sempre pronta a enfatizzare l'azione e dall'intrigante sistema di chain degli attacchi.

Tutto si basa infatti sul concetto di Vigore, energia fisica indispensabile per magie e mazzate varie ed eventuali: con la semplice pressione del tasto A attaccherete fino a mandare il vostro avatar nel delicato stato di Riserva prima e in quello di Sfinito poi (in cui sarete immobili e tremendamente vulnerabili). Attivando particolari attacchi speciali durante la fase di Riserva creerete un vincolo con un secondo personaggio, e mandando in riserva anche il compagno prima che il personaggio principale si sia ristabilito entrerete nella fase di Rottura Empatica, condizione essenziale per godere di bonus davvero determinanti.

Attenzione però: in caso di errore rischierete di sfinire entrambi i membri del party, con risultati disastrosi ai fini della vittoria. Un equilibrio delicato che inviterà a riflettere con una certa rapidità riguardo a importanti decisioni strategiche, reso ancora più precario dalla presenza di un altro valore, il Kan, essenziale per performare mosse speciali in grado di cambiare le sorti di un combattimento. L'impianto ludico è onestamente un po' complesso sulla carta, eppure assolutamente piacevole pad alla mano in virtù della sua capacità di infondere ritmo e brio agli scontri.

Le side quest sono numerose ma non esattamente varie: si tratterà praticamente sempre di uccidere mostri o consegnare oggetti.

A livello squisitamente tecnico Magna Carta II si rivela come una non troppo esaltante miscela di alti e bassi: l'ormai ubiquo Unreal Engine 3 nelle mani di Softmax non è certo al massimo della sua forma, e nonostante qualche elemento riuscito (modellazione, animazioni in game) il feeling risulta eccessivamente legato agli standard in voga durante la scorsa generazione di console. Si poteva e si doveva fare di più insomma (specie nelle ambientazioni davvero povere di dettagli...), anche se il ritardo tecnologico degli sviluppatori orientali è ormai tristemente cosa nota.

Con una longevità di tutto rispetto (50 le ore necessarie per arrivare ai titoli di coda, 80 per completare il gioco al 100%), un'atmosfera intrigante ed un combat system non banale, Magna Carta II è senza dubbio un RPG da tenere in considerazione per i fan del genere. Le pretese dei suoi creatori non sono certo quelle di innovare a tutti i costi o di dare vita ad una pietra miliare, ma il risultato finale è comunque interessante: nell'attesa di ben più blasonati ritorni Juto e Zephie potrebbero sorprendervi con un titolo imperfetto ma gradevole.

7 / 10