Majin and the Forsaken Kingdom
Un ragazzo e un orco in gita a Milano.
Non è difficile quindi indovinare che Majin sia stato creato con il preciso intento di richiamare la Terra. Un pensiero profondo da applicare a un videogioco, ma che testimonia la sensibilità tutta giapponese nel coniugare concetti tanto distanti con naturalezza.
La storia si dipana infatti in un reame fantastico dove la serenità è stata spazzata via dall'oscurità e dalle forze maligne e il destino è nelle mani dell'eroe e dell'orco. L'azione, come abbiamo anticipato, è incentrata prevalentemente sulla risoluzione di puzzle il cui scopo fondamentale è quello di aprirsi la strada con entrambi i personaggi.
Il controllo di Majin è legato alla pressione del tasto dorsale del pad, che a sua volta permette di richiamare i comandi principali come Agisci, Attacca e così via. Una situazione tipica è quella di un pesante portone da sollevare con l'aiuto dell'orco per ottenere l'accesso a un cortile dove l'ingresso di un tunnel è sbarrato da rocce.
Salendo in groppa a Majin si potrà raggiungere un'altura dalla quale fare piovere esplosivi sull'ostruzione e liberare il passaggio affinché il ragazzo possa procedere e trovare a sua volta il modo di fare avanzare anche il gigantesco compagno. Il piccolo eroe non avrà vita facile in combattimento, ragione per cui sono previste diverse sequenze stealth indispensabili a evitare gli avversari, fino a quando non si potrà contare sull'apporto del possente alleato.
A giudicare da ciò che si è visto in fase di presentazione non sembra prevista una libertà d'azione tale da consentire più approcci alla stessa situazione, ma è vero che ciò che è stato mostrato è solo una frazione del gioco completo, quindi è prematuro dare giudizi in questo senso.
Ciò che si può invece affermare con certezza è che la qualità della grafica è eccellente sia nei modelli dei due personaggi, sia nella realizzazione degli ambienti. Di particolare interesse è l'aspetto di alcuni nemici, decisamente inquietanti sebbene molto bene inseriti nel contesto fiabesco che permea l'intera produzione.
È stata anche anticipata la disponibilità di alcuni DLC particolarmente gustosi, tra i quali spiccano dei costumi alternativi sia per l'eroe che per l'orco. Il primo potrà modificare il suo aspetto con una tuta da ingegnere e, naturalmente, con una perfetta tenuta da ninja. Tra i costumi alternativi per l'Majin si fanno invece notare una fantasiosa versione robotica, una ispirata al teatro kabuki e, non è uno scherzo, degli improbabili calzoncini in jeans!
A un personaggio di questa caratura lo si concede volentieri e Uchiyama si è letteralmente illuminato quando gli abbiamo chiesto se sarebbe felice di vedere il suo orco protagonista di un film di animazione: "Sarebbe fantastico e sarei onorato se succedesse, ma prima pensiamo a farlo conoscere e a costruire una serie di successo". Il che indirettamente è un po' un'ammissione del fatto che un seguito è un'ipotesi più che plausibile nel caso il gioco ottenesse riscontri positivi.
L'attesa per Majin and the Forsaken Kingdom comunque è quasi finita: la data di uscita è fissata per il 26 novembre e il gioco potrà contare su una localizzazione completa in dieci lingue, tra le quali anche l'Italiano.