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Maquette - recensione

Un puzzle che gioca con dimensioni e sentimenti.

Dicesi "ricorsivo" un qualcosa che si ripete a intervalli più o meno regolari, come le stagioni o i sentimenti. Maquette è un puzzle game molto particolare, che gioca proprio sulla ricorsività degli eventi e dei sentimenti, ispirando i suoi enigmi ai lavori impossibili dell'artista olandese Maurits Cornelis Escher.

Come spesso accade nei titoli a sfondo narrativo, non viene data alcuna spiegazione su chi siete e sul perché vi trovate nel luogo onirico in cui inizierete il gioco. Già dopo i primi minuti, però, inizierete ad intuire che si parla di una storia, di amicizia e d'amore.

Tale storia viene raccontata attraverso frasi disegnate su elementi degli scenari, che forniscono stralci di passato dei due protagonisti. Le loro voci inizieranno a parlare di come si sono conosciuti per caso dentro ad un caffè, delle piccole esperienze quotidiane che li hanno portati a stratificare questo rapporto... e proprio questa stratificazione è parte integrante del gameplay di Maquette. Navigando nei suggestivi scenari del gioco, tra un giardino solcato dalle luci di mille lucciole e un parco divertimenti ormai lontano nei ricordi, vi imbatterete in oggetti che sono al tempo stesso enormi e piccolissimi.

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Giocare sulle dimensioni di questi oggetti rappresenta la chiave per risolvere gli enigmi del gioco, d'altronde Maquette significa "modellino". Un esempio pratico di tale meccanica arriverà subito. Proprio nel primo livello arriverete in prossimità di un giardino con varie uscite, alcune chiuse e altre che conducono ad abitazioni fiabesche. Non sembra esserci uscita ma da una parte vedrete un cubo rosso, enorme, che non potrete raggiungere né tanto meno sollevare.

Al centro della scena un plastico riproduce il giardino in cui vi trovate nei minimi dettagli, cubo compreso. Questo però è piccolo e può essere sollevato. Facendolo però anche il cubo gigante fuori si alzerà, e scoprirete non senza sorpresa che si tratta dello stesso oggetto e che voi stessi vi trovate al tempo stesso dentro e fuori quel plastico, in diverse dimensioni. A quel punto potrete usare il cubo piccolo per attivare un meccanismo e proseguire.

Più avanti vi capiterà di incontrare molti altri enigmi simili a questo, legati però alla componente narrativa che nel frattempo andrà avanti. Un gigantesco biglietto del cinema diventerà la chiave per aprire un cancello che conduce agli stand di una fiera dove i due protagonisti hanno passato una bella serata tanti anni prima. Il plastico di un ponte diventerà un ponte vero e proprio che vi consentirà di varcare una soglia in precedenza irraggiungibile.

Ogni oggetto grande ha una controparte piccola. Per usarli dovrete osservarli, ruotarli e gestirne le dimensioni per incastrarli.

In generale ogni enigma è ben congegnato, mai troppo impegnativo e coerente con l'arco narrativo. Solo in un paio di occasioni abbiamo trovato le soluzioni non particolarmente originali e fluide, ma nonostante questi due piccoli inciampi tutto è andato avanti cullato da una suggestiva sospensione dalla realtà che riporta alla dimensione onirica.

Maquette è un puzzle di ricordi che ci ha immersi in una storia delicata ma importante, con risvolti particolari che ovviamente ci guarderemo bene dal rivelarvi in questa sede. È anche una produzione piccola, dal budget modesto, che non ha permesso agli sviluppatori di inserire feature particolari che sfruttassero le nuove tecnologie PS5. Niente grilletti adattivi o feedback aptico ma sinceramente in un'esperienza del genere non ne abbiamo sentito la mancanza. Avremmo invece gradito lo sfruttamento dell'audio 3D, che avrebbe sicuramente contribuito all'immersione nelle suggestive atmosfere del gioco.

I sette capitoli di cui è composto Maquette possono essere tranquillamente portati a termine in un'unica sessione e probabilmente è proprio così che farete, perché staccarsi dalla sua storia è difficile. In alcuni momenti vi sentirete giganteschi, in altre piccolissimi e indifesi, ma qui non avrete nemici da temere: l'unica cosa di cui vi dovrete preoccupare sarà di portare a termine il viaggio. È in sostanza la metafora della vita quotidiana (di coppia e non): ci si imbatte in problemi che ci sovrastano, ci schiacciano e di fronte ai quali sembriamo inermi, ma a volte basta cambiare prospettiva per diventare noi i giganti e passare oltre.

I protagonisti Kenzie e Michael sono doppiati da Bryce Dallas Howard (Jurassic World, Black Mirror) e Seth Gabel (The Fringe, American Horror Story).

Annapurna Interactive ancora una volta dimostra di saper selezionare con estrema attenzione e sensibilità i titoli da pubblicare. Probabilmente l'uscita di Maquette sarebbe avvenuta nel silenzio se Sony non avesse deciso di inserire il gioco tra i titoli gratuiti del PlayStation Plus di Marzo. Fate in modo che la presenza di giochi molto più conosciuti e blasonati non oscuri del tutto il gioco dei Graceful Decay.

Scaricatelo e godetevi il suo incedere tranquillo e rilassante. Inizialmente non ve ne accorgerete ma andando avanti molti di voi si riconosceranno in alcuni dettagli della storia di Kenzie e Michael e arriverete alla fine con il cuore più leggero ma avendo imparato una lezione importante.

Quale? Ognuno avrà la sua ed è proprio questo il pregio più grande di questa piccola ma coinvolgente esperienza.

7 / 10
Avatar di Daniele Cucchiarelli
Daniele Cucchiarelli: Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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