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Mark of the Ninja Remastered - recensione

Lo stealth game targato Klei Entertainment ritorna in forma smagliante anche su console Sony e Nintendo.

Un ninja senza nome, appartenente al millenario clan Hisomu, è l'ultima speranza per salvare il clan dall'attacco degli Hessiani, una potente organizzazione di mercenari armati fino ai denti, che si vuole impadronire dei segreti degli Hisomu.

Questo è l'incipit narrativo che muoveva i primi ingranaggi dell'originario Mark of the Ninja, uno stealth game a scorrimento bidimensionale che nel 2012 ha inevitabilmente catturato il cuore di molti utenti PC e Xbox 360. A distanza di sei anni Klei Entertainment ci propone la versione remastered di quel capolavoro, corredata da succosi contenuti bonus e la possibilità di apprezzare il titolo anche per i possessori di PlayStation 4 e Nintendo Switch.

In questa versione, infatti, ci sono tutti i contenuti della Ninja Special Edition, ovvero uno story level aggiuntivo, un nuovo personaggio e il commento degli sviluppatori, ma soprattutto è stato implementato il supporto per il 4K per le piattaforme compatibili.

Il ninja di cui vestiamo i panni non è un membro qualsiasi del clan, ma bensì il prescelto, un ninja tatuato con un particolare inchiostro che dona poteri eccezionali, ma che a lungo andare causa allucinazioni e mutamenti della natura del soggetto, costretto infatti a togliersi la vita, attraverso il tradizionale seppuku, prima di perdere totalmente la ragione.

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Vedremo quindi il protagonista agire tra sogno e realtà, seguendo uno stile narrativo che a primo acchito potrebbe sembrare lineare e superficiale, quasi ricalcante le atmosfere dei b-movie, ma che si sviluppa con climax inaspettati. Sfuggiti all'attacco degli Hessiani, il ninja senza nome e una kunoichi, pronta ad aiutarlo e consigliarlo in ogni occasione, sono pronti a sferrare il contrattacco col fine di liberare il maestro Azai e salvare quindi il clan Hisomu.

Mark of the Ninja Remastered è senza dubbio ispirato da molte intuizioni originali targate Hideo Kojima, infatti molte meccaniche stealth sono state estrapolate dai vari titoli della saga Metal Gear Solid, ma anche da alcuni titoli della saga Splinter Cell e declinate perfettamente per un gameplay bidimensionale a scorrimento. Il buio è amico del protagonista e distruggere, quando è possibile, le fonti luminose è una delle prime tattiche da imparare per muoversi liberamente tra gli ingegnosi livelli.

Avanzando avremo a disposizione sempre nuove soluzioni, dalle bombe fumogene, a piccoli esplosivi utili per attirare l'attenzione delle guardie nemiche. Il ninja preferisce l'utilizzo delle armi bianche e dunque affrontare a viso aperto un nemico armato di fucile potrebbe costare la perdita della vita. Così il gioco ci mette di fronte ad un costante dubbio: strisciare via indisturbati attraverso le prese d'aria e gli angoli bui o uccidere le guardie con attacchi furtivi? Entrambe le soluzioni regalano un sacco di soddisfazione. Effettuando un attacco furtivo si corre un brivido in più e ci si assicura la possibilità di girovagare più liberamente nelle zone che abbiamo ripulito dai nemici.

Una fedele kunoichi del clan Hisomu ci accompagnerà durante tutto il gioco, dispensando preziosi consigli.

Durante le fasi di infiltrazione o di combattimento è possibile bloccare il tempo con la modalità Concentrazione, nella quale possiamo eseguire diverse azioni come lanciare dardi, bombe fumogene, trappole, esplosivi e usare i poteri che ci vengono forniti dall'inchiostro presente nei nostri tatuaggi, come la possibilità di guardare attraverso i muri, con la Vista a distanza, e di teletrasportarci, utilizzando il Marchio della serenità. Per superare gli ostacoli e gli enigmi che ci troviamo di fronte abbiamo a disposizione più opzioni e possibilità. Non vi è mai una sola strada e questo restituisce a chi gioca una sensazione di libertà molto appagante.

Il level design è ispiratissimo e mescola gli adrenalinici elementi steath a ingegnose meccaniche puzzle. Muoversi tra i livelli ci regala una soddisfazione meravigliosa, spesso ci troveremo davanti a ostacoli all'apparenza insormontabili, ma che con un pizzico di inventiva riusciremo a superare senza giungere a particolari apici di frustrazione.

Questo almeno per completare il gioco per la prima volta. Se ci addentriamo in una seconda partita con l'obiettivo di portare a termine tutte gli obiettivi secondari e portare a casa tutti i collezionabili, ecco che Mark of the Ninja Remastered offre un senso di sfida estremo, che aggiunge alla decina di ore della campagna principale molte altre ore di divertimento.

Con la Vista a distanza il ninja può vedere attraverso i muri e pianificare le proprie azioni.

Dal punto di vista narrativo il titolo di Klei Entertainment offre degli spunti molto interessanti, fusi egregiamente con le fasi di gameplay, le quali introiettano maggiormente il giocatore nelle cupe atmosfere di Mark of the Ninja. Avanzando con la trama le ambientazioni acquistano anche un tocco psichedelico, sino ad arrivare ad un finale a scelta davvero ben realizzato, che aggiunge al gioco un tocco di classe davvero ammirevole. In generale la direzione artistica è su livelli davvero alti e la grafica rimasterizzata per l'attuale generazione esalta maggiormente questo aspetto.

Anche il comparto audio è particolarmente ispirato, con una colonna sonora che richiama le atmosfere nipponiche e un doppiaggio in lingua inglese se ci accompagna costantemente anche durante le fasi di gioco con importanti consigli da parte della nostra compagna kunoichi.

Con questa versione remastered di Mark of the Ninja, Klei Entertainment regala la possibilità di recuperare un titolo magnifico agli utenti Sony e Nintendo, ma anche a tutti gli utenti Microsoft che se lo sono lasciato sfuggire nella passata generazione. Con l'introduzione del 4K e di tutti i contenuti della Special Edition, Mark of the Ninja Remastered è un titolo che tutti gli amanti dello stealth non possono che adorare.

L'ombra è nostra amica, quindi è sempre consigliabile mettere fuori uso i lampioni con i dardi.

Le meccaniche stealth sono egregiamente integrate in un gameplay bidimensionale ricco di trovate e tocchi di classe. Dalla trama al level design ogni elemento è curato nel minimo dettaglio, con una direzione artistica che strizza l'occhio non solo ai più famosi giochi stealth, ma anche ai b-movie e a pellicole più blasonate come Fight Club.

9 / 10