Marvel's Guardians of the Galaxy - prova
Ha detto "benvenuto nei Guardiani della Galassia spaccacubi", solo che non ha detto "cubi"!
Cosa ci fanno un nerboruto guerriero, l'assassina più letale della galassia, un albero antropomorfo, un procione dal grilletto facile e un tizio con la fissa per gli anni '80 su una nave spaziale? Se la vostra risposta non è stata 'cercano di scongiurare l'ennesima catastrofe planetaria che minaccia l'intero universo', evidentemente non conoscete bene i Guardiani della Galassia.
Nati più di cinquant'anni fa sulle pagine dei Marvel Comics dalla penna degli artisti Arnold Drake e Gene Colan ma resi notevolmente più celebri grazie alla più recente operazione di revival compiuta da Dan Abnett e Andy Lanning che li ha portati a comparire anche in alcuni dei più riusciti film del Marvel Cinematic Universe, i Guardiani sono un eterogeneo gruppo di difensori della pace cosmica che vagano tra le stelle a bordo della iconica nave Milano per prevenire qualsiasi tipo di minaccia alla stabilità della Galassia. O almeno, questo è quello che l'auto-proclamato leader Star-Lord vorrebbe farci credere.
In realtà, i membri di questa assurda combriccola di avventurieri galattici non sono sempre mossi dalle più nobili delle intenzioni e non disdegnano missioni ad alto coefficiente di rischio per racimolare qualche credito in più, non curanti dei pericoli (e degli avversari) che dovranno fronteggiare sul loro cammino.
Proprio per questo motivo, Peter Quill e suoi compagni sono perennemente al centro del mirino dei Nova Corps, il più autoritario corpo di polizia spaziale dell'Universo Marvel, che finisce spesso per dar loro la caccia in ogni angolo del cosmo.
Da questi presupposti parte anche l'intreccio narrativo di Marvel's Guardians of the Galaxy, il nuovo progetto action/RPG pubblicato da Square Enix e sviluppato da Eidos Montréal, già artefici della trilogia reboot di Tomb Raider ma anche dei mai troppo osannati Deus Ex: Human Revolution e Mankind Divided.
Negli scorsi giorni abbiamo avuto occasione di partecipare ad un evento di presentazione del gioco, con gli sviluppatori che ci hanno concesso l'opportunità di giocare una sezione piuttosto avanzata della campagna in modo da darci un'idea complessiva più precisa di ciò che troveremo nel pacchetto che arriverà nei negozi il 26 ottobre.
Prima di cominciare ad analizzare questo Marvel's Guardians of the Galaxy, però, è bene fare una piccola precisazione. Dal momento che sia il publisher che, in parte, gli sviluppatori sono gli stessi che hanno lavorato al recente Marvel's Avengers, sarebbe facile pensare ad un titolo sulla stessa falsariga di quello dedicato agli Eroi più Potenti della Terra. Ma non si potrebbe essere più in errore.
Marvel's Guardians of the Galaxy abbandona qualsiasi velleità da Game as a Service e rinuncia completamente al comparto multiplayer per proporsi come un'avventura single player fatta e finita con una forte impronta narrativa. Se siete tra quelli che sono rimasti scottati dalla struttura poco accattivante del progetto Avengers al lancio o se non digerite i mondi in perenne aggiornamento che dominano il mercato videoludico moderno, potete dormire sogni tranquilli.
Detto questo, saliamo a bordo della Milano e prepariamoci a scoprire cosa ha in serbo per noi questo interessante action fantascientifico partorito dalle talentuose menti dello studio canadese in collaborazione con Marvel Entertainment.
La prova a nostra disposizione si concentrava sul quinto capitolo della storia che, a detta degli sviluppatori, si può raggiungere dopo circa quattro ore di gioco. Non sappiamo ancora con certezza quali peripezie abbiano portato i Guardiani a questo punto della narrazione ma possiamo riassumere per sommi capi la spinosa situazione in cui si trovano coinvolti i nostri eroi.
Come accennavamo in precedenza, a causa del loro carattere irruento e del loro sprezzo del pericolo, i Guardiani finiscono spesso per mettersi nei guai con la forza militare dei Nova Corps. Questa volta, però, l'hanno fatta veramente grossa.
Peter Quill e i suoi compagni hanno ricevuto una multa inaudita dalla legione dei Nova per aver sconfinato indebitamente in un quadrante non autorizzato. Per poterla pagare in tempo e non incorrere nell'ira del corpo di polizia spaziale, dopo essere miracolosamente fuggiti dalla magione della potente collezionista Lady Hellbender, i Guardiani si dirigono verso la base Nova nota come 'La Roccia' per incontrare il centurione che ha comminato la multa e risolvere la faccenda una volta per tutte.
Una volta giunti sul posto, però, ci si rende facilmente conto che c'è qualcosa che non quadra: la stazione appare completamente deserta e la tecnologia che di solito muove le infrastrutture della Roccia sembra in stato di blocco. È come se i Nova avessero tentato di chiudere qualcosa all'interno della area e fossero fuggiti via a gambe levate. Star-Lord, Rocket Raccoon, Gamora, Groot e Drax decidono di fare luce sulla vicenda e di addentrarsi fin nel cuore della fortezza per scoprire una verità terrificante: l'intera legione dei Nova Corps è stata infettata da una strana luminescenza che sembra annebbiare i loro sensi e attacca a vista chiunque ne incroci lo sguardo.
Peter Quill e suoi dovranno farsi strada combattendo tra i corridoi della base e tentare di raggiungere la loro nave per fuggire dall'area e avere salva la pelle (o la corteccia, a seconda ai punti di vista).
A giudicare da quanto abbiamo potuto vedere, si tratta di una storia totalmente inedita che però affonda le proprie radici nel ricco e affascinante immaginario legato alle folli avventure dei Guardiani della Galassia apparse sulle pagine patinate degli albi Marvel. Gli stessi protagonisti risultano piuttosto diversi da quelli visti, ad esempio, nelle ultime iterazioni cinematografiche e riflettono la precisa volontà del team canadese di reinterpretarli secondo il proprio gusto personale. Ed è un elemento che abbiamo apprezzato parecchio.
Sia chiaro, il profilo psicologico di ciascuno di essi è piuttosto riconoscibile e fedele a ciò che siamo abituati a conoscere da film e fumetti ma Eidos Montréal ha cercato di offrire ai giocatori una visione originale di questi iconici personaggi ambientando l'intera vicenda a pochi anni dall'istituzione del gruppo. I Guardiani inclusi in quest'opera sono giovani, hanno lavorato insieme per poco tempo e non hanno ancora sviluppato i rapporti di affetto che tradizionalmente li contraddistingue.
Capita spesso, dunque, di assistere ad aspri contrasti tra di loro, dovuti più ad uno scontro di prospettive e di ego troppo prominenti che a veri sentimenti di spregio. Fortunatamente, Eidos Montréal ha avuto la brillante idea di includere un sistema di dialoghi a scelte multiple che consente all'utente di approfondire le relazioni tra Peter Quill e gli altri membri della combriccola in modo da scoprire le loro speranze, le loro ambizioni e le loro paure. Ciò permette non solo di rafforzare i legami tra i cinque ma anche di sbloccare nuove opzioni di dialogo e nuove abilità da sfoggiare sul campo di battaglia.
La Milano, sotto questo punto di vista, gioca un ruolo molto importante: la nave dei Guardiani può essere perlustrata liberamente per incontrare i compagni di viaggio, esaminare gli oggetti collezionabili sparsi nei mondi che esploreremo e anche per scoprire qualche altra... sfiziosa sorpresa!
Ognuna delle scelte che compiremo, sia negli scambi di battute che in alcuni particolari bivi durante l'avventura, avrà una notevole impatto nel corso della trama perciò sarà necessario soppesare accuratamente ogni nostra mossa per condurre la narrativa lungo il percorso desiderato.
A questo punto non ci resta altro che parlare del vero cuore dell'esperienza: il gameplay di Marvel's Guardians of the Galaxy. Come dicevamo in apertura, la nuova opera di Eidos Montréal e Square Enix è un action/RPG per giocatore singolo che mette il giocatore nei panni dell'eccentrico Star-Lord. Non c'è la possibilità di giocare in cooperativa né quella di impersonare uno degli altri Guardiani: è un viaggio che affronterete guardando unicamente attraverso gli occhi di Peter Quill. Sotto la facciata colorata e vibrante che caratterizza qualsiasi prodotto dedicato a questi 'paladini della pace galattica', tuttavia, si nasconde una formula ben più profonda e stratificata di quanto potessimo aspettarci.
In buona sostanza, la struttura ludica imbastita dagli sviluppatori canadesi è quella di uno shooter in terza persona che, però, si basa molto sulla collaborazione con gli altri componenti del gruppo. Star-Lord può fare affidamento suoi blaster per colpire dalla distanza o sulle sue sue abilità di combattente corpo a corpo per sbarazzarsi delle minacce più arrembanti.
Nel primo caso sarà fondamentale tenere d'occhio il surriscaldamento delle armi per non essere costretti a ripiegare nell'attesa di poterle utilizzare nuovamente (c'è anche un sistema di ricarica attiva molto simile a quello visto, ad esempio, in Gears of War) mentre, nel secondo, ci viene in aiuto la 'barra dello sfinimento' posta sotto l'energia vitale di ciascun avversario. Quest'ultimo è un indicatore che può essere riempito inanellando una serie di combo o colpendo i punti deboli dei nemici e, una volta portato a compimento, garantisce l'accesso a una serie di mosse finali dall'alto tasso di spettacolarità.
Come se non bastasse, Quill può dare ordini ai suoi commilitoni tramite la semplice pressione di un tasto che attiva la cosiddetta 'Modalità Guardiani' che rallenta il tempo e consente di scatenare una delle potenti tecniche di Groot, Rocket, Gamora o Drax sui malcapitati. Ovviamente ogni nemico ha le sue debolezze e suoi punti di forza, di conseguenza sarà importante capire quali tipi di attacchi possono penetrare le loro barriere per scoprirli ad un successivo assalto combinato.
I blaster di Star-Lord, inoltre, possono essere ricaricati con munizioni speciali (tramite la croce direzionale) in modo da sfruttare le debolezze elementali dei nemici ma anche per risolvere semplici enigmi ambientali sparsi nei vari setting del gioco.
Grande importanza è stata data anche all'interazione con lo scenario che può essere sfruttato a proprio vantaggio per avere la meglio durante gli scontri più intensi. Potrete chiedere a Drax di sollevare un barile esplosivo da lanciare contro i nemici o a Rocket di sparare a carichi sospesi per farli cadere su interi gruppi di antagonisti. C'è davvero l'imbarazzo della scelta.
La meccanica potenzialmente più interessante, tuttavia, è quella chiamata 'Adunata' che, una volta riempito l'apposito indicatore in battaglia, consente di chiamare a raccolta tutti i guardiani ed esibirsi in un discorso motivazionale. A seconda delle scelte che compirete, potreste riuscire ad ispirare l'intero gruppo potenziando tutte le loro abilità per un breve periodo, limitarvi a incrementare l'efficienza del solo Star-Lord oppure fallire miseramente senza ottenere alcun beneficio. Si tratta di un'implementazione interessante che potrebbe rivelarsi irrinunciabile nelle fasi più avanzate del gioco e che non vediamo l'ora di esplorare più a fondo.
Anche a livello tecnico, Eidos Montréal sembra sulla buona strada per offrire un'esperienza visiva di tutto rispetto. I modelli poligonali dei vari personaggi appaiono già da ora piuttosto curati (nonostante la natura cross-gen del progetto) così come le animazioni e le espressioni facciali mentre i combattimenti sono un autentico tripudio di colori e effetti particellari. Buono anche il level design dell'unica ambientazione che abbiamo potuto provare ma per un giudizio più completo sotto questo aspetto ci riserviamo di attendere la versione completa.
La vera punta di diamante dell'esperienza, prevedibilmente, è proprio il comparto sonoro. Il doppiaggio in italiano è tra i più ispirati di recente memoria e non mancano continui ed esilaranti scambi di battute tra i vari protagonisti anche durante le battaglie più feroci (Drax, in particolare, è riuscito a strapparci qualche risata fragorosa in alcune sezioni). La soundtrack, dal canto suo, è composta da alcuni famosissimi brani di artisti come Joan Jett, Bonnie Tyler, gli Iron Maiden, i Kiss e... Rick Astley (!).
In definitiva, il nostro primo incontro con Marvel's Guardians of the Galaxy ci ha colpito positivamente. Eidos Montréal e Square Enix sembrano avere tutte le carte in regola per offrire agli amanti di questo scanzonato gruppo di avventurieri galattici un'esperienza di tutto rispetto, condita da una buona realizzazione tecnica e da struttura ludica di notevole spessore, anche rispetto alla media delle produzioni moderne. Resta da appurare la qualità della narrativa sul lungo periodo ma siamo fiduciosi: Star-Lord, Gamora, Drax, Groot e Rocket sembrano in ottime mani!