Max Payne 3, introdotti copertura e zoom
Ma il fulcro del gioco resta invariato.
"Abbiamo introdotto una feature, che tanti giochi hanno, per zoomare, alla pressione del grilletto sinistro, oltre le spalle del protagonista e mirare con maggiore precisione al proprio obiettivo, a spese della rapidità dei movimenti".
È questo il modo in cui Rockstar Vancouver, responsabile dello sviluppo di Max Payne 3, sta tentando di adeguare il suo atteso sparatutto ai canoni della generazione corrente.
A spiegarlo, nel corso di un'intervista concessa al portale americano Gamespot, è l'art director Rob Nelson, che però precisa:
"Abbiamo aggiunto anche un meccanismo per la copertura ma si tratta di integrazioni accessorie al fulcro del gioco, che è ancora molto incentrato sul 'corri e spara'".
Max Payne 3 sarà dotato di un gameplay molto vicino a quello dei predecessori, dunque, in cui andrà a incastonarsi l'acclamato bullet time:
"Funziona più o meno nello stesso modo che nei giochi passati. Dà ai giocatori un vantaggio rispetto ai loro nemici quando le cose si complicano. E questo succede sempre", spiega lo sviluppatore, per il quale comunque il sistema "ha un aspetto e un feeling completamente differente, grazie alla profondità che gli abbiamo dato".
L'ultima creatura di casa Rockstar è basata ancora sull'Euphoria, lo stesso motore di GTA IV e Red Dead Redemption, per cui un parallelo tecnico sembra inevitabile:
"Penso che abbiamo fatto un buon salto da GTA IV a Red Dead, e che vedrete un altro buon salto da Red Dead a Max, in cui il giocatore vuole che i singoli spari e le conseguenti morti siano realistici".
Se davvero non state nella pelle, dovreste dare un'occhiata alla nostra anteprima sul terzo episodio della tormentata (in tutti i sensi) saga poliziesca.