Media Molecule: non solo LittleBigPlanet
Ripercorriamo i giochi e i successi del team di Alex Evans & Co.
Phil Harrison. Vi dice nulla questo nome? I più giovani di voi probabilmente non conoscono le gesta di questo signore inglese, entrato a far parte di Sony nei primi anni '90 e a cui si devono molti dei successi in territorio Europeo del marchio PlayStation.
Da Play TV ad Eye Toy, passando per Buzz fino ad arrivare a Singstar, Phil è stato probabilmente uno dei primi nell'industria a capire quale piega stesse prendendo il mercato videoludico. All'inizio del 2008 però, a causa di alcune divergenze coi vertici della compagnia, Phil decise di abbandonare il suo incarico di vice presidente di SCEE per passare ad Infogrames, lasciando però un ultimo, piccolo regalo all'utenza PlayStation.
Presentato come "The Next Big Thing" al CES di Las Vegas del 2007, il primo prototipo di LittleBigPlanet ricevette commenti e pareri entusiasti da tutta la stampa specializzata. Forse non tutti sanno però che LBP all'inizio fu pensato proprio per essere un titolo free to play, scelta ipotizzata da Harrison ma che alla fine non è mai stata (fortunatamente?) applicata.
Ma quali sono state le menti che hanno dato vita a questo progetto per l'allora neonata Media Molecule? Alex Evans, Mark Healey, Kareem Ettouney e Dave Smith, tutti residenti a Guildford (Inghilterra), ex dipendenti di Lionhead Studios e che precedentemente hanno realizzato il divertente Rag Doll Kung Fu, picchiaduro per PC uscito nel 2005 e che l'anno successivo vinse il premio di "miglior nuova IP per PC" ai Develop Award.
"I Media Molecule sono ex dipendenti di Lionhead Studios che hanno realizzato il divertente Rag Doll Kung Fu"
Il resto, come si suol dire, è storia. Oltre ai due capitoli sviluppati da Media Molecule usciti su PS3 nel 2008 e 2010, lo spin-off per PlayStation Move Prehistoric Adventure e il recente LittleBigPlanet Karting, il marchio è approdato anche sulle due console portatili di Sony, con gli pseudonimi di LBP Portable e LBP PS Vita.
Il team inglese è attualmente al lavoro sue progetti distinti, e per la prima volta completamente scollegati dal franchise di Sackboy. Il primo, ancora senza nome, sarebbe in via di sviluppo da oltre due anni, ma sfortunatamente non se ne conoscono i dettagli. Molto probabilmente ne sapremo di più durante il corso del 2013, ed è quindi lecito aspettarsi che questo nuovo gioco uscirà su PlayStation 4.
Il secondo progetto è invece Tearaway per PS Vita, presentato ufficialmente lo scorso agosto alla GamesCom di Colonia e di cui torneremo a parlarne molto presto.
Media Molecule è stata anche la prima software house a ideare e portare su un videogioco tripla A il cosiddetto "play, create and share". Tutti i numerosi capitoli della serie di LittleBigPlanet vantano questa caratteristica, che permette ai giocatori di mettere le proprie mani sullo strumento di creazione del gioco stesso e di creare i propri livelli da zero. Nel giro di pochi mesi dal lancio del primo capitolo sono creati decine di migliaia di livelli, alcuni dei quali, a detta degli sviluppatori, contenevano elementi e meccanismi che nemmeno loro si sarebbero mi aspettati di poter vedere in quel gioco.
"Senza alcun dubbio è la parola "creatività" a contraddistinguere questa software house"
Il successo ottenuto dal primo LBP fu così grande che il team decise di aprire lbp.me, un sito dedicato dove poter tenere traccia delle nuove creazioni, visualizzare il proprio profilo e consultare le scelte degli sviluppatori stessi. Ad oggi i livelli realizzati dagli utenti sono oltre 7 milioni, senza contare quelli provenienti dalle versioni portatili, e il fenomeno non sembra destinato di certo a calare. È probabile quindi che entro un anno vedremo un famigerato terzo capitolo per PS3, sviluppato magari dal team svedese Tarsier, responsabile del recente episodio uscito per PS Vita.
Senza alcun dubbio è la parola "creatività" a contraddistinguere questa software house, elemento che si rispecchia in ogni singolo centimetro dei loro giochi. Lo stesso Sackboy, il buffo pupazzo di pezza protagonista di LBP, è diventato ormai talmente famoso da essere considerato a tutti gli effetti la mascotte di PlayStation. Le sue espressioni lo rendono adorabile a un pubblico di tutte le età, ed è impossibile rimanere indifferenti al suo sorriso. Non si contano più nemmeno i gadget ad esso dedicati, portachiavi, spille e peluche di tutte le dimensioni e colori.
Partire da un gruppetto di pochissimi elementi ed arrivare in così poco tempo ad incorporare 3 team per un totale di oltre 40 persone, non è di certo cosa facile, considerando anche i tempi di crisi che sta vivendo l'industria. La stima di Sony nei confronti di Media Molecule è salita così tanto da aver portato la stessa compagnia giapponese a convincere il team di Evans a diventare un team interno, fattore che senza dubbio gioverà a PlayStation 4 e Vita.
Non ci resta che aspettare alla finestra per scoprire cosa ha in serbo per noi Media Molecule per i prossimi anni, ma vi lasciamo con la promessa che torneremo a parlarvene molto, molto presto.