Medieval Dinasty - prova
Il sogno americano ai tempi del Medioevo.
I survival games sono probabilmente, oggi, il genere più popolare tra i nuovi developer che si affacciano sul mercato. Il pubblico risponde bene alle offerte di nuovi giochi del genere e c'è molto interesse anche tra i vari influencer. Una delle ragioni del successo del genere risiede probabilmente nella combinazione tra sfida e prospettiva.
La sfida è quella insita nel DNA umano, sopravvivere anche in condizioni estreme, che è anche la prima direttiva a cui rispondiamo come specie. La prospettiva ha invece a che fare con la crescita e la potenzialità, esaltante, di progredire su una scala che va dai bisogni primari a quelli totalmente superflui e oltre.
Medieval Dinasty è un gioco in corso di sviluppo negli uffici dell'austriaca Toplitz Productions e della polacca Rendercube, e sembra voler sfruttare proprio queste due linee guida: sopravvivenza e prospettiva di crescita. Come suggerito dal titolo, il tutto avviene ai tempi del Medioevo in maniera simile a un altro titolo piuttosto recente, Life is Feudal, con però alcune importanti differenze, non ultima quella di essere totalmente offline.
Medieval Dinasty si definisce come un perfetto incrocio tra Survival, RPG e City Building e in effetti le meccaniche che abbiamo avuto modo di vedere in azione nella demo che ci è stata mostrata rispecchiano proprio queste caratteristiche.
Il gioco inizia con il nostro personaggio in fuga da un evento catastrofico. Con la nostra famiglia (composta da una moglie e un bambino) ci ritroviamo persi in una foresta, al freddo, senza nulla da mangiare e completamente privi di qualsiasi possedimento. Insomma, la perfetta situazione per partire da zero.Da qui gli eventi ci porteranno ad avere un tetto sopra la nostra testa e gli strumenti basilari per iniziare la nostra "scalata" sociale.
Nel gioco non è presente il combattimento e questo ci ha un po' lasciati interdetti, soprattutto perché abbiamo potuto vedere che la caccia, invece, è uno degli strumenti di sopravvivenza principali ed è già molto ben realizzata con selvaggina di tutti i tipi e un sistema di utilizzo di arco e frecce che ci è sembrato profondo e sfidante. Quello che invece c'è in abbondanza è il crafting.
Il gioco ha un ottimo sistema di tutorial che spiega le basi delle varie attività la prima volta che queste vengono intraprese; con la pratica si sviluppano gli skill vari sistemati su uno skill tree che ci è sembrato ampio e ricco di scelte interessanti. Sono presenti 60 diversi oggetti da craftare e 18 edifici, ognuno con vari livelli di avanzamento tecnologico, da baracche in paglia a case in pietra e mattoni.
Sul lato del survival, le varie attività hanno un impatto sul livello di alimentazione, di idratazione, sulla salute e sulla resistenza e questo è fondamentale, soprattutto all'inizio quando si lotta, letteralmente, per la sopravvivenza.
Medieval Dinasty focalizza il proprio gameplay sulla crescita, dalla sopravvivenza fino alla creazione di un villaggio e poi di una città. Gli abitanti che vivono con voi e nei paesi vicini hanno un'agenda personale con obiettivi e missioni e il gioco sarà guidato da una storia emergente proprio da queste storie personali. Le vostre scelte si combineranno con gli eventi e con la crescita della vostra famiglia per generare la narrativa che, quindi, non sarà fissa.
Il commercio e l'economia di gioco sono quelli classici di un gioco sandbox e sono anche legati, come ci si aspetterebbe nel Medioevo, alle relazioni personali. Insomma i piani sotto questo aspetto sono di realizzare una sorta di universo in cui la vita procede anche senza il vostro contributo e in cui vi inserite come partecipanti attivi e, potenzialmente, protagonisti.
La mappa di gioco misura quattro chilometri quadrati, che non sono pochi per il livello di dettaglio che abbiamo visto, ma nemmeno tanti se messi a confronto con altre produzioni simili. L'universo di gioco è quello di un reame, il che vuol dire che le vostre vicende, in caso riusciate a crescere in maniera efficiente, si incroceranno con quelle dei potenti del regno, re compreso.
Uno degli aspetti più originali di Medieval Dinasty è legato al fatto che, proprio come dice il titolo, il focus dell'esperienza è sulla dinastia ovvero sul fatto che la vostra famiglia crescerà e, a un certo punto, tutto quello che avete fatto passerà a vostro figlio, e si continuerà a giocare nei suoi panni. Questo vuol dire che l'educazione del proprio erede è parte del gameplay e impatta direttamente le fasi avanzate di gioco.
La demo che abbiamo avuto modo di osservare ci ha mostrato la prima ora di gioco in cui abbiamo svolto i compiti basilari legati alla sopravvivenza. Caccia, costruzione di strumenti, edificazione di una prima casa rudimentale e sviluppo degli skill di base.
L'aspetto grafico ci ha colpiti per livello di dettaglio e cura generale dei particolari. La sensazione di presenza sul posto è alta e anche le condizioni atmosferiche e il ciclo giorno-notte ci hanno impressionato. Il freddo dell'inverno e della neve che circondava la nostra prima avventura è ben vivido nei nostri ricordi.
Sotto questo punto di vista Medieval Dinasty sembra avere una marcia in più rispetto ai suoi diretti concorrenti. Le quattro stagioni saranno simulate interamente e in generale abbiamo visto un alto livello di interazione con lo scenario (risorse da raccogliere, caverne da esplorare e alberi che si rigenerano nel corso degli anni).
Il team di Rendercube annovera sviluppatori che hanno partecipato ai lavori su The Witcher 3 e questo è un altro aspetto di cui tenere conto nel regolare le aspettative riguardo a Medieval Dinasty. Tuttavia Non c'è ancora una data di uscita prevista.
Quello che abbiamo visto ci lascia decisamente ben sperare. Medieval Dinasty sembra avere le idee molto chiare su cosa vuole essere e sembra avere anche il giusto livello di talento nel team per costituire una interessante alternativa per tutti gli appassionati di RPG e Survival con un'aggiunta di City Building. Staremo a vedere!