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Metal Gear Solid, Castlevania e Silent Hill, Konami farebbe sul serio: 'vuole i remake'

Metal Gear Solid, Castlevania e Silent Hill potrebbero tornare sui nostri schermi.

Konami ne ha passate di cotte e di crude dopo l'abbandono di Hideo Kojima, non riuscendo mai a risplendere come qualche anno fa. Lasciando perdere quello che sta accadendo con eFootball 2022, Konami ha in mente grossi piani, puntando su remake di nomi altisonanti come Metal Gear Solid, Castlevania e Silent Hill.

Tutto questo è ancora sottoforma di rumor, ma i lavori di ristrutturazione del colosso giapponese, fanno presagire qualcosa di grosso, un modo per risollevarsi. Tutto questo potrebbe passare già per Castlevania che molte fonti hanno descritto come una rivisitazione totale della serie. Si dice che il gioco sia sviluppato internamente presso Konami in Giappone, con il supporto di studi esterni locali.

Ma oltre Castlevania, Metal Gear Solid è tra i papabili, mai morto veramente vista la sua aura di magniloquenza che in qualche modo continua a risplendere. Si è vociferato ─ e si vocifera tutt'ora ─ del remake da parte di Bluepoint del primo capitolo della saga e se le fonti sono attendibili, Konami si occuperebbe di un altro titolo: Metal Gear Solid 3: Snake Eater. Questo lavoro, sarebbe affidato al team Virtuos, conosciuto per i suoi lavori di porting per Nintendo Switch come Dark Souls: Remastered, The Outer Worlds e L.A. Noire. La scelta del terzo capitolo sarebbe davvero interessante, il più "bondiano" dei lavori di Kojima, in grado di portare un approccio nuovo allo stealth. Sons of Liberty, sembra non rientri nei piani di nessuno, almeno per ora.

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E poi, Silent Hill. Qualcuno potrebbe pensare a P.T., ma siamo su ben altri lidi. Anche questo sarebbe in lavorazione e sarebbe un ritorno all'horror vecchia scuola. Ma riuscirebbe a colpire dopo la visione del lavoro di Kojima? Questi piani dovrebbero veder la luce il prossimo anno, un 2022 che potrebbe significare il ritorno in pompa magna di Konami. Sono remake, è vero, ma sono tre titoli che sono ancora capaci di insegnare game design a molte software house attuali.

Fonte: videogameschronicle.com