Metal Gear Solid: Peace Walker
La guerra di Big Boss.
La demo è attualmente disponibile su PSN, quindi possiamo evitare di descrivervi le due missioni di infiltrazione e il tutorial. Ciò che ci interessa analizzare ora è il sistema dei controlli. Realizzare un prodotto di tale complessità in una piattaforma portatile significa sempre dover scendere a compromessi con la peculiare mappatura dei tasti della console. Se la componente grafica è di pregevolissima fattura, il sistema di controllo potrebbe indispettire, almeno nelle fasi iniziali. Con i tasti frontali L e R, si mira e si spara. Il tasto R è inoltre adibito ai combattimenti corpo a corpo, ma sarà importante imparare a utilizzare la croce direzionale, anche solo per sfoderare un'arma o accedere ad altre azioni contestuali.
La levetta analogica servirà a manovrare il nostro personaggio, mentre attraverso i tasti frontali potremo direzionare la visuale. Prendere la mira in questo modo non è propriamente agevole, questo va detto, ma una migliore calibrazione in vista del codice finale potrebbe ovviare ad ulteriori fastidi. È anche presente un sistema di mira automatica, che preferirà concentrarsi sui nemici più vicini e su determinate parti del corpo, risultando più o meno utile a seconda delle situazioni in cui ci si trova. Come è giusto che sia, l'approccio stealth sarà norma imperativa in gran parte delle missioni, riproponendo alla lettera la tipologia di gameplay tanto cara alla serie.
Dinamiche stealth e comparto tecnico splendido, apparentemente nulla di nuovo sotto il sole, se non fosse per la possibilità di collaborare insieme ad altri tre giocatori in simultanea, affrontando missioni e condividendo l'intera esperienza fornita dal gioco. Ogni livello presenterà percorsi differenti, proprio per consentire di intraprendere strade diverse, magari eliminando i nemici per poi ricongiugersi più avanti oppure recuperare determinati item necessari al proseguo dell'avventura o al passaggio verso la location successiva. Sia chiaro che l'intera storia può essere liberamente affrontata in singolo, ma sarebbe un peccato non condividere in coppia le particolari combinazioni elaborate dagli sviluppatori.
In base al contesto, avere un alleato con sé porterà non solo svariati benefici, ma anche soluzioni inedite e la scoperta di aree segrete. Nel momento in cui ci si trova a condividere lo spazio circostante insieme a un compagno, si attiverà la sincronizzazione, che porterà a una condivisione della salute, al raggiungimento di zone prima inaccesibili e a tutta una serie di trovate esilaranti in pieno Kojima-style.
Un esempio potrebbe già essere quello della classica scatola mimetica condivisa, all'interno della quale potremo nasconderci insieme al nostro compagno e avanzare lentamente. Sia però chiaro che bisognerà agire secondo una precisa comunione d'intenti: le probabilità di essere scoperti vengono infatti aumentate e spesso e volentieri potremo essere chiamati a tornare sui nostri passi per dar man forte a un alleato.
I giocatori potranno così condividere armi e item curativi, nonché rianimarsi a vicenda in caso di caduta nel corso degli scontri. Sono tutte situazioni che, rapportate alla tipica struttura della serie, promettono di essere stravaganti e divertenti. Le possibilità di interazione sono numerose e appaiono già sfruttate in maniera competente. Se a ciò aggiungiamo Boss specificamente studiati per essere abbattuti in cooperativa e un sistema di abilità differenziate possiamo già farci un quadro maledettamente allettante di ciò che ci aspetta nel gioco. Rimane qualche dubbio sui controlli, ma tenere gli occhi puntati su questo nuovo capitolo di MGS è sicuramente d'obbligo: Peace Walker potrebbe rappresentare senza alcun dubbio una nuova occasione di riscatto per la vostra PSP.