Metal Gear Solid Touch

L'unico modo per ripristinare l'energia perduta è quindi quello di sollevare il dito dallo schermo. Così facendo Snake tornerà istantaneamente in copertura e potrà riprendere fiato. Si potrebbe ravvisare una pur flebile componente strategica in un concept del genere, ma una volta presa dimestichezza con il sistema di controllo sarà più una questione d'istinto che non di accurata riflessione. Non c'è un tempo limite per eliminare il numero di nemici richiesto in ogni livello, ma più sarete veloci, maggiore sarà il punteggio guadagnato nel passaggio allo stage successivo.

Nonostante la discreta varietà dei nemici (si passa da comuni soldati a elicotteri, mech e boss di fine livello) il gameplay rimane praticamente identico a se stesso fino alla fine. Si tratterà giusto di avere a che fare con nemici un po' più duri a morire, per capirci. Le uniche varianti sono pertanto fornite da paperelle e ranocchi (stiamo sempre parlando di MGS, okay?) che, una volta colpiti, ci daranno svariati benefici in armi e salute. Sarà anche importante non mirare alla cieca, dato che tra le file nemiche potranno esserci alcuni ostaggi. Colpire questi ultimi implicherà una cospicua riduzione della propria barra di energia.

Il sistema di puntamento si rivela in fin dei conti abbastanza preciso, persino nei momenti in cui ci sarà chiesto di cecchinare nemici più lontani. In questi frangenti basterà strofinare due dita sullo schermo per attivare il mirino del fucile di precisione. Insomma, si tratta di un titolo che si adegua più che bene alle particolari esigenze delle piattaforme Apple, e persino il comparto grafico si mantiene su standard di un certo livello. Peccato che la breve durata dell'esperienza (le dodici missioni, di pochi minuti cadauna, non ruberanno che un'ora del vostro tempo) e una prepotente ripetitività delle meccaniche di base non riescano ad elevare il valore generale del titolo.