Metal Wolf Chaos XD - recensione
Abbiamo dovuto aspettare 15 anni: ne è valsa la pena?
Volendo usare un eufemismo, potremmo dire che Xbox non ha mai avuto vita facile in Giappone, ma va dato atto a Microsoft di aver provato in tutti i modi a sfondare con le proprie console nella terra del Sol Levante.
Uno dei modi più frequenti è stato lo sviluppo di titoli esclusivi per il mercato giapponese, che avrebbero dovuto fungere da testa di ponte per entrare nelle case del pubblico più diffidente. Era il lontano 2004 quando la casa di Redmond chiese a FromSoftware di sviluppare un gioco di mech diverso dal solito e da tale richiesta nacque Metal Wolf Chaos, un titolo che abbinava alcuni elementi presi dalla celebre serie Armored Core alla cafonaggine dei B movies patriottici americani.
La trama sembra uscita da un rigurgito di John Carpenter dopo una serataccia passata a bere pessimi alcolici e a mangiare cibo spazzatura: gli Stati Uniti di inizio 21° secolo sono ridotti ad uno schifo a causa di una pesantissima situazione economica, sfociata in sanguinose guerre civili. Il culmine della crisi arriva quando il Vice Presidente Richard Hawk (con questo cognome non si può non pensare ad un ruolo per Sly Stallone in un ipotetico tie-in cinematografico), rovescia il governo con un improvviso colpo di stato.
A prendere in mano la situazione è ovviamente il Presidente dal nome più banale di sempre, Michael Wilson, che vogliamo immaginare con la faccia ferita e una canotta bianca alla Bruce Willis. Ovviamente il boss non si perde d'animo e, dopo aver preso il controllo di un mech da combattimento sviluppato in segreto dal suo governo, fugge in un luogo segreto con l'intenzione di liberare il suo paese una città alla volta.
Una sceneggiatura di tale livello non può non solleticare la curiosità di chi è cresciuto tra gli anni '80 e '90, ma incredibilmente fino ad oggi il pubblico occidentale non ha potuto godere di tale meraviglia. È grazie a Devolver Digital che questa piccola gemma trash arriva ora nel nostro paese in versione rimasterizzata... ma il tempo a volte è impietoso e gli anni trascorsi alle spalle di Wolf Metal Chaos si vedono tutti.
L'estensione XD non ha portato modifiche sostanziali al gameplay, se si eccettua il salvataggio automatico. Sotto il profilo grafico si nota la ripulitura delle texture, che come sempre però danno quell'effetto "stirato" non particolarmente piacevole all'occhio. Ciò significa che neanche per un secondo vi passerà per la mente di avere di fronte un gioco che "tutto sommato graficamente ancora ce la fa".
Mettiamo comunque che riusciate a passare sopra al lato estetico: ciò che avrete tra le mani è un TPS estremamente lineare, per non dire a comparti stagni: stanza in cui far fuori tutto ciò che si muove, corridoio, corridoio, stanza in cui tirare giù sentinelle e torrette di vigilanza, corridoio, altra stanza e via così per una dozzina abbondante di livelli che non offrono varianti di gameplay degne di nota.
Il vostro Mech è armato con una generosa dose di armi che potrete cambiare al volo e quasi mai vi troverete in situazioni di penuria di munizioni. L'Intelligenza Artificiale dei nemici è non pervenuta, e l'unico fattore che di tanto in tanto potrebbe mettere in allarme la vostra barra d'energia è la potenza di alcuni "boss", ma anche per avere ragione di questi vi basterà usare semplici tattiche e non rimanere troppo tempo fermi nello stesso posto.
Che ci crediate o no, però, il gioco è comunque divertente, forse grazie proprio a quel suo sapore retrò che ogni tanto cerchiamo anche nei titoli più moderni. Spegnere il cervello e lasciarsi andare all'indiscriminato annullamento di nemici poligonali, senza dover gestire sistemi di controllo multi-tasking o pensare a tattiche sofisticate, dà le sue piccole soddisfazioni... per poco, ovviamente.
Metal Wolf Chaos XD è vecchio, bruttino e anche mediamente facile, ma potrebbe facilmente diventare il vostro prossimo "guilty pleasure". Giochi trash come questo ne abbiamo visti molti in passato, basti pensare a Duke Nukem o alla serie Earth Defense Force, ma pensare che a realizzarlo stavolta è stato un team giapponese, rende la cosa molto più sorprendente e ironica.
Va dato atto a FromSoftware di aver svolto un lavoro egregio nel tirare fuori dialoghi, situazioni paradossali e giochi di parole (in Inglese) che non possono non strappare un sorriso; basti pensare anche allo slogan che ha accompagnato l'uscita del gioco: Mech America Great Again. Ma basta questo per giustificare l'esborso di 25 euro? Decisamente no, se la curiosità vi attanaglia le viscere vi consigliamo di aspettare i prossimi saldi.