Metro 2033: The Last Refuge
Un concorrente per Fallout?
L’apocalisse è ormai da tempo uno degli argomenti preferiti per molte software house contemporanee, tanto che alcuni videogiocatori, arrivati a questo punto, sarebbero probabilmente in grado di affrontarla in prima persona, senza bisogno di un joypad. Metro 2033, attualmente in sviluppo presso gli studi di 4A Games, è solo l’ultimo di una lunga serie di FPS incentrati sull’argomento, ma a differenza defli altri questo titolo potrà contare su diversi elementi unici che potrebbero regalarci un’esperienza a dir poco coinvolgente.
La storia di Metro 2033, ispirata all’omonimo romanzo di Dmitriv Glukhovskiy, racconta di un ipotetico futuro dove il mondo, devastato dall’olocausto nucleare, è popolato da orribili creature nate dalle radiazioni, e l’umanità, ormai in ginocchio, si trova sull’orlo dell’estinzione. Fallout anyone?
In questa terribile realtà gli abitanti di Mosca si sono rifugiati nel sottosuolo fondando una vera e propria città sotterranea lungo la rete metropolitana, ma nonostante la gravità della situazione, tutto sembra procedere nel migliore dei modi per oltre due decenni. Un giorno, inaspettatamente, le creature mutanti penetrano però nel sottosuolo, attaccando l’avamposto nord e dimostrando a tutti i superstiti che nessuno può sentirsi davvero al sicuro. È l’inizio della fine.
L’avventura avrà inizio poco dopo l’attacco degli esseri mutanti, quando i giocatori, messi nei panni di un ragazzo di nome Artem, saranno incaricati di raggiungere Polis (il cuore della città sotterranea) per comunicare l’accaduto e mettere in guardia l’intera popolazione da nuovi possibili attacchi.
Com’è facile intuire Metro 2033 proporrà un’atmosfera a dir poco oppressiva e angosciante dove i giocatori saranno costretti a combattere costantemente contro nemici tanto spaventosi quanto spietati. Le creature della superficie non saranno però l’unica fonte di problemi per il protagonista.
La città sotterranea sarà infatti suddivisa esattamente come una metropoli tradizionale e ciò vuol dire che vi saranno quartieri, fazioni e gruppi totalmente diversi l’uno dall’altro con cui sarà necessario adottare specifici comportamenti (comunisti e democratici solo per citarne alcuni). Come se non bastasse, Metro 2033 si avvarrà di una storyline variabile e ciò vuol dire che lo svolgersi degli eventi potrà essere influenzato in vari modi, portando a conseguenze più o meno prevedibili o gradite.
Sebbene i dettagli in merito al progetto siano ancora limitati, Metro 2033 si prospetta un titolo davvero interessante, almeno dal punto di vista puramente narrativo. Indipendentemente da quella che sarà la qualità del lavoro svolto, 4A Games dovrò per fare i conti con gli innumerevoli FPS più o meno ibridi previsti a cavallo fra il 2009 e il 2010 (tra cui veri e propri mostri sacri del calibro di BioShock 2, Call of Duty: Modern Warfare 2 e il promettente Rage) che potrebbero schiacciare il progetto THQ relegandolo ad una posizione di secondo piano. Successo o fallimento? Ai posteri l’ardua sentenza.