Metro: Last Light - Reloaded
Mutanti a prezzi di saldo.
Di tutti gli sparatutto usciti negli ultimi anni, si contano sulle dita di una mano quelli considerati come autentici benchmark tecnologici per le schede video della generazione successiva.
Oltre all'immarcescibile Crysis 3, anche Metro: Last Light, si è stabilmente affermato negli ultimi quattordici mesi come una vera e propria prova del nove per processori e schede video moderni: fortunatamente la considerazione di cui la serie gode non deriva solo dai meriti tecnici ma anche per un'eccellente sostanza in termini di gameplay che spicca anche sulle console della vecchia generazione.
Vale la pena tornare sulle qualità di un titolo che al momento della pubblicazione venne accolto con un sospiro di sollievo da parte degli appassionati. Metro: Last Light riuscì infatti a sopravvivere al fallimento di THQ, l'azienda che aveva dato il via alla gestazione della serie con Metro 2033, i cui franchise più importanti erano stati messi all'asta e venduti al miglior offerente.
Dopo la serie Company of Heroes di Relic, il brand di Metro era sicuramente il più appetibile e per nostra fortuna fu preso in consegna da Deep Silver che si portò a casa la licenza dando modo agli sviluppatori ucraini di 4A Games di portare a termine il progetto.
Un progetto che nonostante storie di condizioni di lavoro inimmaginabili (sviluppare il gioco in un palazzo di Kiev durante l'inverno senza il riscaldamento acceso deve creare seri problemi di circolazione alle dita delle mani) e la transizione non facile tra un publisher in via di fallimento e gli acquirenti, è comunque andato in porto in tempi ragionevoli.
Non sappiamo se siano state le difficoltà di budget o la decisione autonoma degli sviluppatori, ma il fatto che sin dall'inizio ci si sia concentrati solo sullo sviluppo del single player ha permesso di creare un gioco molto solido e divertente che si è confermato impegnativo come un FPS vecchia maniera.
"Metro: Last Light si è affermato negli ultimi quattordici mesi come una vera e propria prova del nove per processori e schede video moderni"
Nonostante l'approccio vecchio stile, MLL è un titolo sufficientemente vario da farsi apprezzare per le meccaniche di gioco che lo affiancano più a un survival horror con alcune contaminazioni stealth che a uno sparatutto convenzionale; poche munizioni, uso eccellente della luce in ambienti bui in cui è possibile eludere avversari umani e mutanti feroci lo rendono un'esperienza di gioco da provare.
La luce spenta è essenziale per mettersi nella condizione di aumentare la già eccellente atmosfera claustrofobica di tunnel della metropolitana contaminati dalla radioattività e resi impraticabili da una guerra civile che oppone numerose fazioni in lotta tra loro.
Al momento del lancio, il gioco non ha avuto grossi problemi di funzionamento sulle piattaforme per cui è stato sviluppato e fatta eccezione qualche piccolo aggiornamento reso necessario per aggiornare la larghezza del campo visivo e correggere alcuni problemi di funzionamento con le schede video AMD su PC, tutto è filato liscio premiando agli acquirenti con un gioco stabile, per quanto piuttosto esigente sotto il profilo delle richieste hardware.
Una volta trascorsa la fase di post lancio, i 4A si sono messi al lavoro sui contenuti aggiuntivi sotto forma di quattro pacchetti DLC che Deep Silver ha dato alle stampe per arricchire l'offerta di un gioco che nella sua prima incarnazione era ancorato alle dieci ore di gameplay.
Il primo DLC s'intitola Faction Pack ed è stato pubblicato la scorsa estate per aggiungere alcune ore di gameplay single player in cui è possibile impersonare alcuni membri delle fazioni che il protagonista si trova a incontrare durante la storia originale.
A stretto giro di posta ne sono stati pubblicati altri tre, ovvero il Tower pack comprendente missioni single player a punteggio con cui confrontarsi su una ladder internazionale, il Developer Pack con una missione extra e alcuni scenari bonus per concludere con il Chronicles Pack, sulla falsariga dei contenuti del primo DLC che aggiunge altre tre missioni single player dedicate ai personaggi della storia principale.
"Al momento del lancio, il gioco non ha avuto grossi problemi di funzionamento"
Tutte queste aggiunte sono state più che benvenute visto anche il buon livello qualitativo, ma non hanno mancato di generare qualche polemica tra chi aveva apprezzato il gioco in prima battuta. Il sospetto è che buona parte di questi contenuti fossero già pronti al momento della pubblicazione di Last Light e che non siano stati inseriti all'interno della sequenza di missioni principale più per scelta commerciale che non per necessità dello storyboard: cambiano infatti i protagonisti ma il gameplay e le situazioni si sarebbero potute adattare facilmente alla trama principale allungando considerevolmente l'offerta single player del gioco completo in prima battuta.
Di questa attitudine, probabilmente figlia delle vicissitudini finanziare di THQ, ne abbiamo avuto riprova anche in una seconda occasione, ovvero la vicenda del preorder dell'edizione limitata che prevedeva un livello di difficoltà supplementare, il cosiddetto Ranger Mode.
Si tratta di una variante del livello di difficoltà più elevato disponibile nel gioco al momento della pubblicazione che toglie il mirino e riduce ulteriormente le munizioni e rifornimenti che è possibile trovare in giro; per stessa ammissione di 4A Games, la modalità con cui il gioco era stato concepito inizialmente.
Subito dopo la fase di lancio molti pensavano che una patch avrebbe reso disponibile questa modalità per tutti gli acquirenti e invece così non è stato in quanto anche questo contenuto (si fa per dire) è stato impacchettato e proposto come DLC a 4 euro. Va bene la crisi, ma monetizzare anche su un livello di difficoltà extra ci sembra effettivamente fuori luogo.
"Il gioco ha venduto molto poco in versione retail: circa seicentomila copie totali, di cui centomila per PC"
Questo anche in virtù del fatto che, per quanto riguarda la versione PC di Mod di un certo calibro non se ne vedono all'orizzonte, una situazione del tutto prevedibile in assenza della pubblicazione di un SDK adatto allo scopo e in grado di supportare il motore grafico proprietario con cui è stato realizzato MLL.
Purtroppo il gioco ha venduto molto poco in versione retail: circa seicentomila copie tra tutte e tre le piattaforme, poco più di centomila copie per quella PC e la sensazione è che i dati riservati sulle vendite del digitale non abbiano fatto gridare al miracolo Deep Silver, pensando anche al costo sostenuto per accaparrarsi la licenza.
Questo non ha aiutato nella creazione di una community con credibili velleità in ambito modding, ma soprattutto pone in serio dubbio il futuro di questo franchise per quanto riguarda un'eventuale terzo capitolo.
Sperando che queste nefaste previsioni non si avverino, vale quindi la pena cimentarsi nel recupero di Metro: Last Light a ormai un anno dalla sua pubblicazione? Dipende dalla piattaforma su cui avete intenzione di giocarlo e se già avete portato a termine il primo Metro 2033.
Il valore di Last Light rimane intatto soprattutto per una versione PC che spicca nettamente su quelle Xbox 360 e PS3 grazie a un livello tecnico semplicemente irraggiungibile da hardware concettualmente vecchio dieci anni, per quanto bisogna fare tanto di cappello a 4A Games per come siano riusciti a conservare il gameplay core anche sulle vecchie console. Le pacchettizzate del gioco in edizione limitata (quindi con la modalità Ranger mode) sono disponibili a 19 euro per Xbox 360 e PS3.
Un buon affare a cui vi consigliamo di aggiungere i due DLC single player più corposi quali il Faction e Chronicles pack che offrono quasi cinque ore di gameplay extra per una decina di euro. Il vero affare è tuttavia ad appannaggio degli utenti PC: la versione retail sarebbe disponibile a 14 euro, ma su Steam è presente la Complete Edition in digitale che per 20 installa sul vostro hard disk il gioco e tutti DLC pubblicati prima e dopo il lancio. Roba da non pensarci nemmeno per un secondo.
In prospettiva, l'unica buona ragione che vi possa trattenere dall'effettuare l'acquisto potrebbe essere l'arrivo di Metro Redux alla fine dell'estate che comprenderà il porting di MLL per le nuove console (comprendente tutti i DLC) ma soprattutto una riedizione di Metro 2033 con il nuovo motore grafico per gli utenti PC, Xbox One e PS4.
È indubbio che chi è a digiuno in senso assoluto di questo franchise e progetta di giocare i due capitoli in fila farà meglio ad attendere il bundle, soprattutto se ha intenzione di cambiare console, ma la versione Redux sarà sicuramente venduta a prezzo pieno o quasi. Tutti gli altri possono quindi procedere all'acquisto immediato, magari tenendo d'occhio il sito ufficiale per particolari promozioni sui DLC.