Metroid Prime Trilogy
Una saga leggendaria in un cofanetto imperdibile.
C'era una volta un piccolo cubetto viola di nome GameCube. Una piattaforma dal cuore minuscolo, ma anche generoso e potente, contraddistinta da una softeca quantitativamente limitata eppure impreziosita da occasionali gemme dallo straordinario valore. Per un destino vagamente beffardo e crudele al brutto anatroccolo delle console venne riservata una vita ai margini della ribalta, priva di clamori e particolari successi, destinata tuttavia ad un imprevedibile riscatto negli anni a venire. Come l'Araba Fenice il cuore di quel cubetto sconosciuto ai più riprese infatti a battere nel petto del suo bianco e fortunatissimo successore, e tutti (ma specialmente i casualotti e le casse di mamma N) vissero felici e contenti.
Una fiaba? Forse, ma è anche la bizzarra e pure un po' surreale realtà. Capita così che su una console al 101% retrocompatibile (impara Sony!) vengano riproposti giochi della generazione precedente in versione pressoché identica all'originale con i controlli opportunamente adattati (puoi anche non imparare Sony...), con un'operazione a metà tra lo squallido riciclo che neanche ai tempi dell'austerity e l'onorevole recupero di matrice squisitamente filologica.
E così dopo Mario Power Tennis, Pikmin, Pikmin 2 e Donkey Kong: Jungle Beat, arriva puntuale la riedizione dei primi due Metroid Prime, indimenticati ed indimenticabili capolavori firmati dai texani Retro Studios. Come suggerisce il titolo stesso (e come si evince anche dalla notevole sovracopertina in cartone riflettente...) Metroid Prime Trilogy non è comunque una mera ristampa, quanto piuttosto una celebrazione della saga in una versione perfetta per collezionisti e giocatori poco avvezzi alla sbalorditiva serie incentrata sulla carismatica figura della cacciatrice di taglie Samus Aran.
L'idea è semplice: adattare il sistema di medaglie in stile achievement ed i sontuosi controlli visti ed apprezzati in Corruption, l'episodio conclusivo della serie apparso nel 2007 su Wii, ai capitoli nati su GameCube, racchiudendo i tre titoli in un cofanetto che è anche un omaggio ad una delle serie più curate ed affascinanti di sempre.
Nulla da eccepire: Wiimote alla mano l'esperienza non soltanto convince, ma risulta perfettamente in grado di lasciare a bocca aperta (oggi come ieri...) grazie al suo peculiare e distintivo mix di esplorazione ed avventura. Immutato anche lo sconcertante fascino delle location, con paesaggi alieni dalla bellezza mozzafiato che prescinde dal rigoroso polycount, esaltati dalle monumentali melodie di Kenji Yamamoto.
A prescindere della natura solo apparentemente in stile FPS (la visuale in soggettiva non deve ingannare, le dinamiche di Metroid Prime sono decisamente poco shooterose ed i ritmi dell'azione blandi e ragionati...) i nuovi controlli conferiscono un'accessibilità ed una naturalezza del tutto inedite: non che con il pad tradizionale si avvertissero chissà quali costrizioni, eppure è innegabile che il puntamento offerto dal Telecomando Wii aggiunga una dimensione più immediata al gameplay, semplificando di molto (per non dire di troppo...) il da farsi.
Tecnicamente ancor più che attuali (a testimonianza del cristallino talento dei Retro Studios) i capitoli per GameCube mostrano accanto a marginali ritocchi nella qualità delle texture incomprensibili ed ingiustificabili mancanze in alcuni degli effetti visti anni addietro su una console dalle performance comunque più scadenti: nulla di particolarmente evidente o fastidioso, sia chiaro, eppure il fatto lascia come minimo perplessi.
Il supporto alla modalità widescreen 16:9, il sistema di medaglie ispirato agli Obiettivi 360, i controlli aggiornati ed un leggero ribilanciamento di alcuni passaggi (specie nelle parti più cervellotiche e complesse del mirabile Echoes) sono le frecce all'arco di Metroid Prime Trilogy. Un'offerta che alcuni non potranno proprio rifiutare: imperdibile per i fanatici e consigliatissima per chi si fosse sciaguratamente perso una delle saghe più incredibili della storia del medium, questa conpilation rimane comunque evitabile per i vecchi possessori del Cubetto delle meraviglie.