MGW 2017: Gran Turismo Sport - prova
Luci e ombre su PlayStation 4 standard.
Alla Milan Games Week 2017 abbiamo avuto l'occasione di provare nuovamente Gran Turismo Sport, uno dei titoli di punta di questo quarto trimestre per Sony e PlayStation. L'ultima fatica di Kazunori Yamauchi e Polyphony Digital ha richiesto ben quattro anni di sviluppo e rappresenta il primo capitolo per PS4 della longeva serie di simulatori nata su PS1 nel lontano 1997, arrivando quindi sul mercato a vent'anni dal suo capostipite.
Gran Turismo Sport giunge su PlayStation 4 in netto ritardo rispetto alle aspettative dei fan. In molti si aspettavano un nuovo capitolo della serie già al lancio della console nel 2013, o quanto meno l'anno successivo, ma il titolo ha subito ritardi su ritardi, l'ultimo dei quali ha comportato uno slittamento addirittura di un anno. Per farsi perdonare di questa lunga attesa, il nuovo racing di Polyphony arriva ricco di feature e supporto alle ultime tecnologie grafiche e di PlayStation, una su tutte il supporto al visore PlayStation VR.
Tra le altre troviamo HDR, risoluzione 4K60 su PS4 Pro (tramite checkerboarding), supporto ai più recenti volanti (tra cui il nuovissimo Thrustumaster T-GT), meteo variabile (ma non dinamico sfortunatamente) e danni meccanici. Questi ultimi però erano disattivati nella versione dimostrativa che abbiamo testato a Milano, una situazione voluta per rendere il titolo più accessibile e scorrevole per i moltissimi avventori che desideravano provare il gioco tramite le numerose postazioni dedicate.
Sony offriva due tipi di postazioni per provare GT Sport, una standard e l'altra con l'aggiunta del visore PlayStation VR. Entrambe offrivano però il comun denominatore della combo playseat Recaro regolabile e volante Thrustmaster con cambio sequenziale al volante e pedaliera (sfortunatamente) priva di pedale della frizione. Ci è stato detto che le console utilizzate per le postazioni erano tutte PlayStation 4 standard e questo è stato interessante, visto che nella nostra prova più recente avevamo provato il gioco sulla Pro, per cui è stata una ghiotta occasione per valutare qualità grafica e prestazioni sulla console base della linea PS4.
Ci siamo quindi seduti in una delle tante postazioni disponibili, regolato il sedile e lanciati in questa prova. In questa demo era possibile testare solamente la modalità gara veloce contro la CPU. Le vetture a disposizione erano comunque svariate, così come i tracciati disponibili: ne abbiamo contati ad occhio una decina, mentre nella versione finale saranno in totale 27 varianti di tracciato basate su 19 location uniche.
Abbiamo avuto modo di cimentarci in due gare: nella prima abbiamo scelto come vettura una potente BMW M6 GT3, che abbiamo testato nell'avvincente tracciato Brands Hatch. Nella seconda gara invece abbiamo scelto una vettura stradale (seppur molto vivace), la Mercedes Classe A 45 AMG, con la quale ci siamo lanciati in gara nel tracciato Dragon Trail Inernational Racway. Le sensazioni di guida sono state molto differenti tra le due vetture, la BMW M6 era molto più reattiva nelle frenate e nelle uscite dalle curve, la Mercedes invece più tranquilla e seppur a trazione integrale ci ha dato qualche grattacapo nelle entrate in curva a velocità, ma guidando con tutte le assistenze disattivate è bastata qualche abile correzione al volante per riprendere la traiettoria, con relativa soddisfazione di guida.
Uno dei difetti più criticati alla serie Gran Turismo, in primis dagli stessi fan, è quello di non essersi adattata agli standard moderni dei racing game simulativi. Se infatti Gran Turismo per PS1 era qualcosa di sbalorditivo e mai visto per l'epoca (e non solo dal punto di vista della grafica), da Gran Turismo 3 in poi Polyphony sembra essersi preoccupata principalmente di aumentare i poligoni di auto e tracciati, il parco auto, di espandere le gare ed i tornei, e di aggiungere eventi a tempo o gare di endurance e la visuale dal cockpit, tralasciando invece di sviluppare quello che fondamentalmente è uno degli aspetti più importanti (se non il più importante) di un simulatore di guida, ovvero la sensazione di realismo ed un motore fisico convincente.
Ciò ha causato il fatto che Gran Turismo, una volta considerato come il re dei simulatori di guida per console, passasse in secondo piano rispetto a titoli recenti partiti dal nulla come Assetto Corsa, Project Cars, DriveClub e soprattutto la serie della rivale Microsoft, Forza Motorsport.
Uno degli aspetti più fastidiosi in Gran Turismo Sport è infatti il famoso effetto flipper, ovvero la storica possibilità di utilizzare le macchine di fronte o di lato a noi come sponda per evitare di frenare prima delle curve e rimanere sul tracciato, mandando magari al contempo fuori strada il povero malcapitato. Fatelo con altri titoli e vi ritroverete non solo la macchina pesantemente danneggiata, ma in molti casi anche inutilizzabile.
Yamauchi ha assicurato in questi ultimi mesi che in GT Sport ci sarà un sistema di danni meccanici inizialmente non presenti, quindi i danni ci saranno anche se sospettiamo che sarà comunque ancora possibile "rimbalzare" sulle auto avversarie per recuperare secondi qua e là in modo poco coretto.
Danni che però non erano attivi nella demo che abbiamo provato alla Games Week. Gioco a Gran Turismo fin dal primo capitolo per PS1 e non me ne sono perso uno. Rispetto a GT6 per PS3 la fisica sembra decisamente migliorata e le vetture si comportano in maniera molto più realistica. Una cosa subito balzata subito all'occhio è che è ora più facile giocare con acceleratore, freno e volante per riprendere il controllo dell'auto in caso di sottosterzo e sovrasterzo. In GT6 invece, nel caso si fosse perso il controllo dell'auto in curva (magari per aver dato troppo gas in fase di uscita, o frenato troppo sterzando in fase di entrata) era praticamente matematico che la vettura andasse in testacoda, specialmente con alcune tipologie di vetture e con molti cavalli sotto il cofano.
Con un buon volante e un playseat le sensazioni di guida sono ottime e si ha la sensazione di avere veramente per le mani il bolide virtuale che si è scelto. La vettura risponde prontamente ai nostri input e l'aderenza all'asfalto varia in base ad accelerazioni, decelerazioni, e in base al tipo di trazione dell'auto, proprio come ci si aspetterebbe da un simulatore. L'intelligenza artificiale però ci ha destato qualche perplessità, in quanto ci è capitato di frenare troppo, o troppo presto, prima di una curva per ricevere tamponamenti a catena, e meno male che non erano attivi i danni meccanici!. In particolare, abbiamo constatato quanto siano differenti le sensazioni di guida offerte dai bolidi GT3 e le vetture stradali, nel nostro caso una hot hatch come la Classe A 45 AMG.
Sappiamo bene che GT Sport non è GT7, e che è invece una sorta di spin-off della serie che punterà molto sulle competizioni online e sugli eSport, lo abbiamo detto tante volte ormai. Ma questa demo provata dimostra che Sony non ha intenzione di trascurare gli utenti che non amino cimentarsi in gare online (tanto meno a livello competitivo), e con una carriera comprensiva di tanti eventi e delle storiche patenti (per chi le ha già prese sei volte nei capitoli precedenti sarà un vero sacrificio doverle ri-ottenere...), Sony cerca di accontentare tutti, volendo sia abbracciare l'utente moderno che i fan storici della serie .
Sul fronte tecnico, nonostante la prova sia stata eseguita su PS4 standard e non PRO (quindi con schermo a 1080p), la grafica ci è sembrata di ottimo livello, con le macchine ricche di poligoni ed i tracciati curati senza alcuna grave lacuna in cerca di qualche frame al secondo in più. Non ci è sembrato di ravvisare alcun calo di fps, ed il frame-rate è sembrato inchiodato a 60fps, quando invece sappiamo bene che GT6 per PS3 non è riuscito in questo obiettivo. Per un'analisi più tecnica aspettiamo però i colleghi del Digital Foundry.
Purtroppo il comparto audio non è sembrato altrettanto curato, con gli effetti sonori che sono sempre sulla scia di quelli della serie e rumore del motore, stridio di gomme e sportellate non sembrano ancora all'altezza di altri titoli simulativi. Non abbiamo avuto occasione di valutare i brani della colonna sonora ma storicamente Gran Turismo non ha mai deluso da questo punto di vista, anzi.
Concludendo, questa prova della modalità single player di Gran Turismo Sport effettuata alla Games Week nel complesso ci ha convinto, pur con con qualche perplessità. Ricordandoci che si trattava di una build non definitiva e che il titolo di Polyphony a questo giro punta moltissimo sugli eSport, non resta che attendere un paio di settimane e darci appuntamento alla recensione del gioco completo, che è in uscita in esclusiva per PlayStation 4 il 18 ottobre 2017.